ROMA,
di Alfonso Maffettone
29 MAR, (Italia Estera) – L’Italia è in emergenza “clandestini” da una capo all’altro dello stivale: a Lampedusa come a Ventimiglia. La scorsa notte nel comune ligure sono arrivati 200 migranti che volevano passare in Francia ma sono stati respinti dalla gendarmeria francese su ordine del Presidente Nicolas Sarkozy che ha dato disposizioni restrittive sulla politica dell’emigrazione. “Siamo molto preoccupati. C’è il rischio che altre duemila o tremila persone dirette verso la Francia, la Germania, il Belgio o l'Olanda scelgano di passare dai nostri valichi” , ha detto il sindaco di Ventimiglia Gaetano Scullino.
A Lampedusa ci sono 6300 abitanti e 6200 emigranti di ogni età fuggiti con imbarcazioni di fortuna dal Nord Africa delle rivolte della “primavera araba”. L’isola non ne può più e minaccia di esplodere come una bomba da un momento all’altro. Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha annullato una seduta del suo gabinetto ed ha annunciato che domani si recherà in visita a Lampedusa dove, sempre domani, è atteso l’arrivo di sei navi che dovrebbero portare i maghrebini in altre parti di Italia.
La tensione è alle stelle perché gli sbarchi si susseguono a ritmo sostenuto: la scorsa notte 454 migranti hanno attraccato al molo di Lampedusa e fra loro molti eritrei con donne e bambini. Gruppi di cittadini hanno occupato la sala consiliare del Comune, la seconda protesta in due giorni dopo quella dei pescatori che avevano bloccato il porto con imbarcazioni varie. Tutti chiedono l’immediato svuotamento dell’isola e hanno poca fiducia sullo sgombero che dovrebbe avvenire con le navi. Ma in serata il Ministro per l’Attuazione del programma Gianfranco Rotondi ha assicurato che “venerdì non esisterà più il caso Lampedusa”. “Tutti gli emigranti avranno una sistemazione dignitosa”, ha detto Rotondi in tv.
Il governo è il grande imputato. A Lampedusa mancano l’accoglienza, il cibo e l’igiene per almeno 2000 persone. Il caos è dovunque . “La situazione sanitaria a brevissimo potrebbe non essere più sotto controllo” ha avvertito Tullio Prestileo, uno degli ispettori dell'assessore alla Sanità della Regione Sicilia. I vescovi italiani riuniti a Roma nel Consiglio Episcopale Permanente, sotto la presidenza del cardinale Angelo Bagnasco, hanno ammonito che gli immigrati sono "cittadini", portatori "di diritti e di doveri" ed un loro riconoscimento è un traguardo che non può essere "ulteriormente dilazionato".
Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ospite a New York, ha definito “inaccettabile la situazione a Lampedusa” mentre visitava Ellis Island, l’isola dove venivano concentrati gli emigranti italiani al loro arrivo negli Usa. “Faccio appello a tutte le Regioni affinchè accolgano gli immigrati in nome “di un spirito di coesione e solidarietà”, ha affermato il capo dello stato .
Il governo si è in incontrato nei giorni scorsi con i rappresentanti della Conferenza delle Regioni e si è fatto carico delle spese per la collocazione di 50 mila profughi da distribuire sul territorio secondo il metodo di circa mille per un milione di abitanti. Ma non sono stati sciolti i nodi per definire i siti e le collocazioni. Le prime sistemazioni avvenute nei centri di raccolta a Mineo in Sicilia e a Manduria in Puglia hanno sollevato le proteste degli abitanti e la fuga di emigranti decisi a raggiungere la Francia, il sogno inseguito dalla maggior parte dei clandestini giunti in territorio italiano.
Il ministro Umberto Bossi icasticamente ha dato oggi la sua soluzione per l’emergenza immigrati : “Foeura di ball” ha detto in dialetto lombardo volendo indicare il ricorso ai respingimenti sull’esempio di quanto sta facendo Sarkozy . La battuta del Senatùr, volgare e di pessimo gusto, ha acceso un fuoco di fila di polemiche. “Maroni dice alle Regioni "prendeteli", Bossi dice "foeura di ball", adesso il governo si metta d'accordo” ha detto il segretario Pd Pier Luigi Bersani il quale ha aggiunto di essere disposto a collaborare solo se sarà presentato un piano strategico serio per la soluzione del problema .
Il governatore della Regione Sicilia Raffaele Lombardo ha avuto la reazione più veemente ritenendo l’uscita di Bossi un ennesima battuta discriminatoria.“Bossi si dovrebbe vergognare .Se avesse visto quello che accade a Lampedusa, così come lo abbiamo visto noi, si sarebbe dovuto vergognare delle sue affermazioni “ ha detto Lombardo . Il coordinatore nazionale di Fli, Roberto Menia ha chiesto al leader del Carroccio e al titolare del Viminale Roberto Maroni “di conoscere quali siano realmente le opinioni, le prospettive e le soluzioni che si delineano da Palazzo Chigi” . Il leader Udc Pier Ferdinando Casini ha richiamato all’ordine Bossi :“Non c'è spazio per scherzare o per fare battute, il governo deve risolvere i problemi e questo è un problema epocale, una migrazione straordinaria rispetto alla quale anche l'opposizione deve aiutare” , ha affermato Casini.
Il Ministro degli interni Roberto Maroni ed il governo hanno deplorato più volte la mancanza di solidarietà dell’Unione Europea che ha lasciato sola l’Italia di fronte al flusso migratorio dal Nord Africa (complessivamente sono arrivati dall’inizio dei rivolgimenti 20 mila persone). Oggi il presidente del Senato Renato Schifani è tornato sull’argomento ed ha sollecitato l’intervento dell’Ue “La logica che vorrebbe delegare solo a chi è in prima linea, come l'Italia, la gestione della questione dell'immigrazione dall'Africa, non è condivisibile e non è accettabile” ha detto Schifani.
Alfonso Maffettone/Italia Estera