SANTO DOMINGO, 7 GEN (Italia Estera) - A volte mi pare di vivere in una epoca di neo oscurantismo che favorisce l’insorgere di un clima da cover-up sottile e invisibile, che provoca comunque la nascita di domande e quindi la ricerca di una risposta.
Oggi, dietro le questioni geopolitiche nazionali e internazionali, il ruolo degli italiani all’estero mi pare che sia diventato fondamentale ; gli eletti dal centrosistra al senato determinano una maggioranza, e il successo politico del disegno quarantennale di Tremaglia è sotto gli occhi di tutti , anche se vi sono stati degli errori che hanno impedito la pratica realizzazione di una “vittoria elettorale ” di schierameto di Centrodestra.E le “ battaglie parlamentari “ , è risaputo, si combattono sul piano numerico prima che sui campi del dibattito politico-propositivo vero e proprio.
Ciò considerato, non osservo una volontà strategica che determini nei discorsi di lider come Berlusconi e Fini la messa in risalto con forza ed entusiamo della tanto decantata “risorsa degli italiani all’estero”. Già questo silenzio venne osservato durante i memorabili confronti televisivi Berlusconi-Prodi-Fini-Casini, in occasione delle politiche del 2006. Silenzio, sugli italiani all’estero.Il tema non venne mai toccato, sfiorato,nè da Prodi nè da Berlusconi, come se su l’argomento vi fosse una “ congiura del silenzio” , un accordo per non toccare l’argomento.Anche il Presidente Napolitano, non ha dedicato un pensiero articolato agli italiani all’estero.
Perchè?.
In occasione della piu’ grande manifestazione della destra, quella del 2 dicembre 2006, che vide la partecipazione di oltre due milioni di persone, Berlusconi e Fini, insieme a Bossi, si sono alternati ai microfoni . Silenzio sugli italiani all’estero, eppure erano presenti , si è affermato, in oltre diecimila . Ancora una volta nessuna considerazione sul ruolo degli italiani oltreconfine.
Qualcosa non funziona, perchè non si capisce questo costante silenzio da parte di lider come Berlusconi e Fini. Certo , la cosa non può essere casuale, una specie di dimenticanza. Lider di tal calibro non possono soffrire di una amnisia costante su un argomento così serio. Berlusconi e Fini dovrebbero prendere in considerazione la idea di dire sempre e con costanza, nelle occasioni appropriate, “qualcosa di Italiani all’estero”. Non si vedono le ragioni perchè non lo debbano fare.Vi è qualcosa di sfuggente che non si riesce a capire, una sorta di cover-up che fa nascere perplessità e stupore, sovrattutto volontà di comprendere quali sono le motivazioni del silenzio. Dovremmo consolarci dicendo “ ai posteri l’ardua risposta “?!. Non mi pare.Anche perchè i posteri ci potrebbero mandare a dire: “ma dove eravate voi, perchè non avete posto il problema?”. È illusorio aspettare una risposta ?
(Ermanno Filosa*/ Italia Estera)
*Ermanno Filosa è Presidente degli "Azzurri nel Mondo "della Repubblica Dominicana , e consigliere Comites.