ISCHIA RICORDA AGOSTINO LAURO: “PIONIERE ED UOMO D’ALTRI TEMPI, L’ISOLA GLI DEVE TANTO”
ISCHIA, 27 AGO. (Italia Estera) - E’ stato uno dei pionieri del turismo isolano – anzi probabilmente la massima espressione dello sviluppo ad Ischia unitamente ad Angelo Rizzoli – ed ad oltre tre lustri dalla sua scomparsa la sua figura resta ancora bene impressa nella mente di una comunità che gli deve tanto del suo benessere attuale.
Agostino Lauro, l’inventore dei trasporti marittimi, colui che creò l’ideale collegamento tra Ischia e la terraferma, sarà ricordato domani sera – in occasione della ricorrenza di Sant’Agositno – con una Santa Messa che sarà celebrata nella Chiesa di Santa Maria di Portosalvo, sul porto d’Ischia, quel porto dove il compianto Lauro trascorse gran parte della sua vita vedendo crescere quella flotta che oggi – grazie all’abnegazione ed alle capacità imprenditoriali dei figli Salvatore, Annamaria e Rosaria – è divenuta una holding che prosegue la sua lunga storia di mare.
Il tempo passa, eppure quando la memoria corre ad Agostino Lauro sembra ancora storia di ieri. L’assessore al Turismo del Comune di Ischia, Luciano Bazzoli, ricorda che “lo sviluppo turistico che fanno oggi di Ischia una località tra le più gettonate del pianeta deve tanto, tantissimo, a quest’uomo che con una lungimiranza fuori del Comune ha segnato e scritto il successo ed il percorso dell’isola verde negli anni sessanta: oggi tutti devono soltanto dirgli grazie”.
Dal canto Il sindaco di Forio d’Ischia, Franco Regine, sottolinea che “dobbiamo tantissimo a don Agostino, l’intuizione dei collegamenti marittimi si dimostrò il caposaldo per un turismo moderno ed efficiente. Potrà sembrare strano, ma all’epoca quell’imprenditore aveva un rispetto ed una umanità verso l’utenza che il divenire dell’era moderna ha di fatto se non cancellato quantomeno modificato. Oggi la figura di Agostino Lauro va assolutamente preservata: forse non tutti all’epoca se ne resero conto, ma lui voleva bene all’isola ed alla sua gente e l’ha sempre rispettata fino in fondo anteponendo a questo credo tutto il resto”. (Italia Estera) -