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13 mar 2008Senatore Daniele(i) Addio!

Di Giuseppe Maria Pisani
Roma, 13 MAR.  (Italia Estera) - Qualche mese fa scrivevamo che il Senatore di Galatone avrebbe lasciato.
 Così è stato! Le nostre informazioni erano esatte. A nulla sono valse tutte le  ”proteste” inscenate dai suoi fidi scudieri. Veltroni non ha ascoltato nessuno. Però ha deciso - e bene ha fatto - di riconfermare i parlamentari del Pd eletti all’estero. Vanno tutti assolti perché é stata la prima volta e per molte cose sono stati costretti a far da cavie. E poi alcuni di loro hanno lavorato bene per la tutela ed il rispetto degli italiani all’estero.
 
Dicevamo di Danieli: Promesse, promesse e promesse  che in questi 20 mesi si sono infrante su quel muro di gomma che ha avuto la capacità di costruirsi intorno a lui in un firmamento da favola.
 
A conferma di quanto andiamo affermando, pubblichiamo qui una delle tante lettere che abbiamo preso dal  FORUM che abbiamo con i nostri lettori, dove la privacy è d’obbligo.
 
Dalla lettera abbiamo censurato tutte le quelle parti che avrebbero potuto far identificare l’autore.
 
Io smetterò di “lamentarmi”, ma forse sarebbe meglio dire io smetterò di “rivendicare” i miei diritti, quando, in riferimento alle pensioni INPS pagate in Argentina, che sono 0,7615 di quelle pagate in Italia:
- esse saranno in Euro e verranno pagate il giorno 1 del mese e in una banca a “portata di mano”
- saranno correttamente restituite le commissioni accreditate ed ingiustamente caricate ai pensionati, negli anni passati.
 
Ripeto una delle tante lettere che ho scritto al Senatore Franco Danieli sottosegretario con l’ incarico degli italiani all’ estero, che ci lascia perché il suo governo non ha più la nostra fiducia.
Io non lo rimpiango. Mai in 18 mesi sono riuscito a parlare con lui. Solo l’ ho visto in foto. Non rimpiango che se ne vada. Spero che il prossimo non sia un “sottosegretario” ma un “Ministro” con la emme maiuscola..
Ecco dunque, allego uno degli scritti miei ad un Viceministro che se ne va. E che questo scritto sia di monito e di riflessione sul lavoro svolto da questo governo. Questi problemi, in questa lettera denunciati, ancora sono una piaga nella nostra società di italiani all’estero.
A voi la lettera!:
Ieri ho letto, sulla stampa estera, che nel congresso in Roma “Anziani e bambini in difficoltà nell’America latina” organizzato dall’ On. Mariza Bafile - nel quale erano presenti molti rappresentanti del nostro mondo, e per “nostro” voglio significare il mondo degli emigranti o emigrati, ora con vezzo chiamati “italiani all`estero”- Lei ha fatto due affermazioni (riportate dalla stampa)
che io contesto rispondano al vero.
Lei ha detto che dovremo smetterla con le lamentele e che dovremo usare meglio i soldi che sono spesi per noi?
Io smetterò di “lamentarmi”, ma forse sarebbe meglio dire io smetterò di “rivendicare” i miei diritti, quando, in riferimento alle pensioni INPS pagate in Argentina, che sono 0,7615 di quelle pagate in Italia:
- esse saranno in Euro e verranno pagate il giorno 1 del mese e in una banca a “portata di mano”
- saranno correttamente restituite le commissioni accreditate ed ingiustamente caricate ai pensionati, negli anni passati.
E inoltre:
- quando la previsione della tempistica amministrativa di 240 giorni sarà applicata, anche, ai tempi di attesa delle pratiche di riconoscimento ed attenzione della nostra cittadinanza. Contrariamente alla “prassi” instaurata di attese che vanno dai 10 ai 50 anni.
- quando i dipendenti dello Stato assunti all`estero avranno gli stessi diritti dei dipendenti assunti in Italia. E quando i loro diritti sindacali e legali saranno pienamente rispettati e fatti rispettare.
Insomma smetterò di rivendicare i nostri diritti quando le persone che mi rappresentano ed hanno l`onore e la responsabilità di noi italiani all`estero dimostreranno di essere in grado di conoscere i nostri problemi e di risolverli, magari piano, ma inesorabilmente, uno dopo l`altro.
Smetterò di “lagnarmi” dunque quando un cittadino italiano residente all`estero sarà equiparato ad un cittadino italiano residente in Italia. A parità di condizioni - certo (!) - parità di trattamento.
Giuseppe Maria Pisani/Italia Estera



 
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