ROMA - (Italia Estera) - Marina Sereni, Responsabile nazionale DS per l’Organizzazione, insieme agli onorevoli Calzolaio e Spini, ha rivolto al Ministro per gli Affari Esteri un’Interrogazione a risposta scritta in Commissione (5-04167) in merito al fatto che “l’applicazione del voto per corrispondenza dei cittadini italiani residenti all’estero alle prossime scadenze elettorali, si colloca in un contesto molto preoccupante per l’inattendibilità di circa un milione e mezzo di situazioni, variamente intrecciate tra l’AIRE e gli elenchi consolari”.
Nell’interrogazione si fa presente che “a causa di una condizione così incerta”, non solo una percentuale tra il 40% e il 60% di italiani all’estero “rischia di essere esclusa dal voto, ma il quorum previsto per la validità del referendum sulla procreazione assistita sarà inficiato dalla presenza di un dato nominale certamente gonfiato, in quanto non corrispondente al numero reale degli elettori che potranno effettivamente esercitare il loro diritto”.
Per questi motivi, la Sereni ricorda che in Germania è stata approvata una legge federale quadro sull’anagrafe in cui si autorizzano le autorità tedesche a trasferire i dati anagrafici alle autorità dei Paesi dell’UE in formato digitale e chiede “se per il prossimo referendum il Governo non intenda proporre una soluzione normativa che depuri il dato relativo al corpo elettorale degli italiani all’estero delle situazioni di cui è accertata l’inagibilità elettorale”.
Infine, chiede “se il Governo non pensi di presentare al più presto il provvedimento con il quale si ridefiniscono i collegi elettorali italiani allo scopo di assicurare alla Circoscrizione Estero i 12 deputati ed i 6 senatori previsti dalla modifica costituzionale”.