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Il voto degli Italiani all'Estero

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Italiani d'Argentina
  
24 gen 2006Cicala Comites Washington: "DE PROFUNDIS AL CGIE"

ROMA, 24 GENN. -   Da Carmelo Cicala, Presidente del Comites di Washington DC e
Presidente-Coordinatore dei Comites USA riceviamo e pubblichiamo:
 
Cari Lettori, Cari colleghi dei Comites, 
Con la recente sentenza del TAR del Lazio e' "defacto" decaduto il CGIE
(Consiglio Generale degli Italiani all'Estero), una sentenza che ha evidenziato come la legittimita' di un elezione democratica puo' essere viziatadall'aggiunta all'ente di elementi "nominati". Noi ci accodiamo alle eulogie ed ai commenti pro o con il CGIE  facendo nostro il pensiero di un collega che ha fatto parte del  Consiglio, che il CGIE sia stato "gruppo di un allegri gitanti" e' ingeneroso, ed il cui unico risultato positivo, e' la "nuova"legge  sui COMITES, che dopo sei anni di lavoro ricalca in massima parte quella precedente. Ma a che costi?( Ministro Tremonti ne dia una occhiata piu'approfondita): 60 biglietti aereo business class da tutto il mondo; costi di alberghi, diarie di $250.00 al giorno (moltiplicati per 65) oltre i costi all'Amministrazione dei Ministeri competenti per l'organizzazione per
tre assemblee a Roma, 4 commissioni geografiche in altretanti parti del mondo, assemblee plenarie, riunioni di "specifiche" commissioni, il tutto
ad ammontare a milioni e milioni di euro, mentre nostri  connazionali  delle comunita' all'estero di cui SOLO I COMITES sono i legittimi, eletti
rappresentanti, non riescono ad ottenere servizi essenziali  presso gli uffici consolari, i cui organici per mancanza di fondi sono ridotti al disotto dei minimi termini. Ma quanto personale (anche se part-time) potrebbe essere stato assunto se i fondi  alimentando le linee aeree e gli albergatori fossero stati trasferiti a questo uso?  Fra non molto, gli stessi elettori che sono stati  chiamati ad eleggere i COMITES voteranno per eleggere 18 parlamentari;(e, a proposito di costi, i neo eletti parlamentari saranno considerati domiciliati nei comuni nei cui registri dell'AIRE sono registrati come residenti all'estero?  o avranno diritto di viaggiare dai vari continenti  a Roma come lo fanno settimanalmente i parlamentari residenti in Italia oltre a doversi tenere in contatto con le circoscrizioni all'estero?,  avendone diritto/dovere di farlo? Un'altra montagna di danaro pubblico....
Gli italiani all'estero saranno cosi rappresentati oltre che a livello locale dai COMITES, a livello nazionale dai neo-eletti. I nostri parlamentari potranno ingerloquire direttamente con i COMITES - veri e soli rappresentanti delle comunita'. Questa la palese verita' perche' il CGIE non ha scopo di esistere.
Ma cio' che e' necessario e' apportare alcune riforme,(e non solo alla presente legge istitutiva dei Comites), per accordare all'organismo il dovuto  rispetto e mettere i COMITES nelle condizioni necessarie di poter prestare un servizio "attivo" nelle comunita' che rappresentano.
In breve, questi i punti della, chiamiamola cosi', "Riforma Cicala".
1. I COMITES, in quanto   eletti rappresentanti delle loro comunita', sono gli interlocutori con i parlamentari, oltreche' i rappresentati delle comunita' presso le autorita' consolari.
2.I COMITES saranno eletti a suffragio universale come da presente legge.
Continueranno ad avere Il Comitato dei Presidenti, che unitamente a
4 colleghi nominati dagli stessi eletti ai Comites per i 4 collegi elettorali, costituiranno il Consiglio dei Comites con i quali i parlementari del Gruppo degli Italiani all'Estero si consulteranno semiannualmente a Roma, in rappresentanza delle comunita'che raprresentano. Senza ulteriore spese
di elezioni, trasferte, diarie ecc ecc.
3.Ai COMITES sara' reperita una sede, che servira' altretanto come
ufficio di riferimento per i parlamentari eletti nel collegio in cui i COMITES
in tema sono collocati, con un minimo di locali adequati allo svolgimento dei
loro incarichi, senza che questa spesa sia a carico dei COMITES stessi.
Questa sede potrebbe anche essere utilizzata per riunire uffici di patronati
operanti nella circoscrizione e materialmente contribuire a svolgere servizi
alla comunita'da complementare i  servizi degli uffici consolari.
4. I COMITES delle varie circoscrizioni consolari, per cosi dire, saranno trattati piu' o meno come provincie italiane all'estero, con i quattro collegi elettorali come regioni, anche se soloa livello di consultazione e pareri.
5.In linea con i mutamenti migratori degli ultimi cinquan'anni, rivedere le ripartizioni  assegnate alle presenti circoscrizioni consolari, e ridimenzionarle per densita' di popolazione in modo che si riduca la presente disparita' numerica e geografica, causa di durisissimi disagi logistici. Tutti i consolati ne sono al corrente di queste difficolta'.
4.Riconoscere ufficialmente ai COMITES, che come istituzioni, organismi del Ministero per gli Italiani nel Mondo, possano fregiarsi del logo del ministero stesso e dell'emblema della Repubblica.
Questa in breve la riforma. Il programma? PRIMA DI TUTTO, senza se e senza ma, RIVENDICARE IL DIRITTO DI CITTADINANZA PER TUTTI I CONNAZIONALI AI QUALI E' STATA SOTTRATTA; per tutti
coloro che non per loro colpa si sono trovati estraneati dal poter esprimere
il loro diritto al "riacquisto" della cittadinanza, e si troveranno estraneati alla partecipazione al voto del prossimo aprile, e che per tale potrebbe risultare viziato, con  un possibile ricorso al TAR  di perdenti, che, come lo e' stato per il CGIE, potrebbe produrre  lo stesso risultato, "defacto" annullando le elezioni dei parlamentari all'estero.
Il voto per gli italiani all'estero  e' realta'.  Proteggiamoccelo! A questo punto dobbiamo chiederci se corriamo il rischio di vederci annullati i risultati, e se non fosse piu' saggio di  aspettare la prossima legislatura  nel frattempo cominciando  a risolvere questi problemi.
Cari colleghi dei Comites in tutto il mondo, fatevi sentire. Esprimete le vostre opinioni, i vostri suggerimenti: CONTIAMOCI PER ESSERE CONTATI.
Scrivete alla mia e-mail: CICALACOMITESDC@AOL.COM, non lasciamoci
scappare questa occasione per essere sentiti.
Molti di voi lo hanno fatto, voi fatelo adesso!!!!Saremo ascoltati presentandoci una sola voce: LA VOCE DEGLI ITALIANI ALL'ESTERO! GLI ITALIANI CHE VOTERANNO!
Grazie,
Cordialmente,
Carmelo Cicala, Presidente
Comites di Washington DC
Presidente-Coordinatore dei Comites USA
 
 



 
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