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25 set 2008La sanatoria degli indebiti pensionistici all'estero nellinterrogazione della senatrice Mirella Giai (Maie)

ROMA, 25 SETT. (Italia Estera) - Contro l'indifferenza di Governo e Parlamento sul grave problema degli indebiti pensionistici che l'Inps ha notificato e sta notificando a  migliaia di nostri connazionali pensionati residenti all'estero ed in particolare in America Latina, la senatrice Mirella Giai ha presentato una interrogazione parlamentare ai Ministeri del Lavoro e dell'Economia per chiedere un urgente intervento di sanatoria.
La senatrice eletta nella Circoscrizione Estero, Ripartizione America Meridionale, nella sua interrogazione ricorda che l'Inps sta inviando o ha già inviato a decine di migliaia di titolari di pensione italiana residenti all'estero una lettera raccomandata con la quale viene comunicata la costituzione di un indebito pensionistico.
La senatrice Giai evidenzia che la ricostituzione delle pensioni e la formazione di indebiti sono da attribuire, di norma, alle verifiche reddituali che l'INPS ha effettuato all'estero relative agli anni 2002, 2004 e 2005 nell'ambito delle procedure per l'erogazione delle nuove maggiorazioni sociali e delle altre prestazioni collegate al reddito;
Queste verifiche reddituali possono aver evidenziato la titolarità di redditi o di prestazioni previdenziali da parte dei pensionati, che comportano una revisione o una revoca del trattamento minimo, delle maggiorazioni sociali e/o del trattamento di famiglia. Su alcune pensioni l'Inps ha già cominciato ad effettuare delle trattenute dirette o il recupero viene effettuato tramite compensazione con somme arretrate dovute agli interessati. Per altre pensioni viene richiesta la restituzione dell'importo pagato in più entro 60 giorni dalla data di ricezione della lettera. L'Inps avverte inoltre che scaduto in fruttuosamente il termine di 60 giorni sarà dato corso all'azione legale per il recupero coattivo delle somme indebite.
Secondo la Senatrice Giai la costituzione degli indebiti pensionistici sulle pensioni erogate all'estero dall'Inps è la conseguenza della lentezza e della sporadicità con le quali vengono effettuati gli accertamenti reddituali dei pensionati residenti all'estero e del complicato iter procedurale che queste rilevazioni comportano. Dalla sua diretta esperienza nei rapporti con i pensionati italiani residenti in America Latina ha potuto constatare che gli importi da restituire variano da poche centinaia a migliaia di euro e l'impatto economico, umano e psicologico sui pensionati i quali ricevono le lettere di recupero da parte dell''Inps è devastante, considerate le precarie condizioni economiche degli interessati (i quali hanno appunto diritto a prestazioni complementari subordinate a bassi redditi, come l'integrazione al trattameno minimo o le maggiorazioni sociali, proprio in ragione delle precarie condizioni economiche in cui vivono) e soprattutto l a loro totale buona fede che esclude la presenza di dolo.
La senatrice ricorda ai Ministeri interrogati che nella Sentenza n.1 del 2006, la Corte Costituzionale ha sostenuto il principio dell'importanza dell'affidamento dei pensionati nell'irripetibilità di trattamenti pensionistici indebitamente percepiti in buona fede; principio che - secondo la Corte - è tanto più meritevole di tutela ove si tratti di pensionati a reddito non elevato che destinano le prestazioni pensionistiche, pur indebite, al soddisfacimento di bisogni elementari propri e della famiglia.

Nelle precedenti legislature nonostante un consenso trasversale tra tutte le forze politiche e sociali il Parlamento italiano non è riuscito a promulgare una legge di sanatoria per gli indebiti in questione.
La Senatrice è convinta per tutto ciò premesso che non è più differibile una norma di sanatoria attesa da anni dalle nostre collettività emigrate e chiede quindi nella sua interrogazione quali misure il Governo Berlusconi intende adottare per soddisfare una delle più importanti rivendicazioni dei nostri connazionali e cioè l'abbandono del recupero degli indebiti pensionistici sulle pensioni dell'Inps erogate a pensionati residenti all'estero i quali hanno percepito somme non dovute per cause indipendenti dalla loro volontà e comunque in assenza di dolo.

L'auspicio è che ci sia da parte di tutti, Governo ed opposizione, quella sensibilità in questa delicata materia che fino ad ora non è stata dimostrata.(Italia Estera).



 
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