CASERTA, 12 GEN.(Italia Estera) - Disco verde ad una Agenzia ad hoc per la cooperazione allo sviluppo destinata ad ereditare e raggruppare compiti e attività della cooperazione allo Sviluppo della Farnesina e delle attività in tal senso degli altri enti coinvolti. Il Consiglio dei ministri - si legge nel comunicato diffuso da Palazzo Chigi - ha approvato su proposta del Ministro degli Affari Esteri, Massimo D'Alema, un disegno di legge che delega il Governo a riformare il settore della cooperazione dell'Italia con i Paesi in via di sviluppo, in linea con gli assetti normativi internazionali profondamente mutati dal 1987, anno in cui l'Italia si dotò della legge in materia attualmente in vigore.
L'accresciuta incidenza dei fattori sperequativi, da quelli economici a quelli climatici, l'avanzare della povertà, la maggiore consapevolezza di profonde ingiustizie sociali e civili che affliggono Paesi dove minore è l'attenzione ai problemi sociali e la tutela dei diritti - si legge nel comunicato - hanno dato vita ad Atti internazionali e comunitari che convergono sull'esigenza di rafforzare la cooperazione allo sviluppo attraverso l'elaborazione di nuove strategie (basate anche sul monitoraggio degli strumenti di assistenza forniti) e sull'individuazione di specifici interventi per l'attuazione delle politiche di cooperazione finalizzate al raggiungimento di obiettivi quali, in primo luogo, l'eliminazione della povertà entro il 2015.
Coerentemente con la qualificazione della cooperazione allo sviluppo quale parte integrante della politica estera italiana, il disegno di legge detta criteri di delega che ne caratterizzano maggiormente assetti e originalità, anche prevedendo l'istituzione di un'apposita Agenzia per la cooperazione allo sviluppo. Il disegno di legge, approvato in via preliminare - conclude il comunicato - riceverà il parere della Conferenza Stato-Regioni.
In una nota Patrizia Sentinelli, vice ministro degli Esteri con delega alla Cooperazione, afferma che "L'approvazione in Consiglio dei
Ministri del disegno di legge delega di riforma della nostra
cooperazione internazionale e' un passo decisivo per la sua
valorizzazione e rilancio così come indicato nel programma
dell'Unione.
Dopo anni di discussioni un fatto nuovo. Concreto. Un nuovo strumento normativo tanto atteso da Ong, reti di associazioni, comunita' internazionale, coerente con le indicazioni emerse in tanti anni di dibattiti, convegni e proposte''.
"Per una cooperazione internazionale che sia davvero parte integrante, anzi, qualificante, della politica estera del nostro Paese - spiega la Sentinelli - il ministero degli Esteri assume la responsabilita' dell'indirizzo politico sull'intera materia, oggi frammentata. Verra' infatti istituita una Agenzia della cooperazione, ente pubblico in grado di operare con speditezza e tempestivita' nella massima trasparenza, che dovra' disporre di un fondo unico ove confluiranno tutte le risorse economiche destinate dallo Stato all'aiuto pubblico allo sviluppo internazionale''.
Il vice ministro sottolinea che ''punti qualificanti'' del provvedimento sono: ''Il riconoscimento e la valorizzazione della cooperazione decentrata, che ha dato prova di grande esperienza e competenza nelle relazioni con le comunita' locali di tutto il mondo; la priorità di impiego per i beni e servizi prodotti nei Paesi o nelle aree in cui si
realizzano gli interventi, al fine di sollecitare le economie locali. L'individuazione di forme di consultazione dei soggetti pubblici e privati che compongono il sistema nazionale di cooperazione, per una definizione 'partecipata' delle finalità e degli indirizzi politici attribuiti alla Farnesina''. (Italia Estera) -