LONDRA, 30 MAR (Italia Estera) - "Ció che ho dichiarato ieri - afferma Guglielmo Picchi candidato per la Camera dei Deputati - non era fantasia ma fatti! Sto ricevendo continue critiche sull'operato dei Consolati in tutta Europa. Il risultato è l'impossibilitá per molti cittadini di esercitare il diritto di voto all'estero come la legge oggi predispone"."Negli ultimi giorni molti italiani - continua Guglielmo Picchi -regolarmente iscritti all'anagrafe degli italiani all'estero (A.I.R.E.), hanno chiesto, come loro diritto, di ricevere il plico elettorale. Molti consolati omettono, con grave colpa, di fare tutto ció che è nelle loro prerogative e possibilitá per far si che gli elettori votino.Infatti per confermare l'iscrizione all'AIRE e la conseguente registrazione nelle liste elettorali consolari, i Consolati e i Comuni di ultima residenza del cittadino devono cooperare al fine di garantire nella sostanza il diritto di voto e non, come di fatto avviene, rimpallarsi la competenza su come e chi deve comunicare all'altro l'avvenuta iscrizione".
"Situazioni paradossali - continua Picchi - si sono create in alcuni consolati nei quali il personale consolare ha comunicato ai cittadini che era loro compito di farsi carico presso il comune di origine della cancellazione dall'elenco elettorale comunale. Prendiamo quindi atto - aggiunge il candidato Picchi - che secondo il consolato i cittadini devono motu proprio comunicare che si sono iscritti all'AIRE al proprio comune e che non rientra nelle funzioni consolari di fare questa comunicazione
istituzionale!""Il tutto ci sembra scandaloso - continua Guglielmo Picchi - e impedisce a moltissimi cittadini di votare! Chiediamo l'intervento del ministro degli esteri - conclude Picchi - per fermare questo scandalo e permettere ai cittadini regolarmente iscritti all'AIRE di esercitare il proprio diritto di voto costituzionalmente garantito".(Italia Estera) -