(Italia Estera) - ROMA – Nel corso del suo intervento il Direttore Generale per gli italiani all’estero Adriano Benedetti ha chiarito la questione sorta intorno a Francisco Fabian Nardelli, eletto consigliere in Argentina nel corso delle scorse votazioni, successivamente dichiarato decaduto dal Console di Baia Blanca, Giuseppe Gaudiello, e quindi sostituito nella sua carica dal consigliere Gaetano Cario (qui ritratto all’apertura dell’Assemblea di oggi mentre canta l’Inno Nazionale). Benedetti lo ha definito "difficile caso", sostenendo che è "una questione di Stato di diritto". Benedetti ha detto di condividere quanto già espresso dal Segretario generale del Cgie, Franco Narducci, che nel corso della sua relazione: "una questione che suscita sentimenti di sconcerto". Sconcerto, ha spiegato il Direttore Benedetti "perché si parla di italianità in senso sostanziale, vista la discendenza italiana di Francisco Nardelli", ma anche perché "la sua elezione a consigliere del Cgie è stata espressione di una libera scelta democratica".
"C’è però da considerare – ha sottolineare il ministro plenipotenziario – anche la dimensione dell’Amministrazione, che prevede il rispetto della legge. E per legge spetta al Console decidere della cittadinanza di chi vive all’estero, così come del suo eventuale disconoscimento".
"La pronuncia di tale disconoscimento nei confronti di Francisco Nardelli – ha proseguito – ha messo in moto un meccanismo di accertamento" che ha chiamato in causa anche il Comune di Trento, ma "le indicazioni formali giunte da questo non sono state tali da far ribaltare la pronuncia del Console".
Benedetti ha, poi, ricordato che il Ministero degli Affari Esteri si è rivolto anche al Ministero dell’Interno per un parere, che è stato espresso "nel senso di avvallare la decisione del Console". A quel punto, nonostante la "riluttanza" dell’Ambasciata a procedere e soprattutto nell’imminenza della convocazione del Cgie, "con la delicatezza del caso, la direzione del Mae è dovuta intervenire ed ha sollecitato l’Ambasciata a prendere una decisione". E l’unica decisione possibile è stata quella di "prendere atto di quanto deciso dal Console di Baia Blanca".
Adesso, ha concluso il ministro Benedetti, "siamo disponibili ad eventuali ricorsi giurisdizionali, ma resta il fatto che bisognava rispettare la decisione del Console. È una questione di Stato di diritto. E, sino a che non interverrà una nuova pronuncia, la decisione presa dovrà essere mantenuta e rispettata"
A margine dell’Assemblea Plenaria del Cgie il Direttore generale per gli italiani all’estero e le politiche migratorie del Mae, Adriano Benedetti, ha dichiarato che la questione dei "digitatori sembra essere approdata al giro di boa”. Nella Finanziaria 2005 erano stati stanziati 3,2 milioni di euro per il capitolo digitatori, che presso i Consolati proseguiranno il lavoro già iniziato dai contrattisti per la bonifica dell’anagrafe consolare ed il conseguente allineamento con l’Aire: due passi importantissimi in vista delle votazioni referendarie, prima, e politiche, poi, in cui saranno coinvolti a pieno titolo i cittadini italiani all’estero.
Per "un problema di cassa" nonostante lo stanziamento approvato dal Parlamento, non era stato possibile mettere in bilancio più di 1,2 milioni di euro. Ma, ha detto Benedetti, "è stata trovata una soluzione per la cassa mancante e così ad ogni sede consolare sarà attribuita la somma inizialmente stanziata di 3,2 milioni di euro". Inoltre "partendo dalla consapevolezza che 3,2 milioni di euro non sono sufficienti, i Ministri degli Affari Esteri, Gianfranco Fini, e degli Italiani nel Mondo, Mirko Tremaglia, si sono ulteriormente attivati per reperire nuovi fondi" ed oggi, "il Senato ha approvato un emendamento ad un più ampio progetto di legge che mette a disposizione altri 2,8 milioni di euro". Si tratta dell'emendamento 7.0.203 al disegno di legge di conversione del decreto-legge 31 gennaio 2005, n.7, con il quale si autorizza questo ulteriore stanziamento per l'aggiornamento degli schedari consolari al fine di pervenire all'unificazione con i dati dell'Aire. La norma ora deve essere approvata dalla Camera . E, in fatto di allineamento dell’anagrafe, Benedetti ha precisato che "grazie a criteri più aggiornati, si è giunti ad allineare 250 mila posizioni, che aggiunte alle 550mila precedenti portano a 800mila posizioni". Si tratta di un importante miglioramento, "anche se – ha precisato – siamo ben lungi dal risultato che tutti auspichiamo".