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Il voto degli Italiani all'Estero

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15 mar 2008VOTO ALL'ESTERO, UDC: Ripartizione America Settentrionale e Centrale. Parla il candidato Vittorio Coco

MELBOURNE, 15 MAR  (Italia Estera) - Questo e‘ il nostro programma, queste sono le nostre aspirazioni. Parla Vittorio Coco (nella foto):
Le liste  elettorali sono state  chiuse da qualche giorno ma noi dell‘UDC Il nostro lavoro in seno alla comunita‘ lo facciamo da sempre.
Un caro  amico, mi ha suggerito di godermi la vita e i miei tre nipotini.
E‘ troppo facile!.
Certo, ho un lavoro ben remunerato, sono direttore politico e  affari sociali  dell‘emittente radiotelevisiva CHIN TV International, conduco la piu‘ seguita trasmissione televisiva “Festival Italiano di Johnny Lombardi in Canada, ho tre stupendi nipoti che adoro, una moglie e  anche qualche anno sulle spalle.
Ma ho anche una grossa responsabilita‘ nei confronti della mia comunita‘. Per me is “pay back time”.
Ridare alla comunita‘  un po di quello che la comunita‘ mi ha dato. Successo, popolarita‘ e visibilita‘ in tutto il il Nord America.
Candidarsi per il Senato della Repubblica Italiana all‘estero e‘ titolo d‘orgoglio, ma soprattutto di responsabilita‘.
Ho accettato la candidatura, perche‘ me lo ha chiesto il mio partito, di cui sono orgoglioso appartenere sin da ragazzo, ho accettato soprattutto perche‘ credo nei valori profondi che ho ereditato da Don Luigi Sturzo.
In questo immenso Continente, nell‘UDC e nel suo leader Pierferdinado Casini e nei suoi valori se ne ricoscono in tanti.
Insieme a me,  ci sono uomi e donne che appartengono e lavorano  in America Settentrionale e Centrale.
Conoscono da vicino le problematiche dei nostri elettori.
Ho vissuto sulla  mia pelle, il sacrificio di essere emigrante, ho  subito la discriminazione  di chi non ci voleva in questa terra, ma in Canada dove vivo, abbiamo sofferto, lavorato senza tregua, imparato la lingua, abbiamo messo su famiglia.
Due  nostri giovani candidati sono nati in Canada e America.
Di battagle  e sacrifici potremmo scrivere libri.
Possiamo dirci appagati e sentirci a tutto titolo soci del Canada, degli Stati Uniti?
Direi propri di si.
I nostri genitori, i nostri nonni, arrivati da questa parte dell‘Oceano, sono stati meno fortunati di noi.
Sono stati  ad insegnarci il rispetto per gli altri,  la lingua del paese dove viviamo, abbiamo studiato, lavorato messo su   famiglia.
Siamo orgogliosi dei  figli di italiani in terra americana.
I nostri figli sono imprenditori, capitani di industrie, dirigenti di istituti finanziari.
E tutto questo potrebbe bastarci per essere felici, ma non e‘ proprio cosi‘: oggi i nostri figli, i nostri nipoti, conoscono la nostra lingua, la nostra cultura non perche‘ si sia fatto qualcosa dall‘Italia.
Amano e apprezzano l‘Italia, perche‘ l‘abbiamo voluto noi! Mangiano il cibo che viene dall‘Italia, ascoltano musica italiana, vestono con il made in Italy.
E‘ vero, le nostre radici sono profonde, ma non basta.
Bisogna essere vigili, attenti alle loro problematiche ai loro bisogni, e, noi dell‘UDC crediamo di avere la giusta ricetta.
Ci stupisce quando si leggono le varie dichiarazioni del deputato Bucchino e  del sentatore Turano.
Ed allora  ci accorgiamo che il lupo cambia il pelo non il vizio.
Dopo due anni si ricandiano perche‘ non riusciti a fare nulla per i nostri figli, per gli italiani che li hanno votati. Che coraggio!
Secondo il loro ragionamento,  la loro ricandidatura e‘ basata sul fatto che non avrebbero avuto il tempo necessario per risolvere i problemi dei loro elettori.
A chi gli rimprovera la sua  assenza sul territorio‘ Turano risponde:” ero occupato a Roma a votare per non far cadere il mio governo... Che faccia tosta!
E chi lo dice che questa volta non fara‘ lo stesso?
L‘amico Bucchino e‘ un po‘ piu‘ sensibile ai problemi della comunita‘, si ricandida alla Camera per il Pd, nonostante abbia dichiarato prima della caduta del suo governo che non avendo potuto fare molto per i suoi elettori, questa volta non si sarebbe ripresentato.
Invece rieccolo pronto a rilegarsi alla poltrona della camera dei Deputati, questa volta con molta probabilita‘ nei banchi dell‘opposizione.
Questi sono gli uomini che dovrebbero rappresentarci, al prossimo parlamento italiano?
Spero proprio di no.
L‘UDC di cui sono orgoglioso rappresentante in Canada in veste di segretario politico e candidato al Senato, si presenta agli elettori  italiani del Nord e Centro America con idee innovative, e vuole essere l‘arbitro tra i  due schiaramenti principali: PDL e PD.
Una nostra vittoria al Senato in questa  circoscrizione vale  non una promessa, ma una certezza: “i nostri valori non sono in  vendita” per un pugno di voti.
I nostri elettori, spero, ci vorranno premiare per quello che siamo e  per quello che siamo stati per oltre 50 anni.
Una forza politica  con ideali e vaolri che nessuno ci puo‘ negare.
Noi non facciamo promesse assurde che non possono essere realizzate. 
In sintesi ecco il nostro obiettivo:
Una scuola di eccellenza d‘italiano con docenti dall‘Italia;
Dieci per cento dei posti nella pubblica amministrazione, riservati ai nostri giovani lauretati di origine italiana;
Una normativa che stabilisce un minimo del 40% di musica programmata dalle radio private e pubbliche in lingua italiana;
I contributi per  giornali in lingua italiana editi all‘estero estesi anche a Radio e Televisioni che trasmettono programmi in lingua italiana;
Rai International, in chiaro per gli anziani;
Riapetura  dei termini illimitati per riacquistare la cittadinanza italiana;
      Pochi punti, chiari e realizzabili. (Italia Estera).
 



 
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