19 gen 2011 | CASO RUBY: FINOCCHIARO, "BERLUSCONI SI DIMETTA. SUA IMMAGINE CI UMILIA." - APPELLO PER DIMISSIONI ANCHE DALLE SENATRICI DEL Pd |
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"Irresponsabile il silenzio della maggioranza"
ROMA, 19 GENN. 2011 (Italia Estera) - "Noi non crediamo che la giornata di oggi possa essere una giornata ordinaria, non lo è per la tragica notizia arrivata dall'Afghanistan e non lo è perché questa è la prima seduta del Senato dopo giorni di notizie di stampa fondate su atti giudiziari sempre più diffuse e sempre più precise che riguardano il Presidente del Consiglio Berlusconi. Quale che sia e sarà la rilevanza penale di quei fatti di cui assolutamente poco importa, fatti che sono infamanti, essi pesano però come un macigno sulla vita politica, sul decoro delle nostre istituzioni, sulla sicurezza nazionale e sull'immagine e l'autorevolezza del Paese. I colleghi della maggioranza tacciono ed è comprensibile, anche se noi lo valutiamo nella nostra responsabilità, come poco responsabile. Ma noi non possiamo tacere. Troppo forte è l'umiliazione e insopportabile la mortificazione che nasce da quelle cronache. L'Italia è diventata un paese alla berlina dell'opinione pubblica internazionale, bastava leggere i titoli dei giornali di tutto il mondo di stamattina. E non è un caso che per tutto il governo e per tutta la maggioranza a balbettare, mi perdoni ministro Frattini, sia solo il ministro degli Esteri. Io mi chiedo se il presidente Berlusconi non si renda conto che il potere che egli esercita gli viene certo dal voto ma insieme dalla Costituzione ed è un potere che non gli appartiene, non è il suo e il fatto che non sia il suo comporta che egli eserciti quel potere con dignità e con onore. Ma non si comprende come una persona che appare incapace di darsi dei limiti in preda a istinti e pulsioni incontrollabili soggetta a ricatti più incresciosi, come non si comprende come possa esercitare con dignità ed onore le funzioni di Presidente del Consiglio. Ma può un Presidente del Consiglio ricorrere nelle conversazioni tra giovani prostitute o comunque tra giovani donne che sulle sue senili - lasciatelo dire a me che sono vecchia signora - e patetiche smanie lucrano e insieme da lui dipendono , asservite e sfruttate ma insieme portatrici di ricatto e intimidazioni, pericoli vaganti, incontrollabili a tratti incontrollati. Ma può un Presidente del Consiglio telefonare alla Questura di Milano e mentire perché una minorenne, senza il consenso dei genitori e senza un'indagine sui suoi documenti, venga consegnata a una persona che l'abbandona pochi minuti dopo solo perché la sua permanenza in questura è rischiosa per la reputazione del Presidente del Consiglio? Il Presidente del Consiglio maneggia poteri e funzioni che non gli appartengono e di cui non può approfittare, perché se Silvio Berlusconi appartiene a se stesso, il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi no. Non gli appartiene neppure la sua immagine, perché è l'immagine dell'Italia e dunque non è disponibile da parte sua. Si dimetta il Presidente del Consiglio e liberi l'Italia e insieme liberi il suo partito e la sua maggioranza che gli italiani hanno votato con tanta fiducia". Con questo intervento la Presidente dei senatori del PD Anna Finocchiaro ha chiesto, nell'aula di Palazzo Madama, le dimissioni del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.
Inoltre oggi stesso le senatrici del Pd sottoscrivono un appello per le dimissioni del Premier :
Le senatrici del Pd Anna Finocchiaro, Vittoria Franco, Marilena Adamo, Silvana Amati, Maria Antezza, Teresa Armato, Emanuela Baio, Fiorenza Bassoli, Mariangela Bastico, Maria Teresa Bertuzzi, Franca Biondelli, Tamara Blazina, Anna Maria Carloni, Silvia Della Monica, Cecilia Donaggio, Anna Rita Fioroni, Cinzia Fontana, Mariapia Garavaglia, Rita Ghedini, Manuela Granaiola, Maria Fortuna Incostante, Marina Magistrelli, Francesca Marinaro, Daniela Mazzuconi, Colomba Mongiello, Leana Pignedoli, Roberta Pinotti, Anna Maria Serafini, Albertina Soliani hanno sottoscritto l'appello lanciato dalle donne della segreteria del Partito Democratico che chiede le dimissioni del Premier per "liberare l'italia dall'imbarazzo".
"Presidente, ora basta. Si dimetta adesso. Liberi l’Italia dall’imbarazzo - si legge nel documento - Lo spettacolo indecoroso che sta offrendo al mondo intero non è degno di un Paese civile. Ciò a cui stiamo assistendo supera ogni limite, in un decadimento dei costumi e dell'etica pubblica, a cui pure ci aveva tristemente abituato, che oggi precipita all’estremo della prostituzione minorile. E’ intollerabile che i suoi comportamenti la espongano all’accusa di essere il diretto protagonista ed impresario del set degradante che ci ha già propinato in decenni di trash televisivo. Ed altrettanto intollerabile è che proprio lei, che a parole sbandiera il primato del merito e della famiglia, nei fatti cerchi solo un patetico acquisto di favori sessuali, riducendo le donne a merce e oggetto di scambio.
Le donne di questo Paese sono altro: sono talento, lavoro, impegno, fatica, bellezza, cuore, passione, dignità e serietà. In nome della nostra dignità e serietà, esigiamo rispetto.
Ora basta. Si dimetta. Liberi l’Italia da questo imbarazzo".
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