ROMA 28 lug - (Italia Estera) - Per quanto riguarda i lavori della Direzione di An il Ministro per gli Italiani nel Mondo Mirko Tremaglia precisa che “quando ci si riferisce al possibile Partito Unitario è necessario ricordare il Documento fondamentale approvato dall’Ufficio di Presidenza di An il 3 maggio 2005, in cui si concludeva: “Da quanto sopra emergono alcune condizioni che An considera essenziali per rendere credibili il progetto del nuovo soggetto politico del Centro Destra, condizioni senza le quali è largamente preferibile ristrutturare la Cdl su un programma più solido e su un messaggio più unitario mantenendo però l’attuale situazione pluripartitica. Primo punto di partenza deve essere un “ Manifesto dei Valori” che esprima in termini alti, nobili e significativi l’identità culturale dell’eventuale nuovo soggetto politico”. Prima il contenuto, poi il veicolo organizzativo”.
“In questa linea – aggiunge Tremaglia - mi ritrovo in perfetta coerenza con la presa di posizione fondamentale della Direzione Nazionale del 28 gennaio 2000, sulla necessità di “andare oltre il Polo”. An deve essere una forza di modernizzazione e di riforma della società italiana, come movimento di valori e programmi, così come elaborati nella conferenza programmatica di Verona del 1998. Ribadisce, altresì, la volontà del Movimento di elaborare e proporre un “Manifesto dei principi e dei valori” nel quale sia ancora più riconoscibile la identità di Alleanza Nazionale e dal quale risultino le fondamentali scelte in difesa del senso dello Stato e dell’Unità nazionale, del diritto alla vita, per la libertà, l’ordine, la sicurezza e la giustizia sociale, la cui difesa è quotidianamente richiesta dagli italiani. An in un Patto di unità di azione con le categorie del mondo della Produzione e del Lavoro. Una Federazione con gli altri partiti di Centro Destra. Una grande Confederazione degli Italiani.