ROMA, 12 APR - (Italia Estera) - “Ci sarebbe una differenza non indifferente, in molti casi, tra il numero di plichi che i consolati hanno spedito in Italia per lo scrutinio e quelli affettivamente arrivati al seggio allestito a Roma dalla Protezione Civile per lo spoglio delle schede della Circoscrizione Estero”.
E’ quanto emergerebbe da una prima verifica effettuata da esponenti della CDL , scattata dopo l’esito elettorale che ha reso determinanti i seggi attribuiti nelle Circoscrizioni Estero.
Ad affermarlo è Aldo Di Biagio, il candidato alla Camera, che ha preso nella Ripartizione Europa il maggior numero di voti nella lista Tremaglia, che “è stata danneggiata per la mancanza di alcune migliaia di voti espressi da elettori di alcune città del Belgio e della Germania il cui totale scrutinato a Roma, invece, è stato nettamente inferiore”.
“Sono in grado di dimostrarlo – ha aggiunto Di Biagio - con dichiarazioni giurate da parte di connazionali che io stesso ho incontrato e che hanno sicuramente espresso il voto a mio favore e perciò della lista Tremaglia.”
“Nel corso dello spoglio – ha ancora dichiarato il candidato di Tremaglia – i rappresentati della lista Tremaglia hanno assistito a situazioni poco chiare, a un via vai di scrutatori, rappresentanti di lista e addetti alla sicurezza . Insomma, una sorta di girone dantesco, un caos senza controllo che quanto meno potrebbe avere causato disguidi nei conteggi e nelle attribuzioni dei voti”.
Il candidato di Tremaglia, ha ricordato che già prima dell’esito del voto aveva espresso l’esigenza “di migliorare con la nuova legislatura le modalità di voto”, poiché già si intravedevano “ alcune lacune, delle sbavature che potrebbero consentire possibili irregolarità o negligenze anche da parte delle istituzioni”.
“Considerato tutto ciò, - ha concluso Di Biagio – faccio appello al nostro rappresentante legale di lista di promuovere azioni a affinché si chiariscano i vari punti denunciati”
LA SMENTITA DI FANCELLI - "Non ci risultano differenze numeriche tra plichi arrivati dai consolati italiani e plichi presi in carico dal seggio allestito a Castelnuovo di Porto". Ad affermarlo con nettezza è il presidente dell' ufficio centrale della circoscrizione estero Claudio Fancelli, che è anche presidente di sezione della Corte d' Appello di Roma. In sostanza, l'uomo che ha guidato tutta la macchina elettorale che ha ricevuto, controllato e scrutinato i plichi che contenevano le schede votate dagli italiani all'estero, qui fotografato col ministro Tremaglia all'arrivo dei plichi all'aeroporto di Fiumicino.(Italia Estera) -