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18 nov 2007NEGOZIATI LIBICI: Rinviato l'arrivo della delegazione. L'on. Zacchera chiede il perchè. Le dichiarazioni del Portavoce della Farnesina

ROMA, 18 NOV. (Italia Estera) -  L’On.le Marco Zacchera (Responsabile Esteri AN e Vice Presidente del Comitato per gli Italiani all’Estero della Camera) afferma: “è singolare che nel giorno d’avvio della preannunciata missione della delegazione libica a Roma la stessa Farnesina smentisca “l’intesa di massima e di principio” raggiunta dal Ministro D’Alema il 10 Novembre.
Rinnovo al Ministro D’Alema l’invito a riferire in Parlamento quali siano le ‘questioni diverse e sensibilità diverse' e quelle ‘in sospeso’ che hanno provocato il rinvio della missione. Non è pensabile- conclude l’esponente di AN – che in un paese democratico la Farnesina voglia mantenere “il riserbo totale “su un negoziato così strategico.

Il Portavoce della Farnesina Pasquale Ferrara giovedì 15 ad una domanda dei giornalisti che chiedevano se i plenipotenziari libici venivano o non venivano l'indomani come annunciato da D'Alema, rispose: "Il negoziato, come aveva detto anche il Ministro D’Alema, è complesso e presenta molti aspetti che sono in fase di definizione. La missione non è stata confermata, perché devono essere definite alcune questioni ancora in sospeso. Ovviamente, si continua a negoziare. La missione sarà fissata appena possibile, si tratta di tempi ravvicinati. Non sarà più nel corso di questa settimana, ma comunque in tempi ravvicinati.

Ed a chi gli chiedeva se il negoziato fosse stato rinviato come pubblicato da l'Avvenire per la questione dei problemi della doppia imposizione dei visti e, più che l’introduzione, l’applicazione della normativa sulla traduzione del passaporto in arabo da parte di Tripoli, Ferrara rispondeva così: "Direi innanzitutto che la questione della traduzione dei passaporti deriva da una disposizione che non è di oggi, e che le Autorità libiche hanno deciso di ripristinare. Ovviamente tale disposizione non riguarda l’Italia, ma tutti i passaporti che non sono tradotti in arabo, e non ha nessuna attinenza diretta con il negoziato in corso". Per quanto riguarda i temi oggetto di negoziato, Ferrara sorvola proprio perché sono oggetto di negoziato, ma aggiunge: Quello che vi posso dire è che si sta lavorando a un accordo di carattere globale, che consideri tutti gli aspetti delle relazioni
bilaterali, a cominciare dalla chiusura del contenzioso del passato sino ai temi che possono sancire il rilancio e la nuova fase delle relazioni bilaterali. Evidentemente tutte le questioni sono sul tappeto, e tutte devono trovare una soluzione che sia soddisfacente per entrambe le parti, proprio perché si tratta di un accordo che serve a riprendere le relazioni con un Paese che noi consideriamo importante anche nel contesto dei rapporti
con i Paesi del Mediterraneo.
Sulla visita a Roma di Gheddafi che verrebbe per la firma di questo accordo Ferrara ha spiegato: "In questo momento siamo nella fase in cui stiamo negoziando l’accordo, quindi manca ancora la sostanza. E’ prevista una visita in Europa del Colonnello Gheddafi, probabilmente per partecipare al vertice tra Unione Europea e Africa agli inizi di
dicembre. Da parte nostra siamo aperti anche all’eventualità di visite ad alto livello, e lavoriamo intensamente perché questo negoziato possa essere concluso e portato a buon fine al più presto". (Italia Estera) -




 
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