25 ott 2008 | Da domani in Italia si torna all’ora solare |
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Bisogna spostare le lancette dell’orologio un’ora indietro
Servizio di Beppe Nisa
ROMA 25 OTT. (Italia Estera) -
Questa notte (tra sabato 25 e domenica 26 ottobre) l'Italia sposterà le lancette degli orologi un'ora indietro per passare, dopo sette mesi di ora legale, all'ora solare. Il cambio di orario è stato ideato per sfruttare al meglio la luce del giorno. L'ora ufficiale viene corretta in avanti durante i mesi primaverili ed estivi, quando entra in vigore l'ora legale, in modo che l'orario lavorativo o l'orario scolastico venga a coincidere meglio con le ore di luce, per poi tornare un'ora dietro, da ottobre a marzo, con l'entrata in vigore dell'ora solare.
Tempus fugit dicevano i latini. E di tempo ne è passato da quando Benjamin Franklin, scienziato nonché uomo politico statunitense, noto soprattutto per l’invenzione del parafulmine, ma anche per essere stato uno dei redattori della Dichiarazione d’indipendenza, propose, sul quotidiano francese “Journal de Paris”, l’idea di spostare in avanti la fine della giornata durante i mesi estivi. Era il 1784, in piena rivoluzione industriale, e di surriscaldamento globale nessuno a ragione si preoccupava. Neanche una mente sagace come quella di Franklin. La sua intuizione si fondava sul fatto che lo spostamento in avanti delle lancette degli orologi avrebbe messo a disposizione più ore di luce naturale nel tardo pomeriggio, e quindi un consistente risparmio energetico. Le riflessioni di Franklin non trovarono seguito.
Oltre un secolo dopo (nel 1907), l'idea venne ripresa dal britannico William Willet, e questa volta trovò seguaci: nel 1916 la Camera dei Comuni di Londra diede il via libera al British Summer Time, che implicava lo spostamento delle lancette un'ora in avanti durante l'estate. Molti Paesi imitarono la Gran Bretagna in quanto in tempo di guerra il risparmio energetico era una priorità.
In Italia il passaggio dall'ora tradizionale, poi definita solare, a quella legale è stato adottato per la prima volta nel 1916 ed è andato avanti fino al 1920. Dal 1921 in poi l'ora legale fu abolita e ripristinata diverse volte tra il 1940 e il 1948. Tuttavia, dal 1966, in pieno periodo di crisi energetica, è stata utilizzata con continuità, pur con modalità varianti negli anni: dal 1966 al 1980 venne stabilito che l'ora legale dovesse rimanere in vigore dalla fine di maggio alla fine di settembre; dal 1981 al 1995, invece, si stabilì di estenderla dall'ultima domenica di marzo all'ultima di settembre.
Il regime definitivo di passaggio dall'ora solare a quella legale e viceversa è entrato in vigore nel 1996, quando si stabilì di prolungare ulteriormente la durata dell'ora legale dall'ultima domenica di marzo all'ultima di ottobre.
Con l'ora legale, dal 2004 al 2008, secondo quanto calcolato da Terna, la società responsabile in Italia della gestione dei flussi di energia elettrica sulla rete ad alta tensione l'Italia ha risparmiato, complessivamente, oltre 2,5 miliardi di kilowattora.
Beppe Nisa/Italia Estera
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