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17 mar 2005L’ARCHIVIO SULL’EMIGRAZIONE DELLA FONDAZIONE CRESCI SBARCA SUL WEB

(Italia Estera) - LUCCA - Il legame con i lucchesi emigrati in tutto il mondo e con le loro vicende è oggi ancora più forte grazie al potenziamento del sito della Fondazione Paolo Cresci per la storia dell’emigrazione italiana. Un prezioso archivio storico è consultabile  all’indirizzo www.fondazionepaolocresci.it e presto disponibile in cinque lingue (italiano, francese, portoghese, spagnolo e inglese). Il nuovo portale è stato presentato nel corso di una conferenza stampa a cui hanno preso parte il presidente della Provincia di Lucca, Andrea Tagliasacchi, il direttore scientifico dell’Archivio Maria Rosaria Ostuni, il responsabile tecnico Pietro Luigi Biagioni e i tecnici della società Space News che hanno realizzato la parte informatica.

Un’occasione importante per studenti e ricercatori che, registrandosi gratuitamente, avranno accesso al database dei documenti raccolti e custoditi  presso l’archivio della Fondazione. Ci sarà anche una finestra dedicata alle generazioni successive ai protagonisti dell’emigrazione che potranno contribuire inviando documenti, immagini e testimonianze, arricchendo e rendendo disponibile per tutti un immenso archivio su un argomento storico appassionante (oltre 10 mila documenti tra passaporti, biglietti di viaggio, cartoline, più di 7000 lettere, 5.000 fotografie originali e 700 volumi che abbracciano tutti gli aspetti del fenomeno dell’emigrazione italiana).

Il portale è diviso in sei sezioni: fondazione, attività, strumenti di lavoro, italiani nel mondo, percorso didattico ed eventi.

La prima parte presenta la storia della Fondazione Paolo Cresci, nata nel 2002 dopo un intenso lavoro di quattro anni, (ha la sede all’interno di Palazzo Ducale con un’esposizione permanente nella Cappellina di Santa Maria della Rotonda), racconta inoltre l’appassionante storia di Paolo Cresci, il fotografo scientifico fiorentino che ha creato con una grande passione per la ricerca, l’archivio dei documenti: il più importante del genere in Italia. Nella sezione attività è possibile visualizzare gli eventi svolti fino dall’anno 2000; presente anche la scheda per richiedere l’adesione, attraverso la quale è possibile far parte dei sostenitori attivi ed essere inseriti nel database della fondazione.

Ricca di interesse anche la parte degli strumenti di ricerca, vasto archivio di libri, documenti e periodici a disposizione di tutti con le speciali sezioni: “biblioteca”, “periodici”, “Toscani in Argentina”, “Indice del Bollettino dell’emigrazione” e numerosi link ad altri siti. Nella sezione Italiani nel mondo è possibile consultare le cartine geografiche con le indicazioni delle partenze e delle destinazioni dei 26 milioni di italiani che a partire dal 1876 emigrarono all’estero; in questo panorama i dati della Toscana, e in particolare della Lucchesia, che ricoprirono un peso notevole nel contesto nazionale. Non mancano nemmeno le canzoni storiche dell’emigrazione italiana che si possono scaricare in Mp3 e le preziose testimonianze di alcuni degli emigrati dalle nostre terre verso mondi sconosciuti.

Presente anche un itinerario dedicato agli insegnanti delle scuole in cui sono schematizzate le varie fasi del fenomeno migratorio: la partenza, il viaggio, l’arrivo, le nuove patrie e il filo del ricordo per facilitare così l’attivazioni di percorsi didattici.

Infine la sezione eventi contiene un database con i materiali delle numerose iniziative che la Fondazione Paolo Cresci ha svolto, tra cui la presentazione del film-documentario realizzato dall’emittente Noi TV “Arandora Star una tragedia dimenticata”, la presentazione di libri e percorsi fotografici, ecc.. Il sito contiene una ricca rassegna di immagini a corredo delle numerose storie di emigrazione che hanno segnato in maniera indelebile l’identità del nostro territorio.




 
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