Fondato nel 2000 Direttore Responsabile Giuseppe Maria Pisani                  
HomeArgomentiArchivioNewsletter gratuitaChi siamoI nostri serviziContattiSegnala il sito
 
Cerca nel sito
»www.ItaliaEstera.tv
»Paolo Gentiloni é il Ministro degli Esteri italiano
»Emigrazione: Note storiche per non dimenticare - Quanti sono gli italiani all'estero?
»Direzione Generale per gli Italiani all'Estero
»Rappresentanze Diplomatiche - in aggiornamento
»AIRE Anagrafe degli Italiani all'Estero
»Servizi Consolari per gli italiani all'estero
»Autocertificazione
»Patronati italiani all'estero
»Cittadinanza Italiana all'Estero
»Il voto degli italiani all’estero
»COMITES
»CGIE Consiglio Generale degli Italiani all'Estero
»Assessorati Regionali con Delega all'Emigrazione e all'Immigrazione
»IL PASSAPORTO ELETTRONICO
»Viaggi Usa, comunicare i dati in anticipo - Registrazione anche da turisti italiani
»STAMPA ITALIANA ALL'ESTERO: quanta, dove, quanti fondi, chi li prende
»LA CONVENZIONE ITALIA-STATI UNITI PER EVITARE LE DOPPIE IMPOSIZIONI FISCALI
»La convenzione Italia-Canada per evitare le doppie imposizioni fiscali
»Ascolta la radio di New York: ICN
RomaneapoliS
www.romaneapolis.tv


Il voto degli Italiani all'Estero

Elezioni Politiche 2008

Elezioni Politiche 2006


Infocity
Messaggero di sant'Antonio
Italiani d'Argentina
  
02 apr 2006In ottantamila in Piazza San Pietro all'ora della morte di Papa Wojtyla

CITTA' DEL VATICANO, 2 apr. (Italia Estera) - Papa Wojtyla è morto da un anno, ma "la sua memoria continua ad essere quanto mai viva" e lui "continua ad essere presente nella nostra mente e nel nostro cuore". Lo ha detto Benedetto XVI rivolto alla folla raccolta in piazza san Pietro. Almeno ottantamila pellegrini, con bandiere di ogni paese, striscioni, candele, chitarre. Di ogni età, religiosi e laici. Sono arrivati nei giorni scorsi a Roma per celebrare il grande anniversario. Ci sono anche i Papa Boys. Sono gli orfani di Karol Wojtyla. Sono quelli che non possono dimenticarlo che lo vorrebbero "santo subito" come si legge in molti striscioni, soprattutto in polacco nella piazza illuminata dalle fiaccole accese dalla folla. Sventolano bandiere polacche e di Solidarnosc e striscioni tra cui uno di Wadowice, la cittadina natale di Karol Wojtyla.
La commemorazione è organizzata dalla diocesi di Roma e si svolge in collegamento televisivo con Cracovia. Il Papa si è associato alle 21 alla recita del rosario e poi, intorno all'ora della morte di papa Wojtyla, la sua figura vestita di bianco e con il mantello rosso si staglia sulla finestra dello studio quando dice che Giovanni Paolo II è vivo nella "memoria", "nella mente e nel cuore" e suscita in tutti, "specie nei giovani, l'entusiasmo del bene e il coraggio di seguire Gesù". Con parole che vanno al cuore di tutti ne ricorda gli ultimi anni di malattia e gli ultimi mesi di calvario. "E' passato già un anno dalla morte dal servo di Dio. Ma la sua memoria continua ad essere quanto mai viva, come testimoniano le tante manifestazioni programmate in questi giorni in ogni parte del mondo.
Per ricordare la figura di Wojtyla, il Pontefice usa due parole: fedeltà e dedizione. "Fedeltà a Dio e dedizione alla missione di pastore della chiesa. La sua malattia ha reso tutti più attenti al dolore umano. Ha dato alla sofferenza dignità e valore".  Il Papa sottolinea che Giovanni Paolo II, affrontando "con coraggio" la malattia, ha testimoniato "che l'uomo non vale per la sua efficienza, il suo apparire, ma per se stesso, perché creato e amato da Dio"
In piazza, tantissimi ragazzi, molti giunti autonomamente, tanti altri in gruppi organizzati da associazioni private e parrocchie. La folla si è assiepata nella parte anteriore della piazza, quella più vicina alla scalinata e arrivava dapprima fino all'obelisco centrale. Poi man mano ha riempito tutta Via della Conciliazione. La piazza è illuminata dalle fiaccole dei fedeli, sventolano bandiere polacche e di Solidarnosc, e quelle di altre nazioni. Il Sudamerica, che il Papa visitò parecchie volte, è presente in massa dal Paraguay al Brasile all'Argentina. Sono stranieri che vivono quasi tutti in Italia a differenza dei molti europei giunti apposta per partecipare alla veglia. Spiccano i sai delle suore di Madre Teresa, gli zucchetti porpora dei cardinali e quelli viola dei vescovi. Prima che il Papa parli in piazza si prega con le parole scritte da Wojtyla in diverse occasioni: il suo "Magnificat", lo "Stanislao" che compose durante il conclave che lo avrebbe eletto, l'omelia che pronunciò per la messa di inizio pontificato. E, tra la commozione generale, si ascolta la ricostruzione delle ultime ore di vita, di quel 2 aprile di un anno fa in cui i parametri vitali erano tutti sfalsati e il Papa scivolava da momenti di incoscienza, al coma, alla morte.

