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31 ott 2006VI Settimana della lingua italiana a Lima

Numerose le conferenze sul cibo proposte all`IIC peruviano ma anche cinema e libri, tutto all`insegna dell`Italia   
  
LIMA 31 OTT. (Italia Estera) - In occasione della VI Settimana della Lingua Italiana, l`Istituto Italiano di Cultura di Lima ha organizzato numerose tavole rotonde sul tema proposto per il presente anno, "Il cibo e le feste nella lingua e la cultura italiana", conferenze che hanno avuto grande successo nella comunità italo-peruviana.
La serata del 23 ottobre è iniziata con le parole del direttore dell`Istituto Italiano di Cultura di Lima, Nadir Morosi, che ha dato il benvenuto a tutti. Poi la conferenza è proseguita con l`intervento di Paola Cecchini che è stata incaricata di aprire il ciclo di conferenze sul musicista italiano Gioacchino Rossini, buongustaio, anfitrione e gourmet. Durante la sua esposizione la Cecchini ha detto che Rossini non era un uomo goloso, ma sobrio nel bere e nel mangiare, che era ipocondriaco, quindi aveva molta cura nello scegliere i vini e i prodotti da cucinare. La Cecchini ha raccontato inoltre molti aneddoti sul musicista riguardanti la sua complessa e speciale personalità dove spiccano sempre il suo stretto rapporto con la buona cucina, tanto è vero che la sua "geografia d`Italia era culinaria", cioè abbinava ad una città un prodotto tipico alimentare, quando ad esempio sentiva parlare di Pisa, ricordava l`olio di Buti e commentava sulla fama che questo aveva portato alla città.
"Anche le ostriche erano la passione di Rossini - ha sottolineato la Cecchini che ha poi aggiunto - che durante il tempo in cui il maestro componeva La gazza ladra, questi aveva un conto elevatissimo da pagare a Bortolo, il suo fornitore di ostriche, e Bortolo propose al maestro di "cancellare" il suo conto "musicando" una sua poesia, e Rossini accettò la proposta, e così il maestro musicò la poesia del venditore di ostriche Bortolo, e la aggiunse addirittura alla sua opera passando alla storia come La canzone delle ostriche".
La seconda serata è stata dedicata al patrimonio magico-religioso delle feste e alla spettacolarizzazione della tradizione. L`incaricata della esposizione è stata Incoronata Grosso, che ha detto che le feste religiose vanno perdendo il "senso religioso", cioè la manifestazione di una paura o un mito, ma adesso invece hanno preso la via dello spettacolo.
Tre sono state le feste proposte dalla docente durante la sua esposizione: la festa del Venerdì Santo a Barili, la festa della Madonna della Bruna di Matera e la festa del grano di Foglianise.
Il tema della terza serata è stato l`arte culinaria italiana in Perù e la nuova cucina italiana e i relatori sono stati Rosario Olivas Weston, Liliana Agostini e Raúl Sifuentes della trattoria "Il Piccolo Pomodoro", Giuseppe Natalini della trattoria "L`taliano" e Pedro Valdivia della trattoria "Il Postino" .
La cucina italiana ha avuto una notevole influenza sulla cucina peruviana e gli espositori hanno concordato tutti nel fatto che i peruviani non stanno "mangiando la cucina italiana come si deve", ma alla "peruviana". Liliana Agostini ha sottolineato che nella sua trattoria sta insegnando ai peruviani a mangiare "la pasta al dente". "Ci sono peruviani che credono che le tagliatelle sono pronte quando questi si possono incollare contro la parete, purtroppo sono pochi coloro che sanno veramente mangiare bene la pasta all`italiana, cioè al dente", ha detto Liliana Agostini della trattoria Il Piccolo Pomodoro .
 
Rosario Olivas ha detto che la cucina peruviana sperimenta continuamente variante ai suoi piatti tipici, questa è stato sempre la sua particolarità, invece quella italiana rimane con le sue tradizioni e cerca di trasmetterle alle nuove generazioni senza apportare modifiche.
Alla fine delle esposizioni, i presenti hanno provato alcuni tra i più saporiti piatti tipici della cucina italiana preparati dalla trattoria L`Italiano dove la novità è stata quella della utilizzazione della carne di struzzo, che secondo la rivista American National Culinay Reviews sarebbe la carne del millennio, vista la bassa quantità di calorie, grasso e colesterolo che contiene.
Laura Faraone della marca King Meat, ditta che distribuisce la carne dello struzzo alle trattorie e al pubblico peruviano, ha dichiarato per Il Messaggero Italo-Peruviano che la carne di struzzo ha avuto una buona accoglienza dalla gente tanto è vero che i supermercati più importanti di Lima adesso offrono la carne di struzzo come una alternativa alle carne tradizionale.
 
La settimana è stata chiusa dal regista José Carlos Huayhuaca che ha presentato e commentato il filmato di Martín Scorsese "Il mio viaggio in Italia", un documentario sul neorealismo italiano composto da tutta una serie di celebri film di Roberto Rossellini, Vittorio De Sica e Luchino Visconti uniti da Scorsese e dal suo amore per il cinema italiano . Infine Constantino Carvallo ha presentato il libro del regista Huayhuaca a nome "Una grieta a lo sublime. Viaje a Italia de Roberto Rossellini". (Italia Estera) -



 
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