ROMA, 28 MAR. (Italia Estera) - Il Consiglio Direttivo dell'Alleanza degli Ospedali Italiani nel Mondo ha nominato la senatrice Barbara Contini Presidente. Si tratta di un'associazione non-profit di promozione sociale voluta dall'allora ministro per gli Italiani nel Mondo Mirko Tremaglia, fondata nel 2004 e inserita nel Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali dallo stesso Ministero in collaborazione con i Ministeri degli Affari Esteri, dell'Istruzione, Università e Ricerca. Anche il ministro dell'Innovazione e delle Tecnologie del tempo contribuì alla sua nascita. L'Alleanza, finalizzata a realizzare e coordinare una stabile collaborazione tra i Centri sanitari italiani all'estero e gli Istituti ed Ospedali di eccellenza in Italia, per la crescita della qualità delle prestazioni sanitarie, anche con la donazione di apparecchiature sanitarie quando vengono sostituite negli ospedali italiani, soprattutto nelle aree più depresse dei vari continenti. La rete degli ospedali con essa collegata si dimostrò fin dal primo momento molto utile. Attualmente fornisce servizi divenuti indispensabili di teleconsulto e formazione a distanza per i medici ed operatori sanitari.
Il Presidente neo eletto Barbara Contini, anche nella sua qualità di responsabile del Dipartimento per gli Italiani nel Mondo di Forza Italia (oggi diventato PDL) ha diffuso una dichiarazione in cui si legge che: "L'Alleanza degli Ospedali Italiani nel Mondo si è dimostrato un validissimo strumento di cooperazione internazionale nel campo sanitario e metterò a disposizione di tale importante iniziativa le preziose esperienze acquisite in campo internazionale per la realizzazione di altri Centri sanitari italiani nel mondo, o di partenariati con ospedali locali, per rendere perfettamente efficace l'Inventario delle donazioni di attrezzature sanitarie, per sostenere i servizi di teleconsulto e di formazione a distanza, per coinvolgere e sollecitare aiuti economici da Enti ed organismi interessati a tali iniziative.
Il nostro Paese - prosegue la dichiarazione - ha nel settore sanitario altissime competenze che possono essere validamente messe al servizio non solo dei nostri connazionali all'estero, ma anche delle popolazioni più bisognose, come quelle del continente africano, in cui già sono presenti molti nostri centri. Inoltre l'offerta di un servizio sanitario di alto livello cementerà ancor più i legami con l'Italia dei nostri connazionali nel mondo".