In piazza sono presenti il cardinale vicario Camillo Ruini, il segretario di Stato cardinale Angelo Sodano e l'arcivescovo emerito di Cracovia Franciszek Macharski. Tra gli ecclesiastici anche mons. Renato Boccardo, per anni organizzatore dei viaggi papali, il sostituto alla segreteria di Stato mons. Leonardo Sandri, il vicesegretario della Cei mons. Giuseppe Betori, mons. Rino Fisichella, rettore dell'università Lateranense.
L'organizzazione (tra gli altri, 1500 volontari) come in passato, ha funzionato come ricorda il sindaco di Roma Walter Veltroni: "Nel ricordo di un grande Papa che ha amato Roma e i romani, la nostra città ha superato una nuova prova delle sue capacità di accogliere migliaia e migliaia di fedeli e di organizzare un afflusso ordinato e tranquillo alle cerimonie in memoria di Giovanni Paolo II".
In Polonia i connazionali di Giovanni Paolo II stasera alle 21.37, l’ora esatta della sua morte, lo hanno ricordato in silenzio, in preghiera, con i canti, e con le candele accese fra le mani o lasciate sulle piazze e lungo le strade che portano il nome del Pontefice polacco.
Il messaggio e la benedizione del Papa Benedetto XVI trasmessi dalla televisione in diretta dal Vaticano a Cracovia e sugli schermi di tutta la Polonia - come ha sottolineato il cardinale Stanislaw Dziwisz - sono stati accolti con gratitudine e "commozione tutta speciale" dai tanti fedeli presenti a Cracovia, davanti al palazzo arcivescovile, o sulle altre piazze come a Varsavia, dove il messaggio e stato ascoltato nel corso della messa celebrata in presenza di alcune migliaia di persone dal Primate di Polonia cardinale Jozef Glemp. Ma iniziative culturali dedicate alla memoria di Karol Wojtyla e celebrazioni religiose ispirate dalla speranza di poter subito chiamarlo non solo 'beato' ma anche 'santo', hanno avuto luogo nel corso di tutta la giornata.(Italia Estera) -
 



 
Opzioni


Stampa  Stampa

Invia ad un Amico  Invia ad un Amico


Copyright © Italia Estera 2001- 2014. Tutti i diritti riservati