WASHINGTON, 21 OTT. (Italia Estera) - Il presidente degli Stati Uniti George W. Bush è intervenuto, venerdì sera, a Washington, ad una cena spettacolo della Niaf, un appuntamento preliminare all'annuale gala del gruppo che tutela l'eredità culturale italiana negli Stati Uniti. E' stata una piacevole sorpresa. All'intervento di Bush, che ha pronunciato un indirizzo di saluto, era presente il ministro della giustizia italiano Clemente Mastella,(NELLA FOTO) giunto poche ore prima a Washington dove ha incontrato il suo omologo statunitense Alberto Gonzales.
Nel suo discorso, Bush ha esaltato il contributo dato dagli americani di origine italiana al successo e alla prosperità degli Stati Uniti e ha ricordato che molti di essi hanno raggiunto posizioni importanti, citando il capo di Stato Maggiore della difesa Usa, generale Peter Pace, che lui ha chiamato, all'italiana, Pietro Pace.
Nella giornata di venerdì, l'ex presidente George Bush, il padre dell'attuale, era stato premiato dalla Niaf per la sua attività umanitaria, a favore delle vittime dello tsunami del 2004 in Asia e delle vittime dell'uragano Katrina dello scorso anno.
La visita a sorpresa di Bush alla serata della Niaf perpetua una trentennale tradizione di partecipazioni presidenziali agli eventi della Fondazione, che perpetua le tradizioni culturali dei circa 25 milioni di americani di origine italiana.
Poiché gli italo-americani rappresentano, per numero, il quinto maggiore gruppo etnico che vota negli Usa, le presenze presidenziali agli eventi della Niaf sono più frequenti negli anni elettorali come questo (il 7 novembre, ci saranno le elezioni di midterm). Bush, fra i presenti, ha anche riconosciuto due leggende del baseball, Yogi Berra dei New York Yankees e Tommy Lasorda, a lungo manager dei L.A. Dodgers.
Oltre che di Italia e di italo-americani, il presidente ha pure parlato della guerra in Iraq, "una lotta titanica -ha detto- con estremisti e radicali" che non possono accettare "il modo di vivere dell'America". "A loro - ha proseguito Bush - non piace il pensiero che gente d'origine diversa possa vivere in un solo Paese e lavorare insieme e diventare grandi. Non possono accettare l'idea che libere società prosperino".
La serata del Niaf aveva come protagonista il cantante Frankie Valli e i suoi Four Seasons.
Nella foto: G.W. Bush e Ken Cingoli, Chariman della NIAF