SAN GALLO - Nella pittoresca cittadina di Appenzello interno, capoluogo dell’omonimo cantone svizzero, le rappresentanze istituzionali italiane della circoscrizione consolare di San Gallo, guidate dal console Gian Paolo Ceprini, dal presidente del Comites, Sergio Giacinti, dal consigliere per la Svizzera nel CGIE Michele Schiavone, e dal rappresentante dell’esecutivo del Comites, Antonio Donno, hanno incontrato Carlo Schimd,
NELLA FOTOLandammano e governatore, del piccolo cantone alpino, nel quale risiedono molti cittadini italiani.
Carlo Schmid ha origini italiane, intrattiene rapporti continui con i propri famigliari residenti in Italia ed ha una biografia politica di tutto rispetto; Schmid rappresenta un figura politica influente ed ascoltata in tutto il paese, per alcuni anni ha diretto il partito popolare svizzero; oltre a governare le sorti politiche del cantone Appenzello interno dal 1984, rappresenta i cittadini appenzellesi nel Consiglio agli Stati (paragonabile al senato della Repubblica), che ha presieduto dal 1999 al 2000.
L’incontro é stato favorito da una richiesta del Console Ceprini per presentare alle autorità territoriali i rappresentanti del Comites di San Gallo e per far conoscere alle autorità elvetiche le prerogative di questo istituto enunciate nella nuova legge 286/2003.
Nella sala del governo di Appenzello lo stesso governatore Schmid ha espresso la massima disponibilità ad una collaborazione con le rappresentanze diplomatiche italiane in merito alle politiche scolastiche, sociali e culturali avanzando la proposta di incontri sistematici per verificare i risultati delle iniziative proposte durante l’incontro.
Nello specifico sono state avanzate proposte di collaborazione circoscritte a progetti di formazione professionale per adulti e del recupero ad un’attività lavorativa dei disoccupati di origine italiana, dell’ istituzione di un centro d’ascolto per facilitare ed indirizzare i nostri connazionali , mentre ciò che ha meravigliato la delegazione italiana, é stata l’ampia disponibilità e la convinzione da parte del governatore Schmid del recupero dell’italianità nei vari aspetti della vita pubblica e civile.
Preoccupato per le sorti del Centro Italiano di Appenzello, é stato lo stesso landammano Schmid a condurre la delegazione italiana nello stesso Centro, dove sono stati accolti con grande calore e meraviglia.
L’incontro di Appenzello ha aperto nuove prospettive di lavoro per il Comites e per la rappresentanza diplomatica italiana che per la realizzazione dei propri programmi potranno contare sulla disponibilità personale ed istituzionale del landammano di Appenzello interno, che si è impegnato formalmente ad istituire annualmente il 7 novembre un incontro con la comunità italiana e con i suoi rappresentanti.