Voto all'estero: altre regole - dell'On. Marco Zacchera
dell'On. Marco Zacchera
ROMA,14 MAR (Italia Estera) - Per risolvere i problemi sollevati dall’uso distorto del risultato elettorale effetto del voto degli italiani all’estero (e i gravi brogli che temo l’abbiano accompagnato) basterebbe cambiare alcuni punti della legge salvandone i giusti principi fondamentali.
Fermo infatti il diritto costituzionale al voto (ottenuto solo grazie alla passione e la grande volontà di Mirko Tremaglia, che ha fatto di più per gli italiani del mondo che 50 governi precedenti) la sinistra accetti alcuni cambiamenti nel modo di esprimere il voto, nati dall’esperienza delle elezioni che nel 2006 si sono svolte per la prima volta.
Votare per posta si è dimostrato un sistema incontrollabile e noi chiediamo che si voti in futuro solo in seggi elettorali sotto controllo consolare e che il voto per posta venga esercitato solo dai connazionali che lo richiedano espressamente, compilando un modulo da inviare per tempo all’ufficio elettorale del consolato di appartenenza.
Diminuirà forse così il numero dei votanti, ma voteranno italiano “veri”, verranno eliminati imbrogli spesso organizzati da patronati e sindacati che sono stati i grandi organizzatori ed accaparratori di voti. Voterà insomma chi conosce e si occupa di cose italiane esercitando quindi un diritto-dovere con un proprio atto di volontà e non automaticamente o facendo votare altri per lui, come in realtà è spesso successo.
Altra necessità è l’effettuare lo spoglio dei voti nelle singole ambasciate e non inviando tutto a Roma, dove lo scrutinio è avvenuto l’anno scorso in situazioni spesso palesemente irregolari e sanzionate anche dal giudizio negativo della Magistratura.
Se da entrambi gli schieramenti c’è l’effettiva volontà di fare votare in modo trasparente ci vuole poco tempo per cambiare la legge e si dimostrerà ancor piu’ chiaramente - come peraltro è già avvenuto nel 2006 – che la maggioranza degli italiani che vivono all’estero votano effettivamente (salvo alcuni paesi in Europa) in maggioranza per il centro-destra. Certo occorreranno liste unitarie della Cdl per non disperdere i voti come avvenuto in passato e così perdere i seggi. I intanto sarebbe comunque interessante sapere che fine hanno fatto oltre un milione di schede che tuttora mancano all’appello (e che inficiano nel profondo l’ultimo risultato elettorale) ricordando le denunce che Alleanza Nazionale e lo stesso On. Tremaglia hanno presentato su molti casi di accertati e palesi brogli elettorali.(Italia Estera) -