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15 mar 2006Sfida tv, Fini a Berlusconi: ''Sbagliato dire che va tutto bene''

Roma, 15 mar. - (Italia Estera) -  Oltre 16 milioni di spettatori hanno seguito ieri sera il duello tv tra Romano Prodi e Silvio Berlusconi con uno share dello 52,13%. Nel corso del faccia a faccia, moderato dal direttore del Tg1 Clemente J. Mimun, l'ascolto ha registrato all'inizio punte superiori ai 18.000.000 di spettatori e un picco di share oltre il 57% nella parte finale.
Da Novara sul confronto è tornato oggi Romano Prodi. ''Berlusconi ha criticato le regole del faccia a faccia? No, Berlusconi ha criticato le regole. Io non ho voluto queste regole, ho voluto delle regole uguali per tutti. Lui non voleva regole uguali per tutti, non le vorrà mai…'' ha commentato Prodi.

''Le regole valgono per tutti, dobbiamo vivere con le regole, se le regole non piacciono vuol dire che uno vuole cambiare la faccia tosta con l'intelligenza'' ha messo in chiaro il Professore. ''In tutti i Parlamenti del mondo ci sono i tempi contingentati, uno riceve una domanda e risponde, così si fa al Parlamento europeo, così nei dibattiti americani, così in quelli tedeschi. Questo vuol dire che le gabbie ci sono solo per alcune persone? - si chiede Prodi -. Le regole - risponde - valgono per tutti''.

A chi gli domandava se in vista del prossimo confronto del 3 aprile pensa di cambiare qualche cosa, il Professore ha replicato: ''Io punto sulla verità, su quello che penso e su quello che debbo fare, ieri mi sono state fatte delle domande e immagino che il 3 saranno domande diverse''. A proposito del modello di confronto scelto, Prodi ha precisato che ''è stato scelto il modello americano, mi andrebbe qualsiasi modello purché ci sia parità, purché uno possa esprimersi nel modo dovuto. Ieri è stato così e il risultato si è visto''. Infine, a chi gli chiedeva un commento sui giudizi riportati oggi dalla stampa, il leader dell'Unione ha risposto: ''Ho letto molti giornali, da un lato è emerso il passato, dall'altro il futuro e il futuro si chiama programma''.

Poi una battuta nei confronti di chi ha definito 'noioso' il confronto di ieri: ''Non è mica uno spettacolo, non siamo mica due ballerine. Noi siamo andati lì per parlare dei problemi del Paese. E quindi se c'è stata noia vuol dire che abbiamo toccato i temi…''.

Intanto non si è fatta attendere la replica del Cavaliere alle accuse di Prodi. ''Una frottola, una fandonia, una falsità, una menzogna, come tutto quello che ho sentito provenire da lui ieri sera'' ha detto Silvio Berlusconi riferendosi alle affermazioni del Professore secondo il quale al premier non stanno bene le regole.

Berlusconi ha liquidato poi come ''i sondaggi dei soliti noti'' quelli che accreditano la vittoria all'avversario nella sfida di ieri sera. ''A me - aggiunge - risulta il contrario''. E annuncia che affronterà il prossimo confronto ''guardando al futuro, dopo aver affermato il tanto che abbiamo fatto, incomparabile con i governi precedenti''. Il leader di Forza Italia è poi tornato a dirsi convinto di una vittoria alle prossime elezioni: ''Il governo anche per i prossimi cinque anni, ahimé ci sarò qua ancora io, ne sono sicuro, sarà al vostro fianco''.

Sul faccia a faccia televisivo arriva anche il commento del vicepremier Gianfranco Fini. Premessa la convinzione che il dibattito non ''abbia cambiato di molto la situazione'', il leader di Alleanza nazionale bolla come ''grigio'' il Professore, capace di trasmettere ''più che serenità, apatia''. ''Non ha entusiasmato né spaventato - continua - E' stato piatto, grigio come il futuro che prospetta''. Ma Fini critica anche la performance di Berlusconi. Certo, sottolinea, ''ha rafforzato il convincimento di chi ha già scelto il centrodestra'' ma ''ha dato l'impressione di credere che tutto vada bene''. ''Ha cercato di essere promosso con il massimo dei voti e la lode - dice il vicepremier - Un eccesso, perché i tanti elettori ancora indecisi sanno che nella nostra società ci sono ancora molti problemi. Per costruire un futuro migliore il centrodestra resta di gran lunga e per tante ragioni più credibile del centrosinistra. Ma a condizione che dal voto esca un centrodestra vincente ma diverso dall'attuale, più capace di ascoltare la gente comune. Un centrodestra ugualmente determinato ma più realista''.
 Il Presidente della Camera é rimasto deluso. Per Casini il duello é stata un'occasione mancata. Ed ha aggiunto: "è stato un dibattito del passato e sul passato. Privo di una dimensione che guardi al futuro degli italiani e ai problemi della gente".
 



 
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