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Il voto degli Italiani all'Estero

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27 feb 2003Il Ministro Tremaglia ha inaugurato il Master in “Istituzioni Parlamentari Euro

ROMA - Il Ministro degli Italiani nel Mondo Mirko Tremaglia, ha tenuto una lezione sul voto per gli italiani all’estero, agli studenti della Facoltà di Scienze Politiche de “La Sapienza”. Con la sua lezione ha inaugurato il Master in “Istituzioni Parlamentari Europee e Storia Costituzionale”..
Il ministro è stato accolto dal Rettore Magnifico Giuseppe D’Ascenzo e dal Preside della Facoltà Fulco Lanchester, che hanno consegnato a Tremaglia la Medaglia dell’Università “La Sapienza” e il facsimile della Bolla con cui Papa Bonifacio VIII nel 1303 fondò l’Ateneo. Collegato in video conferenza il Sindaco di Nani, Stefano Bigaroni, che ha voluto porgere il suo personale saluto al Ministro. Il Preside Lanchester, nell’introdurre la lezione dell’On. Tremaglia ha tenuto a spiegare agli studenti come la questione del voto all’estero venga da lontano sul piano politico e su quello giuridico e come la pluridecennale battaglia per raggiungere questo traguardo – la prima proposta di legge sul voto risale al lontano 22 ottobre 1955 - abbia avuto, ed abbia ancora, delle profonde implicazioni emotive. Soffermandosi sulla recentissima approvazione da parte delle Commissioni Bilancio, Esteri e Affari Costituzionali della Camera del Regolamento di attuazione della legge sul voto, Regolamento che nei prossimi giorni sarà varato anche dal Senato, il Preside Lanchester ha sottoposto all’attenzione del Ministro una serie di rilievi. Il docente ha sottolineato come debbano essere chiariti alcuni dubbi riguardo alla segretezza del voto per corrispondenza, alla limitazione delle candidature ai soli cittadini residenti nella Circoscrizione Estero, alla bonifica delle liste anagrafiche. Ha inoltre posto l’accento sulla necessità di garantire una corretta ed equa campagna elettorale in tutti i Paesi d’accoglienza dei nostri connazionali.
Il Ministro Tremaglia ha per prima cosa spiegato come la garanzia di segretezza sia assicurata e come il voto per corrispondenza sia già utilizzato con successo da Paesi come la Germania, la Spagna e gli Stati Uniti.
Poi ha informato l’attento uditorio che il prossimo referendum sarà la prova generale per il funzionamento all’estero della macchina elettorale per le prossime elezioni politiche . Non si voterà in tutto il mondo perché una decina di Paesi (per un totale di 47 mila elettori), hanno rifiutato gli accordi semplificati. La popolazione degli italiani all’estero iscritti nelle liste elettorali allo stato è di circa due milioni in Europa e due milioni nel resto del mondo. Tremaglia ha anche detto che quasi il 60 per cento dei certificati anagrafici inviati agli italiani nel mondo siano già stati restituiti..
Il ministro ha spiegato agli studenti cosa sono i Comites, questi importanti organismi degli italiani all’estero. Dovranno essere rinnovati non appena la nuova legge sarà approvata dal Parlamento e costituirà un’altra prova generale per il voto.
Tremaglia ha poi parlato del nuovo collegio elettorale denominato Estero ed ha spiegato il meccanismo della distribuzione dei 6 senatori e dei 12 deputati in Parlamento , e,come in base alle ripartizioni geografiche, essa è legata ai dati relativi alla popolazione residente dell’AIRE e ai dati delle anagrafi consolari, aggiornati rispettivamente al 1 ottobre 2002 e al gennaio 2001. Tremaglia ha ricordato che l’assegnazione dei seggi alle diverse ripartizioni sarà effettuata facendo riferimento ai dati dell’istituendo elenco unico. Secondo i dati dell’AIRE, in Europa (comprese Russia e Turchia) i deputati dovrebbero essere 6 e i senatori 2. Cifre confermate dagli schedari consolari. In America meridionale, secondo dati AIRE i deputati dovrebbero essere 2, e 2 anche i senatori. Vi è una discrepanza con gli elenchi consolari che assegnano a questa ripartizione geografica 2 senatori ma 3 deputati. Per quanto concerne America settentrionale e centrale le assegnazioni coincidono: 2 deputati e 1 senatore. Altra discrepanza si ha invece per Africa, Asia, Oceania e Antartide: l’AIRE assegna 2 deputati e 1 senatore; gli schedari consolari assegnano 1 deputato e 1 senatore.
Il Ministro per gli Italiani nel Mondo ha colto l’occasione per ribadire ancora una volta l’importanza della politica delle intese e del dialogo tra le forze politiche. “Con l’approvazione dell’esercizio di voto gli italiani in Patria ed all’estero sono stati per la prima volta, dopo l’Unità d’Italia, partecipi dei medesimi diritti”, ha sottolineato Tremaglia, ricordando come i nostri connazionali all’estero abbiano “italianizzato e portato la civiltà nel mondo” e rivolgendo “un profondo ringraziamento al Presidente della Repubblica che ha insegnato la politica dell’italianità, presente e visibile in tutte le parti del mondo”. Il Ministro ha inoltre auspicato una maggiore e più stretta collaborazione con il Ministero degli Esteri e la rapida nomina del nuovo Direttore Generale per le Politiche Migratorie e gli Italiani all’Estero, nomina attesa, come ricordato dallo stesso Tremaglia, da ben sei mesi.
Il Ministro Tremaglia ha evidenziato agli allievi , nel corso della sua lezione, come sia imprescindibile per lui affrontare tutte le problematiche degli italiani all’estero senza un forte coinvolgimento emotivo. E ha evocato le tappe salienti, caratterizzate anche da forti ostacoli, da battute d’arresto, anche da sconfitte poi superate da brillanti vittorie, che hanno portato all’affermazione dei diritti dei nostri connazionali: dalla creazione dell’AIRE, alla istituzione del CGIE, alla approvazione del voto all’estero e alla battaglia , vinta contro la partitocrazia per limitare le candidature nella Circoscrizione Estero ai soli cittadini residenti all’estero. Altra battaglia ricordata dal Ministro, quella in sede di Finanziaria per fare ottenere la maggiorazione sociale ai pensionati italiani all’estero.
Il Ministro ha poi auspicato la presentazione, in vista delle prossime politiche, di una lista unica di candidati per la Circoscrizione Estero che consentirà la istituzione di un gruppo parlamentare degli italiani nel mondo e ha segnalato un accordo con la Rai per la tv di ritorno che “aprirà una grande finestra culturale, politica ed economica sulla realtà dei nostri connazionali nel mondo”. Connazionali che, ha fatto osservare a docenti e studenti, portano all’Italia un indotto di191mila miliardi di lire l’anno. Quindi costituiscono una risorsa fondamentale per il nostro Paese .
Tremaglia , non ha tralasciato di affermare ancora una volta che è a questa “immensa famiglia” che lui ha dedicato e dedicherà fino in fondo le sue battaglie, guidato da suo figlio Marzio, prematuramente scomparso qualche anno fa. “Potete essere certi - ha concluso Tremaglia rivolgendosi alla platea degli studenti e dei docenti con la sua forbita oratoria - che la sacrosanta battaglia per i diritti dei nostri connazionali all’estero io la porterò fino in fondo, sapendo di vincerla”.



 
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