Il sindaco di Miami in televisione: E’ stato d’emergenza
Servizio di Ro Pucci
MIAMI, Florida – Nella giornata di ieri Jeb Bush, Governatore della Florida e fratello del Presidente aveva dichiarato lo stato d’emergenza in anticipo sull’arrivo d’Ernesto. Oggi è stato il turno del sindaco di Miami Carlos Alvarez (nella foto) il quale è apparso in televisione alle sette del mattino circa, ora locale, ed ha affermato che fino a quel momento il provvedimento obbligatorio d’evacuazione della popolazione non era ritenuto urgente ma che chi abitava in zone ed in abitazioni a rischio poteva già iniziare a porsi in salvo su base volontaria in aree lontane e più sicure.
Alvarez ha affermato che, secondo gli ultimi rapporti meteorologici, la tempesta tropicale s’era rafforzata un poco nel corso della notte sull’acqua calda dell’Atlantico a nord di Cuba dopo che la sua circolazione era stata ridotta notevolmente durante la sua permanenza prolungata sulla terra.
Il sindaco ha dichiarato che tutta la Florida meridionale e la città erano ora in uno stato d’allarme per l’arrivo d’Ernesto.
A causa di questo fenomeno, che per ora oscilla al limite dell’uragano di categoria uno, le scuole a Miami sarebbero rimaste chiuse oggi e domani. Alcune delle compagnie aeree hanno cominciato già a cancellare alcuni voli e presto all’aeroporto si verificherà il solito caos che s’accompagna puntualmente con emergenze di questo tipo.
Alvarez, che è stato sempre a favore di un comportamento responsabile da parte dei cittadini teso a non sottovalutare i pericoli ed i rischi presentati dai fenomeni naturali che affliggono ogni anno la Florida, ha incoraggiato i suoi concittadini a prepararsi per tempo tenendo pronte provviste necessarie, installando protezioni per finestre, facendo il pieno di carburante e fornendosi di denaro contante.
Diverse organizzazioni governative, religiose e di volontariato offriranno aiuto agli anziani ed ai meno abbienti ed il sindaco ha anche comunicato l’elenco dei rifugi, in genere scuole e chiese, che saranno disponibili nelle varie aree della città.
Alla fine della sua conferenza stampa un giornalista ha chiesto ad Alvarez perché molti tetti danneggiati dagli uragani dello scorso anno non siano stati ancora riparati.
Il sindaco ha risposto che a volte il ritardo è causato da controversie fra i privati e le assicurazioni che non sempre si trovano d’accordo circa la cifra richiesta per le riparazioni.
Le strade nel frattempo sono rimaste insolitamente libere mentre in televisione sono apparse le immagini di Key West che è già battuta dalle prime ondate di pioggia che accompagnano la perturbazione tropicale. In casi come questi c’e’ poi anche da temere che alla periferia degli uragani compaiano anche cellule capaci di trasformarsi in tornado non meno pericolosi dell’uragano stesso.
Ernesto s’avvicina e questa sera, dopo il suo ulteriore e probabile rafforzamento, toccherà terra sulla costa meridionale della Florida come fortissima tempesta tropicale o come uragano vero e proprio. In ogni caso, quasi tutti ormai lo considerano come il primo uragano di una serie che si spera sia più breve e meno pericolosa di quella dello scorso anno. Intanto, mentre i turisti rimangono ancora increduli e poco disposti ad andarsene, la gente del luogo che e’ già passata attraverso emergenze analoghe o peggiori e’ impegnata con un crescente nervosismo nei preparativi che consentiranno d’essere autosufficienti per almeno settantadue ore.
All’orizzonte della bella città cominciano ad apparire i primi nuvoloni e si sa che dietro ad essi procede nella sua marcia inesorabile Ernesto, il primo probabile uragano di una stagione che era andata fin troppo bene.
RO PUCCI/Italia Estera