SANTO DOMINGO, 19 apr .(Italia Estera) .Quadro fosco, i mercati hanno paura.Il voto all’estero sempre piu`assume i connotati di un maledetto imbroglio.Le politiche del 2006 erano l’occasione per dare sostegno e credibilità alla affermazione romana “gli italiani all’estero sono una risorsa importante, essenziale, per lo sviluppo del Sistema-Italia”. L’evidenza: consolati in ginocchio, italiani in difficoltà e quasi senza servizi.E in ancora : la operazione di voto all’estero assume sempre di piu’ il connotato di un maledetto imbroglio, di un disservizio che mette in crisi la credibilità dei risultati elettorali.
Vi era da aspettarselo?.Certo. Prima le continue lamentele, poi forti segnali di allarme, e alla Farnesina si era già sentita la voce dei coordinamenti sindacali di Cgil, Cisl e Uil del Ministero degli Affari Esteri per denunciare: “Gli stanziamenti per il funzionamento dell’amministrazione centrale e della rete diplomatico-consolare sono stati ridotti mediamente del 50 per cento... In mancanza di interventi correttivi è facile prevedere una paralisi di molte sedi all’estero già a metà anno... A rischio anche la manutenzione ordinaria degli immobili demaniali all’estero che, in alcuni casi, necessitano di indispensabili e urgenti lavori di ristrutturazione”. Ecco che si conferma la tesi più volte da me adombrata, che sul voto degli italiani all’estero giganteggia la “Sindrome Ambasciate”: cioè, il clamore di un disservizio che rende furiosi gli italiani, e la incompetenta o faciloneria di molti addetti ai lavori per la preparazione della competizione elettorale. Ma perchè non si capisce che così l’Italia in relazione all’immagine viene retrocessa nella area dei paesi del terzo mondo?. Come non si è compreso che gli italiani all’estero non sono uno slogan, ma esigenze e bisogni che gli uffici delle rappresentanze diplomatiche-consolari dovrebbero risolvere, dando risposte positive e concrete alla domanda di servizi vitali per l’esistenza all’estero.E sovrattutto in occasione di una competizione elettorale, espressione cristallina della sovranità democratico-popolare.Niente.
Nella Circoscrizione Estero gli italiani residenti, comunque, per la prima volta nella storia, hanno “apparentemente” eletto 18 parlamentari. Una conquista notevole, di spazi di libertà e partecipazione democratica.Una domanda: l’attuale qualità dei servizi consolari ha garantito uno svolgimento corretto e senza frodi delle elezioni politiche italiane tenutesi all’estero? L’espressione del voto per corrispondenza è una operazione delicata e complessa, gravoso il lavoro organizzativo. È indubbio che è stata messa a dura prova la diligenza di quei pochi impiegati che si sono dedicati a questo lavoro.Però : già si grida all’ “allarme rosso” per la rete consolare. Lo sforzo è stato titanico per dare un corretto svolgimento alle elezioni politiche; qualcosa però nonostante le buone intenzioni nella macchina organizzativa si è inceppato, e lo stesso ministro Tremaglia parla di “ rifare le elezioni all’estero” e l’on Rivolta Presidente mondiale della associazione “ Azzurri nel Mondo –Forza Italia” chiede la sospensione della proclamazione degli eletti fino a completare le necessarie verifiche sugli “ errori nei procedimenti elettorali che hanno messo in crisi la legittimità del voto degli italiani residenti all’estero”. E’ evidente: qualcosa non ha funzionato in relazione alla affermazione di considerare una “risorsa importante” gli italiani all’estero; i proclami “più Italia nel mondo, sono felice di essere nato italiano”, entusiasmano, ma non danno una soluzione alla domanda di partecipazione democratica degli italiani all’estero, considerato che il disservizio delle rappresentanze consolari-diplomatiche assume la forma a volte della insensibilità sociale, e ha gravemente compromesso la correttezza della espressione di voto all’estero.Si contano a decina gli errori compiuti.E così appare evidente che oltre il 10% degli aventi diritto al voto non è stata messa in condizione di esprimere il diritto-dovere del voto.
E non ci apparve sorprendente, in questo quadro di accertata deficienza nei servizi consolari, il timore dichiarato in tempi non sospetti ai microfoni di "Volti e Voti" da parte del sen. Vittorio Pessina (Fi) di possibili brogli elettorali causati dal sistema per corrispondenza e dal disservizio dei consolati. Ci rincuorò, però, l'analisi dell'on. Dario Rivolta vice presidente della Commissione Esteri della Camera, responsabile Area Internazionale di Forza Italia e Vice presidente vicario di “Azzurri nel mondo”, quando lo stimato dirigente politico confermava il rischio possibile che “qualcuno possa fare incetta delle schede elettorali e le compili indipendente dalle volontà del reale destinatario, “ ma si definì "fiducioso" nelle misure che il Ministero dell’Interno e il Ministero degli Esteri avrebbero adottando per evitare che questi gravi inconvenienti (brogli elettorali) si verificassero durante il procedimento elettorale.
E’ risaputo, illustre on. Rivolta, dare fiducia è un gesto nobile; attenti, però: a volte i destinatari dei gesti nobili nascondono la volpe sotto l'ascella.È vero: vi sono stati errori e possibili brogli nelle operazioni elettorali. Il voto per corrispondenza dovrà essere abolito, si presta a centinaia di fraudi; si dovranno percorrere altre strade.Una cosa è certa : il voto degli italiani all’estero ci presenta il conto,una occasione persa che lascia tutti con la bocca amara. È necessario adesso che le massime autorità istituzionali facciano sentire la loro voce , affinché il conteggio ufficiale dei voti o la verifica degli errori o omissioni compiuti nel procedimento elettorale all’estero avvenga con la massima precisione, trasparenza e rispetto della legge.La legge affida agli Uffici circoscrizionali presso le Corti d'Appello il controllo delle schede, mentre il conteggio del Viminale, avvenuto nottetempo attraverso comunicazioni informali, anche via telefono o fax, è solo ufficioso e può essere soggetto ad errori.E allora ripetiamo sconsolati con il buon Gino Bartali . “ tutto da rifare,tutto da rifare”.
(Eramanno Filosa*/ Italia Estera)
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* Presidente “Azzurri nel Mondo” Repubblica Dominicana, Consigliere Comites circoscrizione consolare RD, Haiti, Giamaica.