Meno plenarie e più spazio alle Commissioni tematiche e continentali Le prossime assemblee del Consiglio Generale degli Italiani all'Estero ai primi di maggio e novembre. Il prossimo CdP a Londra il 31 marzo
ROMA 11 FEB (Italia Estera) - Dal 9 al 10 febbraio si è riunito alla Farnesina il Comitato di Presidenza del Cgie che ha in primo luogo discusso la relazione del governo illustrata dal sottosegretario Bobo Craxi al posto del vice ministro Franco Danieli impegnato in Nigeria.
Il Segretario Generale Elio Carozza (FOTO)nella consueta conferenza stampa al termine dei lavori ha tenuto a sottolineare che “C’è soddisfazione per la relazione del governo” e non c’è alcuna tensione all’interno del CGIE né tanto meno all’interno del Ministero degli Affari Esteri. Piuttosto c’è tanta voglia di lavorare, in un clima di certo rinnovato, ma nel quale non mancano segnali positivi e una visione d’insieme incoraggiante, se pur dialettica”.
“Sulla finanziaria il Comitato di Presidenza ha rilevato qualche segnale positivo. Rispetto al 2006 - dice Carozza - i capitoli di bilancio relativi alle politiche per gli italiani all’estero sono complessivamente cresciuti di 14 milioni di euro”. Fra gli aumenti più significativi ricordati da Carozza quelli per l’assistenza diretta (+6 milioni di euro) e indiretta (+700.000), il funzionamento dei Comites (+ 1milione) le manifestazioni culturali (+400.000) e i corsi di lingua e cultura (+1.100.000).
Il Comitato di Presidenza ha inoltre esaminato, insieme a 13 dei 18 parlamentari della circoscrizione Estero, il testo di riforma del Cgie elaborato dalla Commissione tematica Diritti civili, politici e partecipazione nella riunione del 19 e 20 gennaio scorso.
“Il Consiglio generale - ha affermato Carozza - intende lavorare alla stesura di una bozza di riforma del Cgie in stretto contatto con il governo e i parlamentari eletti all’estero. L’obiettivo è quello di arrivare alla prossima plenaria dei primi di maggio con una proposta già definita da consegnare all’esecutivo e al Parlamento. Non presenteremo un articolato di legge, ma indicheremo un percorso e alcuni principi di base per una rivisitazione della rappresentanza ed in modo particolare della natura, della composizione e delle funzioni del Cgie.
Carozza ha anche detto che nel corso della riunione tutti gli intervenuti, e in modo particolare i parlamentari eletti all’estero che non avendo alle spalle esperienze nel Cgie devono però coprire un collegio elettorale immenso, hanno sottolineato la necessità di mantenere in vita il Consiglio generale”.
La proposta di riforma, discussa dal Comitato di Presidenza, prevede che il Cgie rimanga un organo di rappresentanza politica e rafforzi in modo determinante il raccordo con il territorio e lo Stato. In questa ottica si auspica un forte rafforzamento delle Commissioni continentali che dovrebbero trasformarsi in vere e proprie Assemblee capaci, ad esempio, di eleggere direttamente il proprio vice segretario generale nell’ambito del Cgie. Un’ipotesi, quest’ultima, che contemplerebbe un Comitato di Presidenza più rappresentativo dell’Assemblea generale e meno delle aree geografiche.
“Al fine di allargare al massimo la discussione su questa proposta - ha precisato Carozza - le Commissioni continentali, che si terranno entro aprile, saranno incentrate sulla riforma del Cgie. A queste riunioni, che serviranno anche ad approfondire le tematiche dell’informazione, saranno invitati i presidenti degli Intercomites. Entro la prossima settimana invierò inoltre ad ogni consigliere e ai Comites nel mondo la bozza preparata dalla Commissione tematica con una nota del Comitato di Presidenza”.
