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06 apr 2006L'Unione del Canada attacca Rapanà de L'Unione in quota Margherita

TORONTO, 5 APR - (Italia Estera) - RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO questo   comunicato che é firmato da alcume componenti de L'Unione in Canada e che stigmatizza l'operato del candidato de L'Unione in quota Margherita che é Giovanni Rapanà:
 È il 6 aprile. Denunciare prima di oggi il comportamento scorretto di compagni di cordata avrebbe probabilmente offerto il fianco a strumentalizzazioni non opportune. Un rischio da non correre quando c’è in ballo anche e soprattutto la questione nazionale. Adesso è arrivato il momento di dire la verità. Denunciare il comportamento scorretto di un candidato inopportunamente inserito nella lista de L’UNIONE, Giovanni Rapanà, in quota Margherita è atto dovuto e atto di giustizia, nei confronti  della collettività italiana, di ciò in cui crediamo e nei confronti della serietà e coerenza del lavoro e dei valori ai quali si ispira la coalizione de L’UNIONE. Giovanni Rapanà, ancora prima dell’inizio della campagna elettorale, ergendosi a unico capo e rappresentante della Margherita in Canada, quando ha capito che Gino Ripandelli e Mario Marra (persone serissime, alle quali si deve esclusivamente la forte e affermata presenza della Margherita in tutto l’Ontario) non lo avrebbero seguito nella sua ricerca affannosa di un accasamento, prima presso Forza Italia e poi nell’UDEUR (a proposito di coerenza), non ha esitato nemmeno un secondo a dare del “venduto” a Mario Marra e ad offrire il posto di responsabile della Margherita a Tony Silipo, apprezzato ex Ministro della Pubblica Istruzione dell’Ontario, in cambio del suo appoggio. Quando Rapanà ha capito che a Montréal, sua città feudo (dove andava in giro a dire, a seconda della convenienza, ora che era amico di Lombardi e che la sua anima era DS, ora che Bucchino aveva stretto un accordo con Consiglio) tantissimi dei suoi presunti elettori  non erano disposti a seguire i suoi ordini e che invece i sostenitori de L’UNIONE si mobilitavano correttamente a favore di tutti i candidati de L’UNIONE alla Camera (Mangione, Bivona e Bucchino compresi, oltre a Rapanà) e non solo a suo unico favore, non ha esitato a pronunciare minacce del tipo “se va male a me finirà male anche a te”. Quando i nostri connazionali di Montréal hanno cominciato a capire che l’arrivo di Rai International in Canada non era solo merito suo, non ha esitato, risentito nei confronti del Direttore di Rai International, a dire in pubblico che “non appena eletto avrebbe mandato Magliaro a pulire i gabinetti”. E unico, in tutto il Nord e Centro America, e forse nel mondo, quando fede politica, decenza e onestà intellettuale imponevano il gioco di squadra, ha invitato invece i connazionali di Montréal a non votare per altri candidati nemmeno come seconda preferenza.  Vale la pena di riportare testualmente  il messaggio di Rapanà ai connazionali pubblicato sul “Corriere Italiano” di Montréal in data 22 marzo a pagina 17: … ” Alcune persone, legate al Patronato INCA, stanno telefonando ai connazionali, presentandosi come amici di Giovanni Rapanà, per chiedere la seconda preferenza a favore di un candidato di Toronto. Sappiate che questo candidato di Toronto è sempre stato contro la comunità italiana di Montréal. Sappiate anche che, sulla stessa lista, ci sono solo avversari, perchè alla fine vince chi ha accumulato più preferenze. E se voi date la seconda preferenza a questo signore, è un voto contro Giovanni Rapanà. Se volete che Rapanà venga eletto bisogna votare solo RAPANÀ. Quando altri candidati vi chiedono il voto, chiedetegli cosa hanno fatto per la comunità italiana, dove sono stati fino ad ora, e dove erano quando la comunità italiana aveva bisogno di loro. Votate per chi non è mai andato in giro con il proprio Curriculum Vitae in tasca per barattare gli interessi della comunità italiana con un posto di lavoro”.
Che miseria e che vergogna. Chi conosce i fatti sa perfettamente quello che Toronto ha fatto per Montréal e per tutto il Canada. La frase “questo candidato è sempre stato contro la comunità  italiana di Montréal”, suona a bestemmia e tradimento. Quando a Toronto è stato fondato il primo Comites spontaneo, nelle prime riunioni “carbonare” con l’Ambasciatore e assieme a Consiglio, Ripandelli, Porretta, Florio, Bartoli e altri, ciò è stato fatto per tutto il Canada. Quando abbiamo eletto il CGIE nel 2004, il Signor Rapanà è potuto entrare a farne parte solo e soltanto grazie ai voti e di Toronto, Edmonton e Vancouver. Da soli Montréal e Rapanà non ce l’avrebbero mai fatta. Invece di ringraziare, Rapanà non ha esitato a pugnalare chi lo aveva aiutato. Ecco la gratitudine di chi ha lavorato solo e soltanto per sé. Vergogna. Viene da pensare a un povero contadino che coltiva con amore il suo campo per la propria famiglia per vedersi poi portare via il raccolto da avvoltoi e predatori senza scrupoli. Per il bene di tutti, anche per i nostri connazionali che vivono in Italia, c’è solo da sperare e pregare che Rapanà non venga eletto. Se invece sarà eletto si tratterà dell’ultima grave offesa nei confronti della nostra comunità. C’è solo da sperare che la Margherita in Italia, che ha sostenuto con troppa leggerezza la sua candidatura, non abbia niente a che fare con lui e che, se come speriamo, si è solo lasciata infinocchiare, abbia il coraggio di sconfessarlo e isolarlo. Se Rapanà andrà a Roma ricordatevi tutti chi è Rapanà.
Firmato:
-          Il Coordinamento de L’UNIONE dell’Ontario
Tony Amono, Roberto Bandiera, Gino Bucchino, Franco Fiorini, Fulvio Florio, Franco Gaspari , Maria Grifone Bandiera, Mario Marra, Tony Porretta, Gino Ripandelli, Giovanni Scarola, Nancy Spina
-          L’UNIONE, Edmonton
Domenico Marozzi
-          L’UNIONE, Vancouver
Rocco Di Trolio



 
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