Usa ed Europa in contrasto sulle soluzioni per la crisi mondiale, Berlusconi prevede risultati concreti nel successivo G8, riavvicinamento russo-americano, summit Cina-Usa
di Alfonso Maffettone
LONDRA, 1 APR, (Italia Estera) – Speranza ed incertezza sull’esito del vertice del G20 di domani a Londra che esaminerà la crisi economica mondiale, la peggiore dalla Grande Depressione degli anni trenta. La giornata di vigilia è stata carica di tensione. Migliaia di dimostranti nelle strade della City hanno assaltato, al grido di “vergogna” , la Royal Bank of Scotland, l’istituto salvato dal fallimento con danaro dello stato. Ventitrè persone sono state arrestata e numerosi sono stati i feriti fra i 5.000 poliziotti schierati per la sicurezza dei Grandi del mondo.
Ma le tensioni serpeggiano anche a livello politico :gli Stati Uniti Uniti del Presidente Barack Obama e la Gran Bretagna del primo ministro Gordon Brown sono in contrasto con la Francia del presidente Nicolas Sarkozy e con la Germania del cancelliere Angela Merkel . Non c’è accordo sui rimedi e le ricette per uscire dalla crisi e dalla recessione che stanno impoverendo il mondo. Sono saltati già milioni di posti di lavoro e non si intravede la fine di questo tunnel che gli esperti definiscono lungo e tortuoso.
Obama e Brown sono decisi a fare pressioni per interventi urgenti e sono fiduciosi che gli altri grandi della terra risponderanno al loro appello per una maggiore spesa di governo. Al contrario Francia e Germania insistono per l’adozione urgente di nuove regole e la trasformazione radicale dei mercati finanziari sostenendo che sono stati già approvati pacchetti di stimolo alle economie nazionali e che non si possono spendere altri soldi se non si vedono prima gli effetti. Obama riconosce che sforzi sono stati già fatti dall’85% delle nazioni colpite dalla crisi ma chiede di più per un”azione globale e coordinata”.
”Quasi tutti i paesi hanno già adottati stimoli fiscali. La base di partenza è buona. Piuttosto che approfondire i contrasti dobbiamo lavorare insieme e focalizzarci su un piano comune” , ha detto il presidente americano alla sua prima missione in Europa durante una conferenza stampa con il premier britannico.
Il Capo dell’esecutivo ha usato toni conciliatori ed ha attribuito alla stampa la responsabilità di aver “ ampiamente ingigantito” l’esistenza di una “divisione internazionale” . “Io sono venuto qui per mettere insieme le idee ma anche per ascoltare e non fare conferenze. Non dobbiamo sciupare l’ opportunità di un confronto su una crisi che non conosce confini”, ha detto il Capo dell’Esecutivo.
Gordon Brown, da parte sua, ha assicurato che il presidente Nicholas Sarkozy non abbandonerà il summit. “Sono confidente che il presidente francese dopo il primo piatto completerà la cena”, ha detto Brown riferendosi alle dichiarazioni del Capo dell’Eliseo il quale ha minacciato di andare via da Londra prima della conclusione del vertice se non si raggiungeranno risultati concreti sulla proposta di una regolamentazione immediata dei mercati finanziari. Brown ha sostenuto che il primo passo nella giusta direzione deve essere il risanamento delle Banche. "È uno dei test per misurare il successo di questo vertice - ha detto Brown - gli altri sono il ’no al protezionismo, la creazione delle basi per un’economia a basse emissioni, il sostegno ai più bisognosi".
Ma Sarkozy e Merkel, in una conferenza stampa congiunta a Londra, hanno ribadito che Germania e Francia formeranno un fronte unico domani al G20, con la richiesta di "risultati concreti" e alcuni "obbiettivi non negoziabili": nuove regole per il settore finanziario e la scomparsa dei paradisi fiscali.
Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha indicato che il G20 sarà solo l’inizio del cammino verso il risanamento globale e che sarà cruciale il G8 subito dopo. "Per questo vertice i nostri uomini hanno lavorato molto bene e credo che qualche decisione opportuna immediata verrà presa", ha affermato Berlusconi ricordando che "al G8 noi porteremo come nostra proposta il Global Standard e cioè una legislazione internazionale per il mondo della finanza e dell’economia". "Quindi - ha proseguito il premier italiano - il G20 qualche cosa la comincerà a fare ma è al G8 che si pensa che verrà redatto il nuovo codice dei comportamenti finanziari ed economici del mondo". Berlusconi ha, quindi, confermato di voler proporre un social pact alla riunione di domani dei Venti grandi: "Sì, certamente porterò il risultato del G8 sociale e, quindi, people first".
Comunque il vertice del G20 ha già raggiunto alla vigilia grossi risultati: il presidente Obama si è incontrato con il presidente russso, Dmitri A. Medvedev ed ha gettato acqua sul fuoco delle relazioni fra i due Paesi divenute incandescenti per la questione dei missili e dello scudo stellare sotto la guida americana di George Bush. I due presidenti hanno deciso di premere il tasto del “reset” ed hanno annunciato negoziati per la stesura di un nuovo trattato sulla sicurezza e sul controllo delle ami e per una riduzione degli arsenali nucleari di circa un terzo. Sempre alla vigilia il G-20 ha avuto un’altra connotazione importante: Stati Uniti e Cina hanno concordato di dare vita ad un dialogo strategico ed economico dopo il primo incontro oggi a Londra tra il presidente Barack Obama e il presidente Hu Jintao. Il segretario di stato Hillary Clinton e il ministro del Tesoro, Tim Geithner avvieranno i colloqui con gli omologhi cinesi a Washington in estate ed Obama andrà in visita in Cina nella seconda metà del 2009 su invito formulato oggi da Hu Jintao.
Alfonso Maffettone / Italia Estera