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Il voto degli Italiani all'Estero

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21 mar 2006Voto all'estero: Convegno a Londra organizzato dalla FAIE

LONDRA, 21 MAR - (Italia Estera) - Il Convegno sul voto all'estero organizzato dalla FAIE (federazione delle associazioni italiane in G.B.) all'Istituto di Cultura Italiana si é svolto  nel migliore dei modi. Dopo la distribuzione dell'opuscolo con in esso tutte le informazioni ed istruzioni per l'uso relative al voto all'estero il Presidente Di Nardo da il via al convegno.  Il Console Generale David Morante dal canto suo piu' volte ha ripetuto che : " la legge sul voto all'estero, piu' comunemente conosciuta come, legge speciale/legge Tremaglia" abbisogna di alcune modifiche o miglioramenti". Il  Consigliere della Ambasciata  ha ricordato che gia' nel lontano 1953 vi fu un primo tentativo di riconoscimento del diritto del voto all'estero; disegno presentato presumibilmente da un suo lontano parente. Probabilmente in perfetta sintonia con la :" legge Scelba " altro primo tentativo di riformare il sistema elettorale bollatao subito come "legge  truffa"  e guarda caso ripescata indebitamente da Silvio Berlusconi. Ma di quali modifiche o miglioramenti si parlava o che non si e' parlato? 

Il plico e' un documento di importanza Costituzionale dovrebbe essere spedito con raccomandata e ricevuta di ritorno Questo, vuoi per evitare che capitasse nelle mani di persone poco scrupolose, ma soprattutto per salvaguardare la segretezza del voto stesso, sancito dall'articolo 48: " Il voto e' segreto, equale e personale"  il voto dunque  e' eguale a tutti i cittadini italiani, inclusi noi residenti all'estero, leggi speciali e non.
Faccio un banale esempio un deputato eletto in madre patria rappresenta all'incirca 90 mila abitanti ovvero residenti, il nostro deputato che andremo ad eleggere ( miracoli permettento ) secondo le cifre relative al registro AIRE ne rappesentera' 270 mila. Questa la dice lunga !

Vi e' inoltre la disparita' delle due leggi elettotrali. La nostra per meta' maggioritaria per l'altra proporzionale e  per semplificare: I primi quattro senatori verranno eletti con sistema maggioritario uno in ogni ripartizione I rimanenti due con quello proporzionale, idem per la camera 4 e 12 e  le
liste presentate mancano di una specifica residenza dei canditati . Mentre quella nazionale e' piu' semplice si vota solo il simbolo. La coalizione che ottera' piu' voti anche uno avra' il premio di maggioranza. E qui due sono le cose: o in Italia e' aumentato sproporzionalmente l'analfabetismo oppure noi all'estero siamo tutti degli eruditi ( salvo eccezioni l'80% ). Io personalmente avrei invertito le due, per il semplice motivo che noi all'estero non eleggiamo,  anche il capo del governo 

Migliorare innanzitutto l'informazione all'estero, ancora allo stato primitivo e mi spiego: il convegno non era necessario, bastava che le autorita' di competenza spedivano le documentazioni appropriate, ad associazioni, enti e quant'altro. Sull' informazione telematica poi , il Console Generale ci ha promesso per l'ennesima volta che in un futuro molto prossimo il loro website sara'  bilingue ,
scusandosi per il ritardo. Ma e' imperativo il coinvolgimento della televisione di stato al momento latitante, alla faccia della parita' [ l'80% degli italiani residenti in G.B possiede un sistema satellitale]. E' vero, c'e' anche  la stampa all'estero con le sue presunte migliaia di copie in circolazione, che secondo me e mi duole ammetterlo: "nessuno legge"
By Carmine  Gonnella/Italia Estera




 
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