ROMA, 27 FEB. - (Italia Estera) - A pochi giorni dalla pubblicazione del “Decreto flussi 2006”, in un quadro di crescente preoccupazione per l’incertezza degli esiti e la sicura incapienza delle domande, i patronati italiani stanno lavorando per facilitare il disbrigo delle procedure amministrative.
In uno scenario che non finisce di sollevare proteste ed obiezioni, destando ansia e preoccupazione sia nei datori di lavoro, tra i quali tante famiglie, che nelle lavoratrici e nei lavoratori extracomunitari interessati, sembra questa l’unica notizia di qualche conforto.
Lo ha voluto ricordare il presidente del CEPA e del Patronato ACLI, Michele Consiglio, facendo riferimento al Protocollo di intesa da poco sottoscritto con il Ministero degli Interni, che prevede la collaborazione dei Patronati per la semplificazione dei procedimenti in materia di immigrazione.
Come è scritto nell’accordo, “i Patronati già da tempo, nell’ambito della loro attività istituzionale, svolgono attività di informazione, consulenza ed assistenza a favore di cittadini stranieri presenti sul territorio ed in particolare nell’attività di predisposizione della documentazione necessaria per la formalizzazione delle istanze in materia di immigrazione… e numerose e positive sono le sperimentazioni già avviate a livello locale, attraverso la stipula di appositi protocolli d’intesa tra Patronati presenti sul territorio e Questure, volte alla semplificazione delle procedure di rilascio e rinnovo dei titoli di soggiorno”.
Il protocollo, sottoscritto nel febbraio 2006, impegna le parti a realizzare un processo di semplificazione dei procedimenti necessari per il rilascio ed il rinnovo dei permessi di soggiorno e delle carte di soggiorno dei cittadini stranieri.
Fortemente e tenacemente voluto dai patronati, l’accordo con il Ministero rappresenta – come ha voluto sottolineare Consiglio – un piccolo tassello per la piena attuazione della legge di riforma degli istituti di patronato e una risorsa in più per le famiglie italiane e i lavoratori extracomunitari. E’ infatti di venerdì scorso la notizia di una disposizione che, in considerazione dell’accordo, viene impartita dal Ministero dell’Interno alle prefetture perché sia inoltrata direttamente ai patronati una quota di “kit” per le domande di assunzione, in modo da poter garantire ai cittadini italiani e stranieri interessati ulteriori occasione informative e di accompagnamento sull’iter amministrativo e la compilazione dei modelli.(Italia Estera) -