WALLINGTON, NEW JERSEY16 MAR.(Italia Estera) - - L’ingegnere Salvatore Scardigno rende noto con un comunicato il ritiro della sua candidatura a senatore. Le ragioni di questa scelta sofferta sono state le innumerevoli e insormontabili difficoltà di ordine tecnico e burocratico, che hanno vanificato gli sforzi che Scardigno e i suoi sostenitori hanno prodotto.
E’ stato veramente triste constatare – si legge nel comunicato - come i lodevoli intenti della legge Tremaglia siano stati di fatto snaturati in fase applicativa a causa del comportamento delle Istituzioni Italiane e dei Consolati d’Italia nel mondo che ben poco hanno fatto per favorire o almeno facilitare la formazione e la presentazione di liste civiche di cittadini Italiani residenti all’estero.
Quelli che seguono sarebbero stati, si afferma, i maggiori ostacoli:
- l’improvvisazione e la scarsa conoscenza da parte del Vice Consolato di Newark della documentazione necessaria, a norma di legge, per la presentazione della candidatura al Senato. La documentazione ottenuta, inclusa quella contenente le firme dei sottoscrittori vidimate dal Vice Console, si è in seguito rivelata imprecisa e possibilmente non ottemperante le norme italiane vigenti;
- l’oggettiva difficoltà logistica presentata dal tentare di condurre il maggior numero possibile di Italiani alla sede del Vice Consolato, al fine di depositare le loro firme alla presenza del Vice Console;
- gli inaccettabili ritardi nel ricevere la lista ufficiale dei cittadini Italiani residenti nella circoscrizione consolare. Nel caso di Scardigno, la lista, la cui consegna era stata ufficialmente programmata dal Ministro dell’Interno per il giorno 8 febbraio 2006, è stata recapitata all’aspirante candidato il giorno 20 febbraio, lasciando di fatto solamente tre o quattro giorni per la raccolta delle necessarie 250-1000 firme, che, per essere valide, debbono essere siglate di fronte al Vice Console;
- l’enorme numero di errori (circa 20%) che la lista conteneva rispetto a nominativi e indirizzi, che ha ulteriormente impossibilitato l’identificazione e l’ informazione di tutti i potenziali firmatari;
- la totale latitanza di tutti gli organismi mediatici italiani (radio, giornali, televisioni) nel periodo precedente la raccolta delle firme. Durante tale periodo l’informazione offerta, con riguardo alle tematiche delle elezioni in Italia e delle nuove norme regolanti il voto dei cittadini italiani all’estero, è stata scarsa o addirittura inesistente. Ci si è trovati ad avere gli aspiranti candidati dover farsi carico del compito, non facile, di convogliare personalmente le informazioni sul rinnovo del Parlamento e sul voto degli Italiani all’ estero alle varie comunità.
Nel ringraziare tutti coloro che si sono impegnati a promuovere e sostenere la sua candidatura, Scardigno invita tutte le autorità competenti ad una attenta rilettura e ad una più consona applicazione dell’articolo 3 dei Principi fondamentali della Costituzione Italiana che recita: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.
E’ necessario e doveroso da parte delle Istituzioni Italiane – conclude Scardigno - che questi principi vengano applicati nei fatti e non solo a parole a tutti i cittadini italiani residenti all’ estero che sono interessati alla realtà politica italiana anche senza avere in tasca le tessera di un partito italiano