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05 feb 2008CGIE: La riunione del Comitato di Presidenza

ROMA, 5 FEB.  (Italia Estera) - Aperta dalla relazione del Governo la riunione del Comitato di Presidenza del Consiglio Generale degli Italiani all'Estero dell'1 e 2 febbraio 2008, che ha confermato la volonta' di indire la Conferenza mondiale dei giovani italiani all'estero, congratulandosi con il CGIE per l'ottimo lavoro fin qui realizzato.
Il Comitato ha discusso lungamente sulla circolare n.13, relativa ai Corsi di lingua e Cultura italiana all’estero, presente il Presidente della Quarta Commissione Scuola e Cultura, Graziano Tassello, ed il Direttore Generale Italiani all’Estero e Politiche Migratorie del MAE, Ambasciatore Adriano Benedetti, “per trovare una soluzione ai nodi che si sono determinati alla luce di una sua non omogenea applicazione da parte dei Consolati” ha affermato il Segretario Generale del CGIE, Elio Carozza.
 “Il dibattito ha, tra l’altro, affrontato la necessità di una ridefinizione delle questioni legate agli enti gestori ed al ruolo che i Comites e gli esponenti del CGIE devono avere nell’ambito di un aperto confronto con Ambasciate e Consolati a livello locale”. 
 
Il Consiglio di Presidenza ha, inoltre, fatto il punto, con il contributo del Presidente della Settima Commissione Nuove Migrazioni e Generazioni Nuove, Carlo Erio, sui risultati delle 22 riunioni dei “giovani del CGIE” nei diversi Paesi, avvenute nel periodo fine 2007/inizio 2008. Risultati che hanno evidenziato la convergenza e l’approfondimento dei giovani sui 5 temi affrontati dal documento licenziato dalla stessa Commissione ed approvato dall’ultima Plenaria del 2007, nell’ambito di una “lettura” caratterizzata dalle diverse identità socio-culturali e linguistiche dei Paesi in cui vivono. Questioni che rappresentano un importante elemento di riflessione per il mondo dell’associazionismo italiano all’estero e di cui occorre tenere conto nel dibattito istituzionale. Elementi che saranno al centro della collaborazione, in termini operativi, fra i Comites ed il CGIE. 
 
Sarà questo uno degli argomenti che il Comitato di Presidenza porrà al centro della prossima Assemblea Plenaria del CGIE, anticipata all’inizio del mese di marzo, alla luce dei recenti avvenimenti politici. In tale contesto il prossimo appuntamento di febbraio con le due commissioni tematiche, la Prima, Informazione e Comunicazione, e la Terza Diritti civili e politici, in ordine alle proposte che il CGIE intende avanzare all’Amministrazione del MAE sulle modalità della campagna di comunicazione istituzionale nel corso dell’appuntamento elettorale. Il CdP intende, infatti, assicurare l’impegno dei diversi “media” ed ottenere “garanzie” circa la “par condicio” dell’informazione elettorale, alla luce dell’esperienza acquisita nelle precedenti consultazioni.
 
In ordine all’iniziativa elettorale, il Comitato ha affrontato con il vice Ministro agli Affari Esteri con delega per gli Italiani nel Mondo, Franco Danieli, anche la questione del voto dei “temporaneamente” residenti all’estero, con particolare attenzione ai militari ed a quanti sono all’estero per scopi istituzionali. L’orientamento emerso dal Consiglio dei Ministri, su iniziativa del Ministro dell’Interno Giuliano Amato, sembra essere quello di far votare i temporaneamente residenti all’estero non piu’ per la Circoscrizione estero ma per un unico collegio italiano. Per tale motivo è stata avanzata l’esigenza di procedere attraverso un decreto legge per superare impedimenti legislativi in materia.
 
 “Noi vorremmo – ha dichiarato il Segretario Generale del CGIE, Elio Carozza,   - che nel quadro di quel decreto legge si possano inserire alcuni elementi che facilitino il voto all’estero dei cittadini che voteranno per la Circoscrizione Estero. Si tratta di interventi tecnici che permettano di facilitare l’esercizio del voto, fatti salvi i principi della sicurezza e segretezza del voto”.
 
A tal proposito è stato considerato lo stato di attuazione dell’AIRE aggiornata al 31 dicembre 2007. Permangono ancora discordanze fra l’AIRE e l’anagrafe consolare, nonostante il miglioramento fin qui ottenuto. “I numeri parlano di 420mila posizioni non presenti nelle anagrafi consolari e 650 mila presenti nelle anagrafi consolari e non recepite dai Comuni”. “Tuttavia- afferma il Segretario Generale del CGIE- secondo quanto assicurato, ciò non dovrebbe avere alcuna conseguenza nella ripartizione dei seggi assegnati al collegio estero”. Per quanto riguarda la ristrutturazione della rete consolare è stato sospeso ogni intervento a causa dell’attuale situazione politica.
I componenti del Comitato di Presidenza hanno poi preso visione della ripartizione dei finanziamenti, secondo i criteri già stabiliti, ai Comites in funzione dei consuntivi.
 
Quanto alla relazione annuale sull’attività ed il funzionamento del Consiglio Generale, il Comitato di Presidenza ha preso atto del lavoro fatto tanto dall’Assemblea Plenaria che dalle Commissioni tematiche e continentali, soprattutto in ordine all’impegno con i giovani. Oltre 200 ragazzi hanno lavorato per sei mesi sulle questioni di loro interesse, dando un nuovo impulso e concretezza alla stessa rappresentanza del CGIE, che in quest’anno ha deliberato all’unanimità su importanti questioni, come la riforma della Legge 153 sulla promozione della lingua e cultura italiana all’estero, rimasta per lunghi anni bloccata”, l’impegno verso gli anziani e l’informazione.
“L’impegno del CGIE – ha affermato il Segretario Generale del CGIE- sarà quello di proseguire quanto avviato nel 2007, creando un più intenso collegamento fra le comunità e le istituzioni locali e fra queste e le istituzioni nazionali. Su questa linea si inserisce un più intenso lavoro all’interno delle Commissioni tematiche e delle Commissioni continentali, i cui esiti approderanno all’Assemblea Plenaria. (Italia Estera).
 
 



 
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