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13 dic 2007PERU’: FUJIMORI ALLA SBARRA NEL GIORNO DEI DIRITTI UMANI, PRIMA CONDANNA SEI ANNI

 
Servizio di Carmine Ragucci
 
 
LIMA, 12 DIC. La giustizia peruviana ha emesso una prima condanna a sei anni di carcere e una multa per l'ex presidente Alberto Fujimori (1990-2000), riconosciuto colpevole di violazione di domicilio ed usurpazione di funzioni, il reato meno grave tra i diversi capi di imputazione che gli vengono contestati. La lettura della sentenza è stata  trasmessa in tv e  Fujimori ha annunciato che presentera' ricorso.
La condanna riguarda l'ingresso nel 2000 dello stesso Fujimori, accompagnato da un falso magistrato, nella casa di Trinidad Becerra, ex sposa del suo principale consigliere Vladimiro Montesinos, per prelevare documentazione dei servizi segreti Sin, cassette e video che quest'ultimo vi aveva occultato.
Ma qui va ricordato che Fujimori ha un altro processo in corso  sospeso l’altro ieri dopo le prime battute per il malore occorso allo stesso Fujimori.
 
Dopo anni di latitanza e parecchio tempo passato in Cile tra detenzione  e arresti domiciliari, per l'ex presidente del Peru' Alberto Fujimori, due giorni fa è iniziato  davanti ad un gran giurì  il processo per  CRIMINI CONTRO I DIRITTI UMANI  per il massacro effettuato nell'Universita'  "LA CANTUTA" e l' altro nella localita' di "BARRIOS ALTOS "  ad opera di un gruppo paramilitare detto "GRUPPO COLINA"   dei servizi segreti Peruani che prendeva ordini dall'Assessore di Fujimori Vladimiro Montesinos.
 
Il prigioniero viene custodito in un luogo di massima sicurezza, una caserma della polizia di stato del Peru'. Questo processo si basa sulla testimonianza del capo del "GRUPPO COLINA" Capitano Martin RIVAS, che ha  dichiarato che gli ordini li prendeva direttamente dall'ex Presidente Fujimori il quale era Presidente e Capo delle forze Armate. Il Capitano Rivas, attualmente nelle carceri di massima sicurezza del Peru', era considerato lo "STERMINATORE " dei terroristi, commettendo esecuzioni sommarie. L’Universita' “LA CANTUTA" era considerata un covo di terroristi e Rivas ammazzò con il suo gruppo nove studenti e un professore, ma a "BARRIOS ALTOS"  commise un grave errore, ammazzo' 13 persone innocenti che stavano festeggiando, prendendoli per terroristi, mentre i veri terroristi erano al piano superiore.
 
Intanto l'ex Presidente Fujimori rischia fino a 30 anni per omicidio e sequestro
Sua figlia che e'  una Congressista Fujimorista, e' a capo del suo gruppo nel Congresso naturalmente appoggia fortemente  suo padre prendendone le difese.
 
Il procedimento giudiziario si è aperto l’altro ieri in coincidenza con la giornata internazionale dei diritti dell'uomo ed è la prima volta che un ex governante peruviano è interrogato in un processo penale per violazione di diritti umani, per il quale sono stati richiesti dal pubblico ministero, José Pelaez, 30 anni di prigione e il pagamento di 33 milioni di dollari di risarcimento alle vittime. Fujimori, 69 anni, sarà processato oltre che per l'assassinio di 15 persone nel quartiere capitolino Barrios Altos nel 1991, di 9 studenti e un professore nell'Università di La Cantuta nel 1992, per il sequestro del giornalista Gustavo Gorriti e dell'imprenditore Samuel Dyer e per il caso di torture inflitte nella sede dei servizi segreti dell'esercito (Sie).
 
Il processo si tiene in un'aula speciale nella caserma della Direzione di operazioni speciali della polizia (Diroes), dove si trova anche il carcere civile in cui è detenuto l'ex presidente dal 22 settembre. Nell'udienza presieduta dal giudice Cesar San Martin, assistito dai magistrati Hugo principe e Victor Prado, sono stati presenti, fra gli altri, quattro sopravvissuti al massacro di Barrios Altos, oltre ad alcuni familiari dell'ex presidente e delle vittime. L'inizio del processo è stato preceduto da una manifestazione di sostenitori di Fujimori che hanno marciato con cartelli recanti le sue foto con la bandiera peruviana e le insegne presidenziali, proclamando l'innocenza dell'ex presidente come era stato fatto al momento della sua estradizione in Perù dal Cile. L'ex uomo forte di Lima è stato profugo della giustizia per sette anni. Fujimori si era rifugiato in Giappone, paese di cui ha la nazionalità, dopo lo scoppio dello scandalo per un caso di corruzione nel 2000. Negli ultimi due anni è stato agli arresti domiciliari a Santiago del Cile.
 
Alberto Fujimori, all’apertura del processo, l’altro ieri, è intervenuto urlando e con un atteggiamento sprezzante: "Sono del tutto innocente, rifiuto le accuse”. "Durante il mio governo il Perù ha affrontato il tema dei diritti umani", ha urlato tra l'altro Fujimori, dichiarazione di fronte alla quale il presidente del tribunale, Cesar San Martin, lo ha richiamato: "Qui comando io e lei, accusato Fujimori, deve rispettare le direttive di questo tribunale". Poco dopo, l'udienza è stata sospesa a causa di una "crisi di ipertensione" che ha colpito l'ex presidente, secondo quanto ha dichiarato il medico dello stesso Fujimori.
Carmine Ragucci/Italia Estera



 
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