Italiani all’estero: quattro gli odg all’esame del governo
ROMA, 17 GEN (Italia Estera) - I problemi degli italiani e dei pensionati all'estero che non hanno trovato risposte immediate con la Finanziaria approvata a dicembre non sono stati abbandonati. A novembre infatti furono accolti quattro ordini del giorno, presentati dai parlamentari dell'Ulivo, che vincolano il governo ad una serie di impegni sui temi più urgenti, e un quinto ordine del giorno, sui temi dell'equità fiscale, ha trovato risposta nel maxi-emendamento presentato al Senato, che estende le detrazioni fiscali per carichi famigliari anche ai soggetti non residenti in Italia.
Alla ripresa dei lavori parlamentari, ricordiamo quindi
quali sono le istanze relative agli italiani nel mondo che dovrebbero trovare una risposta più immediata.
Nell'odg che porta la firma dell'onorevole Marisa Bafile il tema centrale da affrontare riguarda l'assistenza sociale e sanitaria. La condizione di fragilità e precarietà, in cui vivono molti italiani nei paesi d'emigrazione, trova infatti una delle sue situazioni più insostenibili nell'assenza di un'assistenza sociale e sanitaria adeguata. Con questo ordine del giorno il governo viene impegnato ad affrontare il fenomeno dell'indigenza di tanti connazionali all'estero, in particolare sui temi delle nuove povertà conseguenti a problemi di salute, anche con nuovi strumenti e forme di integrazione al reddito, in quanto l'assistenza diretta è insufficiente a farvi fronte.
Per quanto riguarda il monitoraggio dei bisogni, l'ordine del giorno presentato da Franco Narducci impegna il governo "a effettuare un'attenta verifica dei bisogni relativi alla rete diplomatico- consolare, a presentare, alle competenti commissioni della Camera, una relazione dettagliata sui bisogni dei cittadini italiani residenti all'estero prima di procedere alla fase di riorganizzazione delle sedi consolari". Attraverso un percorso di razionalizzazione si punta anche a una nuova e più efficace impostazione sul versante delle tecnologie informatiche. Non ultima la necessità di monitorare una serie di accordi bilaterali in materia previdenziale e fiscale, nonché quelli relativi ai visti rilasciati da altri Paesi ai nostri connazionali all'estero.
Particolarmente complesso il problema che affronta l'odg relativo al trasferimento dei contributi Svizzera-Italia (Gianni Farina), che impegna il governo "ad adottare ogni iniziativa utile, anche concordata con le parti sociali, che risponda alle eque aspettative ed esigenze dei lavoratori che hanno trasferito la contribuzione dalla Svizzera in Italia", ponendo una questione di equità relativa al rispetto dei diritti dei lavoratori. La ricerca di una soluzione mediata, tenendo conto che i ricorsi presentati dai lavoratori hanno ottenuto pareri favorevoli da parte dei Comitati competenti degli istituti previdenziali, dovrebbe consentire la chiusura di una vicenda che si sta trascinando nel tempo.
Relativamente alla sanatoria degli indebiti pensionistici il documento presentato da Gino Bucchino impegna il governo a verificare le possibilità concrete di adottare un provvedimento che preveda, in assenza di dolo e per redditi inferiori a determinati limiti individuali e famigliari, l'inesigibilità dell'indebito per i pensionati Inps residenti all'estero. Il provvedimento si concentra in particolare sulla situazione dei pensionati residenti all'estero per i quali l'Inps non ha ancora a regime un sistema di verifica e accertamento dei redditi.