- ROMA - In relazione a odierne notizie di agenzia sul costo dei dipendenti del Ministero degli Affari Esteri, alla Farnesina si precisa che il costo annuo/persona calcolato dalla Ragioneria Generale nella sua Relazione sul Bilancio dello Stato per l’Anno 2001 è il risultato del cumulo di due diversi elementi tra loro non omogenei: la retribuzione corrisposta al personale in servizio a Roma e l’indennità (ISE) erogata ai dipendenti durante il periodo di servizio all’estero. Quest’ultima, si rileva alla Farnesina, ha natura onnicomprensiva, non ha carattere remunerativo e non è pensionabile.
Tale dato cumulativo (retribuzione a Roma più ISE) si presenta - si osserva inoltre alla Farnesina - particolarmente elevato in ragione dell’alta incidenza dell’ISE sul bilancio complessivo per il personale, dato che oltre i due terzi del personale del Ministero degli Esteri presta servizio, per ragioni istituzionali, fuori dall’Italia.
Va precisato anche che l’ISE non è una prerogativa esclusiva dei dipendenti degli Esteri, in quanto essa è percepita da tutto il personale delle amministrazioni pubbliche che si trovi in servizio all’estero per conto dello Stato. La particolarità delle funzioni istituzionali, inoltre, fa sì che il Ministero degli Esteri presenti una più alta proporzione di dirigenti rispetto alle altre Amministrazioni pubbliche, ciò che fa crescere i costi medi complessivi per il personale.
Pertanto, si conclude alla Farnesina, il metodo di calcolo seguito fornisce un dato fuorviante circa le retribuzioni del personale del Ministero degli Esteri in servizio a Roma, che sono comparativamente più basse rispetto a quelle di altre Amministrazioni pubbliche per posti equivalenti.