Durante la riunione il Comitato di Presidenza ha esaminato anche le proposte, messe a punto lo scorso 8 e 9 gennaio dalla VI Commissione tematica, sul seminario riguardante la riforma dello Stato, il primo dei quattro incontri predisposti dalla Cabina di regia in preparazione della III Conferenza Stato-Regioni-Province autonome-Cgie. Il seminario, che avrà luogo fra il 7 ed il 12 maggio a latere dell’Assemblea plenaria del Cgie, sarà caratterizzato da cinque gruppi di lavoro con una rappresentanza equilibrata di esperti e di rappresentanti del Cgie, dello Stato e delle Regioni. La presenza del Consiglio generale sarà assicurata, per un numero massimo di 20 componenti, dal Segretario generale, i quattro vice segretari di area e i comitati di presidenza della IV e III Commissione. Verranno inoltre scelti alcuni consiglieri in qualità di esperti.
Oltre a quella di maggio, che affronterà i temi della riforma e dell’informazione, l’altra assemblea del Consiglio Generale si terra dal 29 ottobre al 3 novembre in concomitanza con il seminario sulla internazionalizzazione della Conferenza Stato-Regioni-Province autonome-Cgie. Dalla plenaria saranno discusse le problematiche della scuola e dei giovani.
Il prossimo Comitato di Presidenza avrà invece luogo a Londra dal 31 marzo al 1 aprile in occasione della riunione della Commissione continentale europea prevista dal 29 al 30 marzo.
Una riunione straordinaria della Commissione Informazione, che approfondirà il recente avvicendamento ai vertici di Rai International, lo stato dei lavori della banca dati sulla stampa e gli operatori dell’informazione italiana all’estero e i problemi dell’editoria è stata decisa dal Comitato di Presidenza per il 2 o 3 marzo. Al fine di migliorare la comunicazione del Cgie è stata anche valutata la possibilità di rafforzare la segreteria del Consiglio generale e di dotarla di un addetto stampa.
Il Comitato di Presidenza ha inoltre chiesto, al Vice ministro Danieli e alla Direzione generale del Mae per gli italiani all’estero, di essere informato per tempo degli esiti del monitoraggio e del progetto di ristrutturazione della rete consolare. Un piano che desta preoccupazione soprattutto fra i nostri connazionali in Europa e che dovrebbe essere completato entro la fine d’aprile. E poi va tenuto conto che entro il primo giugno i nostri consolati saranno chiamati a fornire nuovi servizi come ad esempio il rilascio della carta d’identità.
Il Comitato ha anche approvato tutte le domande, avanzate da numerosi consiglieri, per i trasferimento da una Commissione tematica all’altra. Una decisione, ispirata al pieno rispetto della volontà dei consiglieri, che però ha portato i componenti della Commissione per le nuove generazioni sotto il limite numerico previsto dal regolamento. Per supplire a questa lacuna tre membri del Comitato di Presidenza hanno deciso di iscriversi a questa Commissione.
“Al fine di evitare il ripersi di simili situazioni - ha detto Carozza - il CdP proporrà una revisione del regolamento per il funzionamento delle Commissioni tematiche. Vi è comunque l’intenzione di far partecipare molto di più i diversi organi del Consiglio generale al dibattito interno e di riunire più spesso le Commissioni tematiche. Saranno le Commissioni tematiche a preparare l’attività delle riunioni continentali e delle Assemblee plenarie, attraverso un filo conduttore, che darà la possibilità ad ogni consigliere di essere partecipe dei lavori. Un nuovo metodo di lavoro, che nulla togliere al dibattito politico porterà le plenarie a svolgere una positiva attività di sintesi e di confronto fra le diverse realtà geografiche. Voglio spiegare questo dispositivo - ha concluso Carozza - soprattutto ai consiglieri che nelle ultime settimane hanno sollecitato la convocazione in febbraio dell’Assemblea plenaria. Un incontro che in ogni caso, dopo le riunioni di ottobre e dicembre, sarebbe stato fuori luogo e di difficile preparazione”.(Italia Estera) -