ROMA, 11 LUG. (Italia Estera) - Dopo il polverone sul video dei presunti brogli per l'elezione degli italiani all'estero in Australia e Oceania, oggi sul caso è intervenuto il presidente della Camera Fausto Bertinotti. ''E' una vicenda e una notizia effettivamente sconcertante che richiede di verificarne la natura. Certamente una indagine della magistratura è il percorso più proprio per accertare la consistenza e la portata di questo video'', ha detto repliclando in aula al capogruppo di Fi Elio Vito. Bertinotti ha quindi sollecitato il governo perché "nel rispetto dell'autonomia della magistratura possano essere raccolte informazioni e riferite alla camera dei deputati''
Nell'Aula della Camera Bertinotti, ha risposto alla sollecitazione del capogruppo di Fi Elio Vito, che ha denunciato lentezze nell'azione di verifica delle schede, che potrebbe terminare "di questo passo addirittura non prima della fine della prossima legislatura". Davanti a queste lentezze, Vito ha chiesto "più personale nella giunta e un incremento del personale ad essa preposto". "Se ci saranno ragioni - precisa Bertinotti - per sollecitazioni verso un maggiore impegno, allora queste potranno essere prese nella opportuna considerazione". "Non posso comprimere l'autonomia della Giunta per le elezioni, ma prenderò contatto con il presidente per constatare insieme lo stato del lavoro in corso sulla verifica delle schede bianche e nulle" delle ultime elezioni politiche
Ma nel suo intervento, Vito aveva anche mostrato stupore del fatto che ''nessuno reagisce alla comprovata manomissione delle schede elettorali''. Tanto più di fronte a ''un risultato di parità sostanziale'' e aveva chiesto al governo di riferire al più presto in Parlamento e di conoscere i tempi dell'indagine della magistratura. ''Quando il governo verrà a riferire mi auguro che tutte le forze politiche dichiarino che prenderanno atto e rispetteranno le decisioni della magistratura'', ha aggiunto.
L'on. Vito ha anche sollecitato il Presidente della Camera ad una valutazione attenta della proposta di legge presentata in questi giorni da Forza Italia sull'operazione di verifica delle schede. La proposta prevede l'estensione all'intero plenum della Camera il potere di riscrutinare i risultati dei seimila seggi (su 60mila complessivi) già acquisiti da Montecitorio. "Una esigenza più che necessaria visto che con l'attuale norma - ha affermato Vito - ci vorrebbero circa 12 anni per il controllo delle schede".
A contestare le ''comprovate irregolarità" denunciate da Vito, è stato il vicecapogruppo dell'Ulivo Claudio Bressa.
''Dice bene il presidente della Camera Fausto Bertinotti. Credo sia opportuno che il governo venga a riferire in Aula sulla vicenda dei brogli'', ha commentato Ignazio La Russa (An).
Per Clemente Mastella (Udeur) "tutti si lamentano, a destra e a sinistra, anche Di Pietro che ha avuto un eletto all'estero, e noi che siamo stati gli unici fottuti stiamo zitti".
Ed il deputato azzurro Osvaldo Napoli commenta così:”Bene: Bertinotti, ha indicato un buon tema degno di essere indagato da una commissione parlamentare". "Altro che inchieste sui dossier Sismi. Una bella commissione d'inchiesta su come si sono svolte le ultime elezioni politiche sarebbe benvenuta e salutare. In fondo si tratta di un'inchiesta sul funzionamento della democrazia nel suo momento più alto: la libera espressione della volontà popolare. A meno che il presidente del Consiglio non consideri anche il voto fra le materie su cui apporre il segreto di Stato".(Italia Estera).