Fondato nel 2000 Direttore Responsabile Giuseppe Maria Pisani                  
HomeArgomentiArchivioNewsletter gratuitaChi siamoI nostri serviziContattiSegnala il sito
 
Cerca nel sito
»www.ItaliaEstera.tv
»Paolo Gentiloni é il Ministro degli Esteri italiano
»Emigrazione: Note storiche per non dimenticare - Quanti sono gli italiani all'estero?
»Direzione Generale per gli Italiani all'Estero
»Rappresentanze Diplomatiche - in aggiornamento
»AIRE Anagrafe degli Italiani all'Estero
»Servizi Consolari per gli italiani all'estero
»Autocertificazione
»Patronati italiani all'estero
»Cittadinanza Italiana all'Estero
»Il voto degli italiani all’estero
»COMITES
»CGIE Consiglio Generale degli Italiani all'Estero
»Assessorati Regionali con Delega all'Emigrazione e all'Immigrazione
»IL PASSAPORTO ELETTRONICO
»Viaggi Usa, comunicare i dati in anticipo - Registrazione anche da turisti italiani
»STAMPA ITALIANA ALL'ESTERO: quanta, dove, quanti fondi, chi li prende
»LA CONVENZIONE ITALIA-STATI UNITI PER EVITARE LE DOPPIE IMPOSIZIONI FISCALI
»La convenzione Italia-Canada per evitare le doppie imposizioni fiscali
»Ascolta la radio di New York: ICN
RomaneapoliS
www.romaneapolis.tv


Il voto degli Italiani all'Estero

Elezioni Politiche 2008

Elezioni Politiche 2006


Infocity
Messaggero di sant'Antonio
Italiani d'Argentina
  
27 gen 2007OPINIONI: Il “petro-populismo”, e gli italiani all’estero - Ermanno Filosa

SANTO DOMINGO, 27 GEN  (Italia Estera) - Diamo un’occhiata alla America Latina così popolata da Italiani li residenti . È noto ormai  che è stata superata la   tragica e falsa alternativa delle «due G» ,golpe o guerriglia, che ha insanguinato e tradito per anni quel Continente. E così, nonostante il  drammatico anacronismo di Cuba e il rischioso populismo del Venezuela, ormai tutte le nazioni hanno fatto della democrazia la strada istituzionale del «non ritorno»; e anche l’assetto oggi democratico di governi eletti dal popolo, e sempre meno inclini all’ideologismo, consente agli uomini di Chiesa di essere più liberi nella loro azione pastorale. Tanto è vero che oggi i sacerdoti  Italiani-latino-americani sono   in prima linea contro le ingiustizie e gli sfruttamenti;  e la loro azione pur a tutto campo e senza sconti per la classe politica, non ha più il sapore né della compromissione militarista  nè della politicizzazione marxista   che è stata piu’ volte denunziata in passato.
                   
 In questo quadro , a giudicare dalle performance elettorali l'America Latina sembrerebbe quasi interamente risucchiata nel  “vortice della sinistra populista “; è un impressione che deve essere  verificata con serenità. Mi muovo spesso in America Latina, e ho potuto osservare  che poi la sinistra populista non è  così popolare tra le masse. Le politiche dei partiti di centrodestra , a ben osservare , sono sempre di più nell'agenda dei governi di sinistra. In Cile, Perù, Costa Rica e Brasile, infatti, hanno vinto candidati di centrosinistra che hanno ben poco a che fare con la visione socialista populista di Chavez. Il brasiliano Lula, ad esempio,  messa da parte la retorica sull'assistenza ai poveri, sta portando avanti le stesse politiche economiche liberali del suo predecessore. Il presidente peruviano Alan Garcia è un ex populista   sempre più sostenitore dei benefici della globalizzazione,   convertitosi al libero mercato  . Daniel Ortega, vecchio e neo presidente del Nicaragua,   abbracciato i valori  liberali  è già sula linea  di non abolire il Cafta, l'accordo di libero mercato tra i paesi limitrofi e gli Usa .   
                    
Ecco il “petro- populismo.”  El Nuovo Herald di Miami, spiega che le vittorie elettorali in Venezuela, Bolivia e Ecuador non sono un trionfo della sinistra radicale, ma una vittoria del petro-populismo; in questi Paesi i leader regalano i soldi e sogni senza preoccuparsi di creare una piattaforma per lo sviluppo e crescita economica a lungo termine. La gente, di conseguenza, si aspetta una rapida distribuzione di questa abbondanza di denaro liquido, e  quindi realizzare il massimo dei risultati con il minimo sforzo.
L'aumento del prezzo della materie prime come il petrolio, fa nascere sacche di rendite parassitarie e beneficia di fatto elettoralmente il leader di sinistra; ma essenzialmente  “ il petro- populismo”  rianima settori di centro destra. Questa contraddizione  deve indurre in riflessione gli  Italiani residenti in America Latina, per meglio comprendere gli sviluppi futuri di assetti economici parzialmete viziati, e gli orientamenti di leader poco propensi nei fatti ad allontanarsi , nonostante i proclami elettorali, dal ferreo incedere  della globalizzazione economica-culturale.
Ermanno  Filosa L’italiano/Italia Estera



 
Opzioni


Stampa  Stampa

Invia ad un Amico  Invia ad un Amico


Copyright © Italia Estera 2001- 2014. Tutti i diritti riservati