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11 apr 2007Ue, Napolitano da Riga: ''La sfida energetica si può vincere solo se si é uniti''

Vertice dei capi di Stato firmatari dell'appello per il rilancio del Trattato 
 
ROMA, 11 APR (Italia Estera) - L'Europa può vincere la sfida energetica solo se si mostra unita. E' quanto ha sottolineato il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, intervenendo a Riga al vertice degli otto capi di Stato europei firmatari dell'appello per il rilancio del Trattato costituzionale Ue. Parlando sul tema 'Vivere in Europa e il mondo: responsabilità per le nuove generazioni; interrelazioni tra la tutela dell'ambiente, l'uso delle risorse energetiche e lo sviluppo', Napolitano ha ammonito: ''Si tratta di sfide che possiamo vincere solo uniti''.
 
Per il presidente della Repubblica, infatti, ''in un momento in cui ci confrontiamo con angoscianti problemi di rifornimento energetico, dobbiamo renderci conto che la nostra capacità di difendere, sul piano esterno, gli interessi comuni in tema di sicurezza dell'approvvigionamento è limitata dall'assenza, sul piano interno, di una politica comune in materia di energia. E' questa una politica che potremo sviluppare con efficacia sulla base del Trattato costituzionale, che afferma per la prima volta la necessità di una politica dell'Unione in materia di energia, volta ad assicurare il funzionamento del mercato dell'energia, garantire la sicurezza dell'approvvigionamento energetico, promuovere l'efficacia e il risparmio energetico e lo sviluppo di energie nuove e rinnovabili''.
 
Per il Quirinale, ''senza l'Unione Europea, il Protocollo di Kyoto non avrebbe potuto essere firmato. Lo stesso impegno l'Europa profonderà per il successo dei negoziati che a fine anno si apriranno nell'ambito dell'Onu per regolare le emissioni di gas serra nel periodo successivo al 2012 (post-Kyoto). L'impegno unilaterale assunto dall'Unione al Consiglio Europeo dell'8-9 marzo di ridurre le emissioni di gas serra di almeno il 20% entro il 2020 e di giungere al 30%, qualora anche gli altri Paesi sviluppati e i Paesi in via di sviluppo economicamente più avanzati facciano la loro parte, è un importante segnale lanciato al resto del mondo''.
 
Nella stessa occasione, ''l'Unione Europea si è posta due importanti obiettivi in termini di efficienza energetica e di incremento delle fonti rinnovabili - ha ricordato Napolitano - proponendosi di risparmiare il 20% del consumo di energia rispetto alle stime per il 2020; di fare in modo che le energie rinnovabili coprano nel 2020 il 20% del consumo totale di energia; di raggiungere entro la stessa data un livello minimo di bio-combustibili del 10% sul consumo totale dei trasporti, in tutti gli Stati membri''.
 
Ma "se si riflette sulle stime relative all'aumento della domanda mondiale di energia, destinata a crescere, entro il 2030, di circa il 50%, si comprende quanto sia necessaria e stringente una forte azione unitaria dell'Unione Europea", ha avvertito il nostro capo dello Stato.(Italia Estera) -
 
 



 
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