ROMA – 26 mag -(Italia Estera) - "L'aumento delle nostre esportazioni non riesce più a compensare il grave e crescente deficit energetico soprattutto a fronte di una competizione sempre più agguerrita proveniente dalla Cina". È quanto ha dichiarato il Vice Ministro alle Attività Produttive, Adolfo Urso, commentando i dati diffusi dall'Istat sul commercio extra Ue.
"Se le esportazioni italiane verso questi Paesi nei primi 4 mesi dell'anno – ha proseguito Urso - sono aumentate del 6,9 per cento, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, dopo un già notevole incremento del 9,5% registrato nell'intero 2004, significa che il nostro export cresce, ma non più a sufficienza rispetto alle importazioni aumentate ad un ritmo quasi doppio".
"Non è un caso - secondo il Vice Ministro - che i saldi negativi verso i Paesi OPEC e verso la Russia, nostri principali fornitori di energia, da soli, siano ben maggiori dell'intero deficit della bilancia commerciale italiana. Insieme a questa zavorra pesa, infine, il vertiginoso aumento dei prodotti cinesi sul mercato comunitario e italiano".
Per Urso, se "nel medio - lungo periodo è assolutamente necessario ripensare seriamente ad una nuova politica energetica del nostro Paese, non precludendoci nessuna strada, compresa quella di un ritorno al nucleare", è anche vero che "nell'immediato occorre intervenire sul fronte della politica industriale ponendo l'impresa al centro dell'attenzione del Governo, attuando subito una drastica riduzione dell'Irap e contemporaneamente riducendo il cuneo fiscale contributivo".