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02 gen 2008Rai International cambia nome, non qualita`

Buon inizio 2008!
di Vittorio Coco
TORONTO, 2 GEN. (Italia Estera) - Premetto che Piero Badaloni, direttore di Rai International, scusate di Rai Italia, e` un ottimo giornalista televisivo. E` stato meno bravo, quand`era Governatore del Lazio. 
Chi scrive, conosce il direttore Badaloni da anni. Ho avuto il  piacere di incontrarlo per motivi giornalistici, con lui ho avuto rapporti di lavoro ai tempi della mia presidenza   della Confederazione  Canadese delle Associazioni e Club Laziali.
 
Quando era  Governatore del Lazio, le associazioni laziali nel mondo  hanno avuto poco attenzione da partella Regione. Quel poco che sono  riusciti a realizzare,  l`hanno fatto con le proprie risorse.
 
E ora veniano a Rai Italia (come se la Rai fosse cinese). 
All`inizio del suo mandato, ma ancora oggi ( la notizia e` del 30 dicembre 2007) Badaloni si e` vantato di aver messo in piedi una struttura pari alla BBC World e  fra non molto, secondo le intenzioni del direttore di  Rai Italia, potrebbe essere considerata la  CCN italiana. 
 
Non so se Badaloni vive in un altro mondo, ma se venisse in Canada a vedersi i programmi da lui diretti,  potrebbe rendersi conto delle cose che dice. Il palinstesto Rai  non risponde quasi mai  a quello che si vede in TV in Canada. 
Annunciano che alle 19 andra`  in onda "I raccomandati" , poi spunta "Umbria Jazz". Alle 23 si dovrebbe vedere  " In mezzo`ora" e ti appioppano "Elisir"  e via discorrendo.
 
Questo e` poca cosa rispetto a tutta la produzione Badaloni con i soldi dei cittadini italiani.  
Non dimentichero` mai, il  grande discorso di  Badaloni, quando con un`aria spavalda ebbe a dire che Rai International, sarebbe passata dalla  vecchia "500"  (un insulto al know how  italiano) a una "Ferrari". Che  faccia tosta. 
Badaloni  e`  prodiano di ferro,  e a   mio parere, come  tale si comporta: "Tutto va bene, anzi va  tutto a gonfie vele".
 
Preciso di non essere  mai stato  tifoso dell`ex direttore di Rai International Massimo Magliaro, pero`  lui faceva almeno il direttore. Badaloni non si limita a dirigere. E` il cosiddetto: "faso tutto me" e questo modo di agire  non produce nulla di buono per la TV.
 
 Io non vivo la  realta`  dei nostri italiani in  altre nazioni dove arriva il segnale Rai. In  Canada  forse siamo un tantino piu` fortunati poiche` oltre alla "500" di Badaloni ci sono altri canali che trasmettono in lingua italiana.
 
Per  poter vedere Rai International  si paga un canone mensile,  se non ci piace,    abbiamo la facolta` di  cancellare l`abbonamento e passare  ad altri networks italiani. Ed é proprio questo  che  molti nostri connazionali sono intenzionati a fare.
Una strada che non condivido affatto. 
 Rai International ce la siamo guadagnata  noi con tante battaglie e con la raccolta di 130 mila firme , adesso e` arrivato il   tempo di  chiedere il conto . 
Se saremo tutti compatti, Badaloni dovra` ascoltarci e migliorare la programmazione. Se  fara` orecchie da mercante siamo pronti a ripagarlo con  stessa focaccia. A buon intenditor poche parole. 
Lo sanno anche i sassi che gli  italiani al di fuori dall`Italia, oggi non sono piu` i cosiddetti emigranti con la valigia di cartone; ci sono  capi di grandi industrie, ricoprono ruoli politici ed istituzionali  di grande rilievo, abbiamo docenti universitari, rettori, presidenti di multinazionali e la lista continua.
 
Badaloni tutte queste cose le sa, per cui non  basta  piu` realizzare  programmi televisisi  per accontentare persone vicine alle sue idee politiche. La televisone pubblica e` un`altra cosa e Badaloni dovrebbe saperlo.
 
Una volta c`era un programma "Sportello Italia" che cercava di risolvere i problemi degli italiani al di fuori dell`Italia, ora fa parte di un contenitore che va in onda in una fascia oraria che almeno in Canada e` visto da una manciata di persone. .
 
A parte i telegiornali e i  programmi di approfondimento,  "Porta a Porta"  di Bruno Vespa ( a volte va alle 11 del mattino), "Ballaro`" e "Che tempo fa",  la programmazione di Rai Italia per noi che viviamo in Canada sono soltanto di riempitura, niente di piu`, niente di meno.
 
I miei appunti sono una riflessione mossa dalle lamentale dei nostri amici italiani che vivono in Canada, pero`  quando c`e anche da applaudire   lo facciamo senza pensarci due volte.
 
Un esempio:  "La giostra dei gol" e` il programma sportivo  di punta che merita il nostro appoggio, sfortunatamente per Badaloni  questo programma  e`  l`unico rimasto in vita  che non e` stato inventato da lui, pero` in qualche modo, l`ha migliorato e per questo gli ne siamo molto  grati.
 
Buon Anno Rai International!
Vittorio Coco, segretario politico UDC Canada/Italia Estera
 



 
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