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29 giu 2007EU: Avviato un procedimento di infrazione contro l’Italia per la cronica crisi dei rifiuti di Napoli e la Campania

BRUXELLES, 28 GIU. (Italia Estera) -  La Commissione europea ha avviato un procedimento di infrazione contro l’Italia: La causa é la  cronica crisi dei rifiuti che colpisce Napoli e il resto della regione Campania, dove migliaia di tonnellate di rifiuti si sono accumulate nelle strade e vi sono stati riversamenti in discariche illegali.

 Il rischio di diffusione di malattie e di inquinamento dell’aria, dell’acqua e del suolo desta gravi preoccupazioni per la salute umana e per l’ambiente. La Commissione ritiene che gli impianti regionali per lo smaltimento dei rifiuti siano inadeguati e presentino grossi rischi per la salute e per l’ambiente, una situazione che costituisce una  violazione della normativa Ue sui rifiuti.


Di conseguenza, la Commissione ha inviato all’Italia una lettera di costituzione in mora, prima fase del procedimento di infrazione, chiedendo anche informazioni sui provvedimenti eventualmente presi per proteggere la salute e l’ambiente nella regione. Parallelamente, la Commissione procede alla valutazione dei progetti del Governo italiano che intende aprire quattro nuove discariche di rifiuti in Campania, allo scopo di accertare se siano compatibili con la normativa Ue e assicurarsi che risolvano, nel lungo periodo, il drammatico problema dei rifiuti nella regione.

"Abbiamo visto tutti alla televisione – ha sottolineato il commissario Stavros Dimas, responsabile per l’ambiente - immagini scioccanti di mucchi di immondizie che marciscono nelle strade della Campania e cittadini esasperati che incendiano i rifiuti. Alle autorità italiane chiedo di agire prontamente per rimettere in efficienza gli impianti di gestione dei rifiuti in Campania e fare in modo che i rifiuti siano raccolti e smaltiti senza pericolo per la salute umana e per l’ambiente, come prescrive la normativa europea".
La direttiva quadro sui rifiuti impone agli Stati membri di prendere tutte le misure necessarie per impedire che i rifiuti vengano abbandonati, riversati o smaltiti in modo incontrollato. Le autorità nazionali devono anche accertarsi che i rifiuti vengano recuperati o smaltiti senza creare pericoli per la salute o danno all’ambiente. Inoltre devono essere prese tutte le misure necessarie per creare una rete adeguata di impianti di smaltimento, capaci di assicurare un elevato livello di protezione dell’ambiente e della salute umana.

La Commissione -  come del resto si é sottolineato nel dibattito nel Senato italiano -  è del parere che l’Italia sia venuta meno agli obblighi della direttiva perché non ha creato una rete di impianti di smaltimento idonea a assicurare un elevato livello di protezione dell'ambiente e della salute umana in Campania.

Gravi lacune si riscontrano a livello di raccolta dei rifiuti comunali e nella lotta allo smaltimento illegale, anche nelle aree urbane. L’accumulo delle immondizie abbandonate per strada ha costretto le autorità a chiudere le scuole, mentre il rischio di inquinamento si è aggravato quando i cittadini hanno incendiato i rifiuti abbandonati per le strade, rilasciando sostanze tossiche (diossina.ndr) nell’ambiente.


Per di più, da un recente studio coordinato dall’Organizzazione mondiale della sanità risulta che nella provincia di Napoli e Caserta sono aumentati i tassi di mortalità tra i residenti che vivono in prossimità delle discariche.
Vista l’urgenza e la gravità della situazione, la Commissione ha impartito all’Italia un solo mese di tempo anziché i consueti due mesi per rispondere alla lettera di costituzione in mora.

La Commissione ritiene assolutamente essenziale non solo che le autorità italiane risolvano nei tempi più rapidi l’attuale crisi dei rifiuti ma anche che siano create le premesse per una raccolta e uno smaltimento compatibile con i principi fondamentali della normativa dell’UE, soprattutto allo scopo di proteggere la salute umana e tutelare l’ambiente.

La Commissione sta valutando se il programma del governo che prevede l’apertura di quattro nuovi siti di discarica in Campania soddisfi tutti i requisiti prescritti dalla legislazione UE e se sia idoneo a risolvere, a lungo termine e non semplicemente nell’immediato, il problema dei rifiuti regionali. Le nuove discariche sono previste da un decreto del governo del maggio scorso che stabilisce misure straordinarie per risolvere la crisi che ha colpito la Campania.

Domani a Napoli, su un'intera pagina dei quotidiani 'Corriere del Mezzogiorno', 'Il Mattino' e 'Roma', sarà pubblicato l'appello del coordinamento regionale della Campania di Alleanza Nazionale e del gruppo regionale rivolto al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per chiedere la rimozione del presidente della giunta regionale Antonio Bassolino e lo scioglimento del Consiglio regionale per gravi violazioni di legge, cosi come previsto dall'articolo 126 della Costituzione, in seguito alle conseguenze derivanti dall' emergenza rifiuti. L'iniziativa è stata resa nota dal coordinatore regionale campano di An Mario Landolfi.  (Italia Estera) -

 





 
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