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Messaggero di sant'Antonio
Italiani d'Argentina
  
24 gen 2011A Mar del Plata (Argentina), lAssessore della Regione Lazio Aldo Forte risponde ai connazionali dell Associazione Famiglia Laziali Uniti emigrati e, i suoi discendenti.

di Natali Di Lucente
MAR DEL PLATA (ARGENTINA) 24 GENN 2011  (Italia Estera) - Aldo Forte, nato il 21 Ottobre 1974 a Formia ha frequentato il Liceo Scientifico L.B. Alberti di  Minturno prosegue gli studi  presso la Scuola Militare Nunziatella   di Napoli.  E' stato Consigliere Regionale,  il più giovane, del Lazio. Nominato dal presidente della Regione Lazio Renata Polverini  Assessore alle Politiche Sociale e Famiglia. Oggi  risponde all’ inquietudine  dei  connazionali  integrati dell’ Associazione Famiglia Laziali Uniti  emigrati   a  Mar del Plata  Argentina,  e,  i suoi  discendenti.  
1. Cosa pensa della comunità Laziale dell’Argentina, quale è il grado d’importanza per i Laziali che risiedono in Regione.
 Siete i nostri ambasciatori nel mondo. Bastano i numeri per capire quanto siete importanti. Nel Sud America di associazioni come la vostra ce ne sono ben diciassette, nel mondo sono più di cento, mentre si contano più di 300mila emigrati laziali che risiedono nei vari continenti.
2.-
Oltre ai necessari e convenienti aggiornamenti dell’Associazioni che operano in favore degli emigrati laziali, quali saranno i progetti da avviare nei prossimi mesi.
 In merito alle politiche regionali sull’emigrazione, occorrerà procedere a consolidare il legame con i corregionali che vivono all’estero, non solo attraverso l’incentivazione delle attività di promozione culturale e sociale, ma anche con l’attuazione di eventi di comunicazione e promozione all’estero.
3. Quali sono le previsioni? Pur in un quadro di ridotte risorse a disposizione.
3.- Quello a cui stiamo lavorando è la razionalizzazione delle risorse a nostra disposizione. La Regione si sta ammodernando e per quanto riguarda le politiche che interessano gli emigrati il contributo dei vostri pareri sarà imprescindibile.
4.-
Assessore, con la sua giovane età, potrebbe essere un emigrato all’estero. Se cosi fosse, Quale sarebbero le sue aspettative da parte della Regione.
A dire il vero lo sono stato. Dapprima per studio, poi per lavoro. Ho frequentato un corso presso la University of Salford in Inghilterra e poi, per la Direzione Affari Istituzionali del Gruppo Enel, mi sono occupato delle relazioni con il Parlamento europeo da Bruxelles.
5.-
Quale è il suo parere rispetto alle nuove generazioni? Oltre alle Borse di Studio per l’apprendimento della lingua Italiana.
Le nuove generazioni sono una ricchezza, che però fatichiamo a sfruttare fino in fondo. Purtroppo l’ultima indagine Istat, ha tracciato un quadro poco incoraggiante sul lavoro giovanile in Italia. Per i ragazzi e le ragazze tra i 15 e i 24 anni il tasso di disoccupazione sfiora il 26 per cento. L’Italia e il Lazio hanno bisogno non solo di trattenere i loro giovani cervelli, ma anche di attrarne dall’estero. Il coinvolgimento dei giovani laziali all’estero deve puntare ben al di là dei corsi di lingua, verso il sistema produttivo e lavorativo.
6.- Come possiamo noi giovani laziali essere più vicino a nostri coetanei che risiedono in Regione e creare una rete proficua.
Credo che la tecnologia oggi offra diverse possibilità. Internet è uno strumento potentissimo, non solo per quanto riguarda l’informazione ma anche per nuove opportunità di lavoro. E per creare una rete di proficua collaborazione con i vostri coetanei italiani.
7.- Prima della fine dell’anno potrà visitare il Sudamerica e le nostre associazioni?
Spero di sì. Anche perché, nel nuovo sistema di welfare che sto cercando di costruire nella nostra regione, l’associazionismo gioca e giocherà un ruolo fondamentale. Abbiamo bisogno del coinvolgimento della società civile e quindi anche delle vostre idee e delle vostre energie per far compiere alle politiche sociali il salto di qualità necessario.
 
Natali Di Lucente (Spazio Giovane- Mar del Plata- ARGENTINA)/Italia Estera
 



 
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