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04 feb 2006L'ambasciatore Paolo Casardi da il via al Sistema Italia in Cile

 SANTIAGO, 4 FEB. (Italia Estera) - L'Ambasciatore italiano in Cile, Paolo Casardi (nella foto), ha dato il via al Sistema Italia nel Paese sudamericano in una affollata manifestazione realizzata nei saloni del Istituto Italiano di Cultura di Santiago, dove ha riunito un centinaio di imprenditori italiani e italo cileni.
Nel suo discorso, Casardi ha sottosposto "le crescenti opportunità come la stabilità del quadro istitutizionale ed economico cileno ed il collegamento strutturale del suo modello di sviluppo al mercato internazionale, che, a suo avviso, come testimoniato dai numerosi accordi di libero commercio sottoscritti negli ultimi anni, offrono alle imprese del nostro Paese".
Considerando il versante della politica economica cilena – i Paesi del bacino del Pacifico, gli USA, L'Unione Europea, il Mercosur, la Cina e prossimamente il Giappone e  l'India – il Cile si propone agli imprenditori stranieri come piattaforma di investimenti e di servizi, ritiene Casardi.
CARENZE CHE DIVENTANO OPPORTUNITÀ
Casardi afferma che il processo di crescita del Cile "presenta tuttavia alcune criticità da cui scaturiscono esigenze specifiche che potrebbero offrire interessanti opportunità alle imprese italiane": la vulnerabilità energetica cilena.
La neo-Presidente Bachelet prevede vari progetti energetici, tra cui reconversione/ modernizzazzione di centrali esistenti, costruzione di centrali idroelettriche nel Sud del Paese, la realizzazione di centrali termoelettriche a ciclo combinato tra carbone, gas e petrolio e maggiore attenzione per le fonti energetiche rinnovabili, in primis energia eolica e geotermica. "Quest'ultimo settore vede la nuova attiva presenza in Cile di ENEL che, già presente in Cile da alcuni anni con due centrali idroelettriche, ha recentemente concluso accordi con l'Ente Nacional de Petróleo (ENAP) e con CODELCO, principale impresa statale del settore minerario, per la costituzione di due società, denominate rispettivamente ENG e GDN, alle quali sono stati dati in concessione campi geotermici nel centro-sud e nel nord del Cile", ha informato il diplomatico italiano.
            Un'altra opportunità per il settore imprenditoriale italiano sorge dall'eccesiva dipendenza cilena dall'esportazione di materie prime. "Una delle sfide che il prossimo Governo cileno si troverà ad affrontare riguarda quindi l'introduzione di politiche che stimolino gli investimenti in settori innovativi e favoriscano lo sviluppo di imprese non direttamente collegate ai settori più tradizionali" ha affermato Casardi aggiungendo che "l'espansione di un sistema di PMI – e di distretti industriali – apre quindi un grande spazio d'inserimento agli imprenditori italiani e all'internazionalizzazione delle nostre PMI". Casardi ha sottolineato che "viene monitorato l'iter di un progetto di legge sulla costituzione delle Società di Garanzia, ispirato al modello italiano, che l'attuale Ministro dell'Economia, Jorge Rodríguez Grossi, ha presentato a fine 2004 a seguito di un seminario sul tema organizzato dall'Ambasciata e a cui lo stesso Ministro aveva preso parte".
            Un'ulteriore segnale dell'attezione italiana verso il Paese potrebbe risultare dalla prevista presentazione nel corso del 2006 da parte del RIAL (Rete Italia America Latina), il cui segretario generale è il senatore Gilberto Bonalumi, di un progetto pilota per il lancio di "district bonds".
SETTORI CHE APRONO NUOVI SPAZI
ALL'INSERIMENTO DELLA PRESENZA ITALIANA
             L'Ambasciatore Casardi ha aggiunto altri importanti settori che possono aprire nuovi spazi all'inserimento delle imprese italiane in Cile: L'industria della Difesa, gli investimenti tecnologici, la costituzione di Joint Ventures orientate verso l'esportazione su mercati di Paesi terzi, il Turismo, la cooperazione regionale, la cooperazione trilaterale e la cooperazione ambientale.
            "L'Ambasciata si adopererà per una sollecita istituzione dello Sportello Unico, che vuole essere un punto di riferimento per gli imprenditori italiani interessati al mercato cileno; accanto alle modalità d'integrazione delle due strutture dell'ICE e dell'Ufficio Commerciale, si sta inoltre valutando la possibilità di includere nella futura struttra un'antenna dell'ENIT e, in prospettiva, rappresentanti delle Regioni italiane, di istituzioni bancarie, oltre alla CCIE del Cile" ha concluso l'Ambasciatore Casardi, facendo un apello agli imprenditori presenti a "farmi pervenire, all'indirizzo di posta commerciale.santiago@esteri.it vostre indicazioni e suggerimenti". 
Giacomo Marasso, Radio L'America



 
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