Fondato nel 2000 Direttore Responsabile Giuseppe Maria Pisani                  
HomeArgomentiArchivioNewsletter gratuitaChi siamoI nostri serviziContattiSegnala il sito
 
Cerca nel sito
»www.ItaliaEstera.tv
»Paolo Gentiloni é il Ministro degli Esteri italiano
»Emigrazione: Note storiche per non dimenticare - Quanti sono gli italiani all'estero?
»Direzione Generale per gli Italiani all'Estero
»Rappresentanze Diplomatiche - in aggiornamento
»AIRE Anagrafe degli Italiani all'Estero
»Servizi Consolari per gli italiani all'estero
»Autocertificazione
»Patronati italiani all'estero
»Cittadinanza Italiana all'Estero
»Il voto degli italiani all’estero
»COMITES
»CGIE Consiglio Generale degli Italiani all'Estero
»Assessorati Regionali con Delega all'Emigrazione e all'Immigrazione
»IL PASSAPORTO ELETTRONICO
»Viaggi Usa, comunicare i dati in anticipo - Registrazione anche da turisti italiani
»STAMPA ITALIANA ALL'ESTERO: quanta, dove, quanti fondi, chi li prende
»LA CONVENZIONE ITALIA-STATI UNITI PER EVITARE LE DOPPIE IMPOSIZIONI FISCALI
»La convenzione Italia-Canada per evitare le doppie imposizioni fiscali
»Ascolta la radio di New York: ICN
RomaneapoliS
www.romaneapolis.tv


Il voto degli Italiani all'Estero

Elezioni Politiche 2008

Elezioni Politiche 2006


Infocity
Messaggero di sant'Antonio
Italiani d'Argentina
  
18 lug 2007TRASPORTI: Privatizzazione Alitalia, fuggono i concorrenti, gara fallita

di Alfonso Maffettone

ROMA, 18 LUG, (Italia Estera ) - Alitalia punto e a capo. Dopo sette mesi di gara tortuosa e confusa, il Tesoro ha chiuso la procedura di privatizzazione con un autentico flop. “Il Ministero dell’Economia e delle Finanze – si legge in un comunicato - accertato che il Fondo Matlin Patterson non intende presentare un’ offerta vincolante nell’ambito dell’attuale procedura di privatizzazione di Alitalia dichiara chiusa la procedura medesima”.

Non resta in gara nessun concorrente. Tutti si sono ritirati affermando che le condizioni della vendita di Alitalia erano “insostenibili” per gli oneri che ne sarebbero derivati agli acquirenti (conflittualità permanente , pressioni dei sindacati contro il licenziamento degli esuberi, scioperi). L’ultimo a ritirarsi in ordine di tempo è stato Carlo Toto di AirONE, prima di lui i grandi Fondi americani Tpg e Matlin Patterson e poi la compagnia russa Aeroflot.
Nonostante il flop , gli assistenti di volo dell’Alitalia hanno confermato oggi lo sciopero indetto nei giorni scorsi.

Matlin Patterson era tornato in lizza da solo ma oggi ha fatto sapere che il 23 luglio, data per la presentazione delle offerte vincolanti, non si sarebbe fatta avanti con nessuna proposta. Una dichiarazione che ha avuto pesanti ripercussioni in Borsa: il titolo Alitalia è crollato fino a meno 8% e si è ripreso in chiusura contenendo il calo al 4%. Gli investitori evidentemente sperano che si possa evitare il fallimento della compagnia di bandiera. Uno spiraglio aperto dal Presidente del Consiglio Romano Prodi. “Si è concluso un processo come non volevamo. Ci sono diverse ipotesi sul campo”, ha detto Prodi senza indicare però quale sarà il futuro dell’ Alitalia .

La compagnia finora ha accumulato solo passività. Il suo titolo è sceso in Borsa dal via alla gara del 32%, da inizio d’anno del 27% con oltre 340 milioni di euro lasciati sul terreno. Inoltre la società perde 2 milioni di euro al giorno come ha scritto il Wall Street Journal.
A giudizio dei commentatori economici non ci sono molte opzioni per il futuro di Alitalia: o il governo rivede le condizioni con una nuova gara concedendo agli acquirenti il negoziato preliminare con i sindacati e la revisione degli accordi con Az servizi che fornisce i servizi a terra o indice una vendita che si rivelerebbe una svendita.

Viene esclusa la possibilità di un piano di salvataggio: la Commissione europea si è affrettata a porre il veto a nuovi aiuti dello stato ad Alitalia ed ha trovato pieno appoggio da parte del Presidente della Reppubblia Giorgio Napolitano.
.
“Noi non pensiamo di fare strappi, dobbiamo collaborare nella Commissione europea e con il Consiglio europeo per definire le regole e attenersi a quelle regole” , ha detto il Presidente Napolitano al termine del viaggio a Lisbona. A giudizio del Capo dello Stato, quello degli aiuti di Stato “è un problema delicato per tutti e non solo per l’Italia”.

Il Ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi propende per una trattativa diretta con chi ha già dimostrato interesse. “Mi sembrerebbe singolare aprire un’altra gara” ha detto Bianchi in una intervista a Rai News 24. A suo giudizioe Air France non è l’unica possibilità rimasta considerato che anche la compagnia di bandiera francese ha dichiarato più volte di non essere interessata. “ Il problema semmai – ha aggiunto Bianchi – è se vogliamo tenere il punto rispetto alla possibilità di svendita che avevamo un anno fa e che non è diversa da oggi: sarebbe stato facile vendere a chiunque un anno fa e potremmo farlo oggi ma rinunciando a tutte quelle cose che volevamo garantire. E invece, proprio su questo secondo fronte che bisognerebbe “continuare a insistere”.

Sul fronte sindacale la preoccupazione è forte. Il Segretaro nazionale dell’UIL, Luigi Angeletti ha chiesto al governo di spiegare perché la gara è fallita. “Non vorremmo scoprire che l’unica strategia è la liquidazione di Alitalia”, ha affermato Angeletti.

I Sindacati vogliono essere convocati dall’Esecutivo per un confronto serrato sull’ Alitalia. “ E’ urgentissimo. Il governo deve chiarire quali sono le sue intenzioni ’’, ha detto Mario Rossi segretario nazionale Filt – Cgil. Secondo Rossi a contribuire al flop della privatizzazione di Alitalia è stata anche la scelta di nominare ai vertici dell’azienda un Presidente traghettatore. “Arrivare fin qui senza una guida industriale non ha certo contribuito a migliorare la situazione di Alitalia” ha indicato Rossi.

Alfonso Maffettone/Italia Estera




 
Opzioni


Stampa  Stampa

Invia ad un Amico  Invia ad un Amico


Copyright © Italia Estera 2001- 2014. Tutti i diritti riservati