PECHINO, 5 MAG, (Italia Estera) -- Enel ha firmato oggi a Pechino, nella sede dell’Ambasciata d’Italia, due accordi di cooperazione con la Cina per l’abbattimento delle emissioni ad effetto serra.
Le intese appena raggiunte sono parte della strategia mondiale di Enel per la lotta al cambiamento climatico e si aggiungono ad altri accordi già raggiunti con importanti imprese cinesi, indiane e sud americane.
L’AD di Enel, Fulvio Conti, ha detto: “Gli accordi di oggi rafforzano la collaborazione tra Enel, le istituzioni e le maggiori imprese cinesi avviata con successo sin dal 2004. Enel mette al servizio di un grande Paese capacità tecnologiche di eccellenza, come la cattura e il sequestro dell’anidride carbonica, con l’obiettivo di fornire un contributo cruciale nella lotta ai cambiamenti climatici”.
Riccardo Sessa, Ambasciatore d’Italia in Cina, ha ospitato l’evento in Ambasciata prendendovi parte. “L’energia e’ un tema chiave delle attuali relazioni internazionali – ha commentato l’Ambasciatore. “La Cina si e’ posta come obiettivo di migliorare la propria efficienza energetica e di raggiungere uno sviluppo economico sostenibile. E’ una grande sfida che nessun Paese, epr quanto grande, puo’ vincere da solo . Dobbiamo cooperare su questi temi strategici e cooperare e’ proprio quanto Italia e Cina stanno facendo attraverso vari programme istituzionali ed attraverso l’expertise ed il know how di gruppi industriali quail l’Enel.
Il vice Direttore Generale del Ministero per la Scienza e Tecnologia della Repubblica Popolare Cinese, YAO Weike ha dichiarato:” Il Memorandum of Understanding sulle tecnologie clean-coal, costituisce un ulteriore passo avanti nella straordinaria cooperazione tra il Ministero della Scienza e Tecnologia ed il Ministero per l’Ambiente italiano ed apre nuove prospettive di collaborazione tra Enel e le sue controparti cinesi”.
Il Direttore Generale del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio italiano, Corrado Clini ha detto: “Si tratta accordi molto importanti che pongono le basi per una proficua collaborazione da sviluppare nell’ottica della promozione in Cina di tecnologie low-carbon intensive”.
Il primo accordo è costituito da un Memorandum of Understanding firmato tra Enel, il Ministero delle Scienze e della Tecnologia della Repubblica Popolare Cinese ed il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare italiano. L’intesa permetterà ad Enel di collaborare nelle attività di ricerca e sviluppo finalizzate a promuovere l’utilizzo di clean coal technologies in Cina facendo leva sull’esperienza già maturata in Italia sull’impianto di Torrevaldaliga Nord a Civitavecchia (impianto a carbone ultrasupercritico) e sui progetti dimostrativi oggi in corso sull’implementazione delle tecniche di cattura e stoccaggio delle emissioni di CO2.
L’accordo siglato oggi nasce nell’ambito del Piano di Cooperazione italo-cinese avviato già nel 2001 con l’obiettivo di individuare opportunità progettuali finalizzate a promuovere un percorso di sviluppo sostenibile in Cina e si inserisce nel quadro delle azioni che Enel ed il Ministero dell’Ambiente hanno avviato a partire dal 2004 con l’obiettivo di ridurre le emissioni di gas serra in Cina.
Grazie a questo accordo, il gruppo guidato dall’AD Fulvio Conti getta le basi per cogliere ulteriori opportunità di abbattimento delle emissioni di gas serra e si impegna al tempo stesso a sfruttare gli stimoli introdotti dal Protocollo di Kyoto per favorire il trasferimento di tecnologie e know how necessari a garantire alla Cina uno sviluppo industriale sostenibile, maggiore efficienza e rispetto per l’ambiente.
L’applicazione al parco termoelettrico cinese a carbone oggi esistente degli standard di efficienza raggiunti sull’impianto di Torrevaldaliga Nord in via di ultimazione a Civitavecchia comporterebbe incrementi di efficienza di circa ill 50% e la riduzione di più di un terzo delle emissioni di CO2 prodotte per MWh generato.
Inoltre, la riduzione di emissioni associata a questo tipo di interventi, se applicata a tutte le nuove centrali a carbone della Cina fino al 2015, consentirebbe di evitare l’immissione in atmosfera di circa un miliardo di tonnellate di CO2 l’anno.
Il secondo accordo è costituito da un contratto firmato tra Enel e il Gruppo siderurgico Wuhan Iron & Steel Co per l’acquisto di permessi di emissione originati dalla realizzazione di cinque progetti di efficientamento energetico che consentiranno di ridurre le emissioni di CO2 per complessive 11,45 milioni di tonnellate negli anni compresi tra il 2008 ed il 2012. La riduzione delle emissioni ottenuta con questo accordo ha un controvalore economico pari a circa 150 milioni di euro.
La Wuhan Iron & Steel Co è quotata alla borsa di Shanghai, produce nove milioni di tonnellate l’anno di ferro ed acciaio e rappresenta il secondo gruppo siderurgico cinese per capitalizzazione.
Enel in Cina ha già contrattualizzato più di 60 progetti di abbattimento di gas serra con l’obiettivo di investire in contesti meno efficienti e conseguire, coerentemente con quanto previsto dal Protocollo Kyoto, a parità di sforzo economico, maggiori benefici ambientali. La firma di questo accordo consolida la posizione di assoluta leadership conquistata da Enel sul mercato cinese dove la società guidata dall’AD Fulvio Conti risulta essere prima per volumi di emissioni evitate da progetti ad oggi già approvati dalle autorità cinesi. (Italia Estera).