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27 gen 2005POLITICA Fini alla presentazione del libro di Vespa: è polemica

Per le dichiarazioni di Gramazio Marrazzo dice: La verità non può essere chiusa in un cassetto

 

 (Italia Estera) ROMA -  'La mia prospettiva e' piu' modesta: vedere cosa succede alle elezioni politiche del 2006. Io faro' quello che gli elettori decideranno che io debba fare'. Gianfranco Fini, ha risposto cosi', durante la presentazione del libro di Bruno Vespa, alla domanda se nelle sue prospettive future ci fosse quella di diventare presidente del Consiglio. Fini ha spiegato: 'il ruolo di leader politico e' assegnato dagli elettori, non e' una mano di carte in cui chi vince decide. Sono gli elettori e non i partiti che indicano chi deve governare'.

 

E al giornalista della Rai che, dopo le dichiarazioni rilasciate da Domenico Gramazio (An), gli ha chiesto se all'interno del partito c'era ancora un sentimento assolutorio nei confronti del fascismo Gianfranco Fini ha risposto: 'Credo che se vi e' un sentimento assolutorio, sia estremamente minoritario, tale da non poter modificare il giudizio che il leader e il partito hanno dato in mille circostanze, con una certa continuita' e con la convinzione del dovere morale di sottolineare che quella pagina e' la piu' tragica degli ultimi anni'. 

 

'Storace ha fretta di chiudere un episodio grave che offende la coscienza civile di tutti gli italiani, non solo della comunita' ebraica. Non basta un semplice gesto 'riparatorio' formale per nascondere un atteggiamento politico e culturale. Ci troviamo di fronte ad alcuni esponenti di destra che evidentemente non sanno fare i conti con il regime fascista e le sue sciagurate leggi razziali'.

 

 E' quanto afferma il candidato del centrosinistra alle prossime elezioni regionali nel Lazio, Piero Marrazzo in merito alle polemiche scaturite dalle dichiarazioni del presidente dell'agenzia regionale sanitaria (Ares), Domenico Gramazio. 'Mi sarei aspettato una reazione ferma da parte di Storace che, al contrario, continua a sostenere che quanto detto da Gramazio non sia stato grave e che il modo giusto per ricordare sia quello di 'mettere gli orrori del passato dentro un cassetto'.

 

 'La verita' - ha concluso Marrazzo - invece non puo' essere mai chiusa in un cassetto ma va affermata con forza: condanna netta per il regime fascista e vergogna per chi minimizza le leggi razziali. A questo punto credo che l'unico modo di chiudere la vicenda sia quello di allontanare Gramazio dall'incarico che ricopre altrimenti siamo portati a credere che la fermezza del Presidente Storace valga solo per i lavoratori ma non per i suoi compagni di partito.




 
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