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19 apr 2009TERREMOTO: Ma dopo la scossa devastatrice Radio Italia dov’era?

ROMA. 19 APR (Italia Estera) - Come in altre occasioni anche subito dopo la scossa della devastazione in Abruzzo Radio Italia dormiva.
I due canali televisivi nazionali della RAI “TG1” e “TG2” mentre si organizzavano per poter mettere in onda le loro edizioni straordinarie, con molto acume si sono collegati con RAI NEWS-24 . Il canale diretto da Corradino Mineo e che di solito trasmette sul satellite, oltre che sulla terza rete RAI. E dalla terza rete in diretta da Saxa Rubra due valenti colleghi una volta superato lo sgomento delle scosse ( che anche la si sono sentite con molta evidenza) hanno informato l’Italia di quello che stava succedendo , mettendo in campo tutta la loro professionalità, facendo sapere a tutti anche prima dell’ANSA che il sisma si era verificato a L’Aquila, raccontando minuto per minuto non sotto i loro occhi, ma a diversi chilometri di distanza quello che succedeva, con i soccorsi che lentamente arrivavano .
I due colleghi, che davano notizie in diretta, sono addirittura riusciti a collegarsi con i telefonini delle persone sul posto che hanno saputo descrivere la tragedia nella sua gravità che si presentava ai loro occhi nel buio totale, con la polvere dei crolli che avvolgeva tutto il centro storico. Questa è l’imformazione istituzionale che la RAI dovrebbe sempre fare E di questo Corradino Mineo deve andarne fiero.

E RAI ITALIA?

Silenzio assoluto. A quell’ora sugli schermi della Florida il canale italiano “600” trasmetteva, come ogni giorno, L’Almanacco : un pastone infarcito da immagini sbiadite degli anni 70 di cantanti italiani ancora in auge e di storie superate, ma che vanno in onda solo perché sono redatte da collaboratori raccomandati, E questo lo sa bene Badaloni che un tempo, prima che diventasse governatore del Lazio, sapeva fare della buona televisione,
In Florida (è lì che abbiamo il nostro posto di osservazione) le prime informazioni sono state messe in onda dai grandi canali televisivi americani CNN, CBS ed anche BBC
Rai Italia avrebbe potuto trasmettere anch’essa in diretta le prirme notizie. Bastava che ai tecnici fossero state date le stesse direttive impartite dal TG1 e dal TG2 .
Badaloni si e` vantato di aver messo in piedi una struttura pari alla BBC World e fra non molto, secondo le intenzioni del direttore di Rai Italia, potrebbe essere considerata la CCN italiana.
Ma forse stiamo sognando? Non si possono prendere in giro così gli italiani all'estero.
*

'
Non siamo i soli a dirlo.

L’On. Fabio Porta deputato eletto all'estero per il PD nella circoscrizione dell'America meridionale,  ha inviato al Direttore di Rai Italia Piero Badaloni una lettera nella quale lamenta il ritardo con cui Rai Italia ha partecipato alla comunità italiana all’estero le notizie relative al terremoto dell’Abruzzo.
Per l’On. Porta i limiti manifestati in questa occasione da Rai Italia non solo hanno privato gli italiani all’estero di notizie immediate ma, rischiano di depotenziare l’impegno di solidarietà che in molte aree del mondo si è già manifestato.

Questo è il testo della lettera:
Egregio Direttore, Le esprimo il mio sconcerto per il ritardo con cui Rai Italia ha diffuso nella comunità italiana all’estero le dolorose notizie relative al terremoto che ha colpito nei giorni scorsi l’Abruzzo. Ero in Brasile per ragioni inerenti al mio mandato, quando sono stato raggiunto dalla notizia del terremoto trasmessa dall’Ansa. Per saperne di più, mi sono collegato immediatamente a Rai Italia che, invece, continuava a mandare in onda i suoi ordinari programmi intrisi di immagini di repertorio. Nello stesso tempo emittenti internazionali come CNN, CBS, BBC, si erano già concentrate sull’evento e trasmettevano notizie e immagini in diretta che concorrevano a dare un primo quadro della drammatica situazione. In quelle stesse ore altri italiani all’estero mi hanno partecipato la loro delusione e il loro disorientamento per quanto accadeva. Solo a distanza di qualche ora Rai Italia dava conto dei gravi avvenimenti utilizzando in replica notiziari di altri canali italiani. Tornato a Roma, ho dovuto prendere atto di numerose proteste in questo stesso senso pervenute presso la mia segreteria.

Non ho bisogno di sottolineare quale emozione e quale dolore le immagini del terremoto abbiano destato nella comunità italiana e, in particolare, tra gli abruzzesi residenti all’estero, che sono numerosi e molto legati alla regione di partenza. Per altro, questo ritardo e questi limiti di Rai Italia non incoraggiano l’impegno di solidarietà che si è già manifestato nelle nostre comunità e non sostengono adeguatamente il soccorso immediato e concreto già preannunciato. Le faccio queste osservazioni – mi creda – senza alcuna prevenzione e, anzi, con qualche imbarazzo. Ma sono convinto che la schiettezza delle rispettive posizioni possa solo giovare ad evitare contraddizioni e ritardi e dare l’idea di quel concorso solidale che occorre per affrontare e superare le conseguenze della tragedia che ha colpito in modo tanto profondo gli interessi vitali dei cittadini abruzzesi e i sentimenti di tutti gli italiani. Voglia gradire i miei più distinti saluti, Fabio Porta. (Italia Estera).




 
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