Servizio di Amanda Olivares
BUENOS AIRES, 2 LUG. (Italia Estera) - il presidente argentino Nestor Kirchner ha deciso di candidare la moglie Cristina Fernandez alle presidenziali del prossimo ottobre. E’ un anno che se ne parla. Ma questa volta è il quotidiano `Clarin` a rivelarlo, citando "fonti ufficiali" e annunciando che il lancio della candidatura avverrà il 19 luglio prossimo nel corso di un suo comizio a La Plata, città natale della First Lady. Anche altri giornali riferiscono di questa decisione di Kirchner informando però che l`annuncio ufficiale potrebbe essere dato il 7 o il 27 luglio.
"L`incognità più importante dello scenario politico nazionale è stata svelata", scrive `Clarin` alla luce del fatto che, da mesi, mentre ogni tanto Kirchner buttava lì un "sarà pinguino o pinguina", in riferimento alle loro origini patagoniche, quasi non passava giorno che uomini di governo, oppositori e media non si esibissero su tale ipotesi. In pratica, poiché Kirchner non ha bisogno di primarie ha deciso di puntare sulla moglie poiché, ribadiscono anche i sondaggi pubblicati oggi da `Clarin`, come lui, non avrà problemi nell`imporsi già al primo turno delle presidenziali in programma per il 18 ottobre.
"Biancaneve ed i sette nani", aveva affermato a suo tempo uno dei sondaggisti: in effetti Cristina Fernandez, pur se nei sondaggi ha da 7 a 10 punti in meno del marito, supererebbe di 6/8 punti il 40% necessario per evitare il ballottaggio, lasciando ai rivali di suddividersi il resto dei suffragi da un massimo del 16% ad un minimo del 2%. D`altra parte, la First Lady - 53 anni portati splendidamente ed una preparazione politica da manuale -, per la quale si sono coniati paragoni con Hillary Clinton e Segolene Royal, da tempo é impegnata a prepararsi per succedere al marito con una incessante serie di viaggi negli Usa, in Europa ed in America Latina, in cui si è incontrata con molti suoi probabili futuri colleghi.
Secondo i media, Kirchner si è deciso a rivelare l`enigma a causa della recente doppia sconfitta nelle elezioni per i governatorati di Buenos Aires e Terra del Fuoco (vedi servizio Italia Estera). In pratica, far scendere in campo Cristina – davvero una grande oratrice - vorrà dire togliere spazio mediatico agli oppositori che ormai appaio caricatissimi, pur se più frammentati e conflittuali che mai (il governatore eletto per Buenos Aires ha detto ieri che pensa di candidarsi alle presidenziali del 2011), potrebbero trovare il modo di costringerla il ballottaggio. Infine, poiché Kirchner, una volta lasciata la Casa Rosada, sembra puntare a rifondare il peronismo con un movimento di centro-sinistra, `Clarin` scrive che, nella riunione in cui è stata decisa la candidatura di Cristina, si è pensato addirittura che potrebbe ricandidarsi anche nel 2011.
Amanda Olivares/Italia Estera